La metropolitana di Seul è giovane. Nata nel 1974 con la linea 1, si è in seguito ampliata verso la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 con le linee 2, 3 e 4. Ora ha 13 linee con 380 stazioni e una nuova linea in costruzione, ed è la maggiore dei 6 sistemi di metropolitana delle grandi città della Corea del Sud, che sono Seoul, Busan, Daegu, Incheon, Gwangju e Daejeon. Copre praticamente tutta la metropoli sudcoreana ed è uno dei sistemi di trasporto più trafficati al mondo. |
![]() Piantina della metropolitana di Seul, di cui si parla nel testo. Permette di scegliere il punto di partenza e quello di arrivo. P rendere la metropolitana di Seul in un’ora di punta non è un’esperienza che si scordi facilmente. La città ha oltre undici milioni di abitanti e i passeggeri che si servono della metropolitana ammontano a vari milioni al giorno (si dice da 4 a 7 milioni). In compenso, nonostante lo stress a cui è sottoposto con così tanti passeggeri, il personale trova il tempo di dare spiegazioni a voce o di accompagnare personalmente al binario giusto lo straniero che si trovi nei pasticci, come è successo al sottoscritto. Anche i passeggeri coreani sono disposti ad aiutare lo straniero a scendere alla fermata giusta, perché non è facile indovinare quale sia la fermata a cui si deve uscire, specialmente quando due fermate successive hanno nomi molto simili. Se si scende alla fermata sbagliata, una volta che ci saremo resi conto dell’errore dovremo riprendere la metropolitana, comprando un altro biglietto. Il prezzo del biglietto varia a seconda della distanza da percorrere: è attualmente (marzo 2010) di 1.100 won per un viaggio che non superi i 5 chilometri, ma sale poi per distanze superiori. |
Molti sono i siti che riportano una piantina della metropolitana di Seul, ma, per avere un'idea complessiva delle linee, si può scaricare un file PDF cliccando qui. Queste cartine riportano i nomi delle varie stazioni scritti in caratteri latini nella trascrizione ufficiale adottata dal 2000 da parte del governo sudcoreano, ma, naturalmente, esistono anche cartine con i nomi scritti in alfabeto coreano. I nomi delle stazioni li vedremo poi scritti in coreano e in caratteri latini, sia all’esterno che all’interno. La miglior piantina della metropolitana resta quella illustrata nella figura qui sopra, che offre la possibilità di districarsi dapprima a video nel complesso sistema di trasporto veloce e di individuare a tavolino il percorso giusto da seguire. Anzi, come vedremo, ci potrà anche aiutare a sapere addirittura quale carrozza dobbiamo prendere e da quale porta dobbiamo uscire per trasbordare velocemente da una linea all’altra. Se volete seguirci nelle spiegazioni, allora questa volta cliccate qui.
La cosa che normalmente si fa per capire quale sia il percorso da seguire per andare da un punto all’altro della città è di cliccare, in alto a sinistra, sul pulsante «Departing Station». Si apre una finestra dalla quale sceglieremo il nome della stazione di partenza. Per esempio, se vogliamo andare dalla stazione ferroviaria (Seoul Station) all’Università Nazionale (Seoul National University), cliccheremo sulla “S” e cercheremo “Seoul Station” (che nella figura abbiamo sottolineato: si trova nella pagina numero 2 della S). Dopo aver cliccato sul nome della stazione ferroviaria, noteremo che questo nome viene immediatamente visualizzato al di sotto. Selezionando ora il secondo pulsante, marcato «Arrival Station», cerchiamo il nome Seoul National University (che vedremo abbreviato) e lo clicchiamo. Il nome della stazione di arrivo compare al di sotto di quello della stazione di partenza e, fra i due è indicato il nome della stazione di trasbordo (Sadang). Altre informazioni che ci vengono fornite sono quelle relative al costo del biglietto singolo (che è di 1.100 won per gli adulti, 1.100 won per i ragazzi e 550 won per i bambini), del carnet (Transit Card), che permette di spendere un po’ di meno, dell’abbonamento mensile, ma soprattutto ci dice quanto tempo occorre per andare dalla stazione di partenza a quella di arrivo (27 minuti). |
I riquadri violetti che compaiono a lato si possono spostare per lasciare visibile il percorso con i nomi delle stazioni e, in rosso, il tempo di percorrenza. Intanto possiamo notare che, nel riquadro relativo alla stazione di partenza, compare il nome della stazione e due altre scritte che ci permetteranno di ottenere altre notizie (sugli orari dei treni e informazioni sull’ultimo treno). Nel riquadro relativo alla stazione di arrivo viene segnalato, in forma concisa, il prezzo indicativo della corsa (che risulta essere di 1000 won) e il tempo di percorrenza. Spostando i riquadri si scopre che, sotto, c’è anche un piccolo riquadro con la scritta “Transfer” posto proprio sul nome della stazione di trasbordo, che è la stazione di Sadang. |
Questa indicazione può essere molto importante in quanto, quando si scende da una vettura, ci si trova in una marea di gente che si sposta e si nota che le scale per andare da un livello all’altro presentano muri di persone indaffarate che vi vengono incontro. Le scritte che dovrebbero aiutarci a capire sono, è vero, in alfabeto coreano e in caratteri latini, ma, se non abbiamo mai fatto quella linea, risultano piuttosto misteriose. Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di studiarsi bene il percorso su questa piantina e poi andare a dare un’occhiata almeno alla stazione di partenza, chiedendo eventualmente informazioni in un giorno e un’orario in cui si sia sicuri che non c’è troppa folla (ideali il sabato e la domenica). Tanto per far capire quanto possa essere stressante indovinare il percorso giusto senza aver preso informazioni in precedenza, basterà sapere che, nonostante che siano passati più di trent’anni da quando Seul ha inaugurato la prima linea della sua metropolitana, c’è ancora qualcuno che vive a Seul e che non l’ha mai presa perché ha paura di perdersi. Il progresso di questo paese è forse stato troppo veloce per chi ha ormai una certa età. Per leggere un resoconto (in inglese) di come ci si possa trovare sulla metropolitana di Seul, cliccare qui. |
Tratto da vari siti in Internet, citati nel testo. |
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© Valerio Anselmo