Dimostrazione di antiche arti marziali


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urante il periodo Chosŏn (1392-1910) le dimostrazioni di arti marziali erano spettacoli grandiosi effettuati di fronte al re, capo dell'esercito, come simbolo della preparazione militare della nazione. I soldati dimostravano le loro capacità mentre le bandiere delle diverse unità militari sventolavano e la banda militare suonava in sottofondo. Oggi i movimenti virili e in continuo cambiamento dei soldati e le azioni con la spada trasmettono in un modo eccitante lo spirito di quegli antichi soldati.

Uno dei soldati sfodera la spada

La dimostrazione di arti marziali tradizionali che si tiene nel cortile del Monumento ai caduti in guerra (War Memorial) a Seul è, assieme alla cerimonia del cambio della guardia al palazzo reale Tŏksukung, uno degli spettacoli più popolari fra i coreani e fra gli stranieri che si trovano a Seul. Famose stazioni televisive giapponesi, statunitensi e francesi hanno filmato la dimostrazione che viene eseguita da 43 soldati della guardia d'onore militare che indossano le divise dei soldati del periodo Chosŏn.

Effettuata al ritmo della musica eseguita dalla banda militare, la dimostrazione comprende quattro tipi principali di combattimenti con la spada: pongukkŏm, Chosŏn sebŏp, chedokkŏm e ssangsudo.

Nell'immagine i soldati dimostrano la pongukkŏm,
un'arte marziale originata 1.500 anni fa come
addestramento per il corpo dei Hwarang, guerrieri
d'elite del regno di Silla

Questi quattro tipi di combattimento sono stati accuratamente ricreati basandosi su accurate ricerche compiute su un manuale di arti marziali redatto nel quattrordicesimo anno di regno (1790) del re Chŏngjo (r. 1776-1800) della dinastia Yi di Chosŏn che illustra i movimenti di un totale di 24 diverse arti marziali.

Il manuale, dal titolo Muyetobotongji, è una compilazione delle tecniche della spada trasmesse da una generazione all'altra. Pone una grande enfasi sui movimenti effettivamente praticati dai soldati Chosŏn negli addestramenti per la difesa del paese, più che su rapidi movimenti eseguiti per effetti drammatici.

Il comandante della guardia reale segnala
l'inizio della dimostrazione di arti marziali

Le arti marziali erano una delle principali materie di studio negli esami di stato per gli ufficiali militari durante la dinastia Chosŏn e dimostrazioni di arti marziali erano eseguite due volte all'anno di fronte al re da parte delle guardie del palazzo reale.

Le guardie del corpo reali erano responsabili del protocollo e della protezione del monarca e per questo motivo stavano vicine al re durante le cerimonie ufficiali e nel corso di importanti eventi nazionali. I membri della guardia del corpo erano perciò scelti non solo per la loro abilità nelle arti marziali, ma anche per il loro aspetto, statura ed esperienza, e venivano sottoposti a un addestramento più duro di quello dei membri di qualunque altro corpo militare. Il manuale di cui si è parlato, il Muyetobotongji, era il manuale di addestramento delle guardie del corpo reali.

I portabandiera fanno sventolare
le insegne delle varie unità militari

La dimostrazione di arti militari presso il Monumento ai caduti in guerra inizia quando il re (impersonato da un attore) si siede dopo essere passato fra due file di soldati sotto la bandiera della loro unità combattiva e fra i membri della banda militare.

Quando il comandante grida “Alle armi”, i soldati pongono la mano sull'elsa della spada e si inchinano di fronte al re. Al successivo comando “Sollevare la spada” i soldati tirano la spada fuori dal fodero, si rivolgono verso la parte frontale e iniziano la dimostrazione.

A destra, il movimento iniziale del pongukkŏm

Il pongukkŏm ha avuto origine 1.500 anni fa come metodo di combattimento con la spada praticato dai membri del gruppo Hwarang, un corpo di guerrieri di elite durante il regno di Silla (57 a.C. - 935 d.C.), dal quale provenivano i leader del paese. È un'arte marziale che sembra incorporare lo spirito coraggioso dei Hwarang. Ponggukkŏm è nota per essere la più antica arte del combattimento con la spada al mondo che sia stata accuratamente sistematizzata. È davvero unica, con una varietà di movimenti della spada, in avanti e all'indietro, da sinistra a destra, con pochissime ripetizioni.

Il chedokkŏm è simile al pongukkŏm. Basato sul principio che vi sono nemici su tutti e quattro i lati, effettua movimenti diretti all'indietro, di fronte, a sinistra e a destra in uno schema sempre diverso.

Esecuzione dei movimenti del chedokkŏm. I
soldati si voltano in avanti e all'indietro, a destra
e a sinistra, menando fendenti con la spada.

Nel ssangmudo vengono usate entrambe le mani per tenere la pesante spada. È un'arte marziale per la battaglia effettiva, dove viene usata una lunga spada per attaccare il nemico e avanzare.

Il ssangmudo richiede l'uso di entrambe
le mani per maneggiare la pesante spada

Chedokkŏm e ssangmudo si basavano su arti marziali originate nella Cina Ming.

Infine il Chosŏn sebŏp è considerato essere l'arte suprema del miglior combattimento con la spada, ricco com'è di varie tecniche raffinate. Comprende movimenti ampi e drammatici che mandano in visibilio gli spettatori.

È stato modellato sull'arte marziale praticata dal corpo militare composto da ben 1.000 soldati di un principe cinese della dinastia Tang e modificato per adattarsi alla situazione coreana di allora.

Il Chosŏn sebŏp è considerato il migliore
fra i combattimenti con la spada

I costumi dei soldati rappresentano di per sé una notevole attrazione. Esatte riproduzioni degli abiti indossati al tempo della dinastia Chosŏn, i costumi sono colorati in modo vivace: rosso, giallo, blu, nero e bianco.

Questi colori si basavano sulla filosofia orientale dello yin e dello yang, oltre che dei cinque elementi, ma sono anche influenzati dal modo in cui si svolgevano i combattimenti tradizionali. Nelle guerre del passato i combattimenti prendevano la forma di attacchi in cui intervenivano tutte le forze da entrambi i lati. La vittoria o la sconfitta era spesso decisa da battaglie fra le fazioni. I colori giocavano quindi un ruolo importantissimo nel riconoscere i nemici e distinguerli dagli alleati.

Un elemento importante nella dimostrazione delle arti marziali tradizionali è la banda militare chiamata Chwitadae. La banda usava strumenti come tamburi (puk), grandi gong (ching), piccoli gong (kkwaenggwari) e flauti (piri) per eseguire musiche che ravvivassero lo spirito dei soldati stanchi e rinnovassero la loro energia.

La banda militare suona la musica
di sottofondo per la dimostrazione.

Oltre a questo compito, gli strumenti musicali venivano utilizzati per trasmettere messaggi dal comandante ai propri soldati, come informazioni sulla posizione e sui movimenti delle truppe e circa le avanzate e le ritirate. Il suono del grande tamburo indicava un'avanzata, il suono del grande gong segnalava la ritirata, mentre il piccolo flauto, il cui suono viaggia più lontano, serviva per indicare la posizione dell'unità.


Tratto da “Martial Art Demonstration”, in Pictorial Korea, maggio 2001. Testo originale di Kim Bo-sun, fotografie di Lee Kap-chul. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo