La miniera di giada di Tong-myŏn


L'aria è densa, con l'odore pungente provocato dalla polvere di roccia bianca. Il pozzo della miniera si inoltra qua e là alla ricerca di una vena di giada grezza. Accanto all'area della miniera, che si estende verticamente per 400 metri sotto la superficie del terreno, si sta scavando un pozzo orizzontale lungo 100 metri.

L'ingresso della miniera

Ci troviamo a Wolgok-ri, Tong-myŏn (Dong-myeon), nella regione Ch'unch'ŏn, nell'unica miniera di giada della Corea. Quest'area produce giada bianco latte e giada verde di nefrite. Questa è anche l'unica miniera di giada bianca al mondo, in quanto questo tipo di giada viene prodotto soltanto in Corea.

Gli antichi coreani consideravano la giada come un simbolo di ricchezza e di prosperità e, con l'oro, era l'ornamento più usato. Le donne usavano fermacapelli di giada, fili di perline e pendenti ornamentali di giada, mentre gli uomini usavano fermagli di giada per raccogliere i capelli. Per questo motivo nei tumuli tombali che sono stati scavati si sono trovati in gran numero preziosi cimeli di giada.

Nell'antichità i coreani usavano anche citare la giada come metafora nel parlare di qualcosa che era il massimo in bellezza e bontà. Un bambino appena nato era chiamato “un bambino di giada”, le belle mani di una donna erano dette essere “delicate come la giada”, e una voce gradevole si diceva che suonasse come “perline di giada rotolanti”.

Il passaggio che porta all'area in
cui sono ammessi i visitatori

Eppure, anche se la giada era usata così tanto in Corea, non si trovavano registrazioni storiche ufficiali che dicessero che nel paese questa pietra fosse mai stata scavata in passato. Anche fra gli studiosi vi erano solo supposizioni che “da qualche parte vi doveva essere una miniera di giada”. Alcuni avevano anche avanzato la teoria che la Corea importasse la giada dalla Cina o da paesi ancor più lontani.

L'efficacia curativa della giada è stata a lungo considerata come misteriosa. Il testo di una ricerca pubblicata verso la fine del sedicesimo secolo nella Cina Ming elenca 1.892 tipi di alberi, erbe, rocce e terra. In questo libro si dice che “se si sfrega ogni giorno con della giada l'area attorno a una ferita, non rimarrà alcuna cicatrice e, se la giada viene macinata fine come i semi di sesamo e poi ingerita, i dolori muscolari e del torace scompariranno e il cuore, il fegato, la milza, i polmoni e i reni funzioneranno tutti meglio.”

Un blocco di giada grezza scavato nella miniera di Tong-myŏn

Queste parole furono scritte a proposito della giada bianca della regione cinese del Xinjiang, ma si dice che la giada bianca di Xinjang si sia esaurita già 2.000 anni fa.

Quel libro riporta anche che la giada era “bianca come il grasso di maiale”. La giada scavata nella miniera di Tong-myŏn è anch'essa bianca come il grasso del maiale e brilla di una luminosità chiara. Questa che è l'unica miniera di giada della Corea si trova situata in una valle nota comunemente col nome di “valle dell'oro e della giada” (Kŭmoktong). La giada di Tong-myŏn è famosa nella medicina popolare per i suoi misteriosi poteri taumaturgici.

Sono passati appena 35 anni da quando la giada ha cominciato a essere prodotta in Corea. Nel 1968 la società mineraria Taeil (Daeil) costruì sul posto una miniera di talco, ma, mentre estraevano il talco scoprirono che nella miniera vi era della giada. In quell'epoca i minatori pensavano che la giada non avesse alcun valore perché non era designata come un minerale riconosciuto. Fu solo più tardi che ci si rese conto che in questo luogo vi era un filone di giada che valeva più dell'oro.

Collane, anelli e braccialetti fatti di giada

Aprendo l'albo dei visitatori che è conservato nell'ufficio della miniera, si possono notare, quasi come i nostri ex-voto, centinaia di esperienze personali di guarigioni ottenute grazie alla giada, ciascuna delle quali scritta di proprio pugno dal beneficiato. Qui sotto riportiamo il resoconto scritto da un paziente affetto da tumore al cervello, che, a quanto pare, fu completamente guarito grazie alla giada (anche se possiamo avere qualche dubbio sulla veridicità di una guarigione così rapida, quasi miracolosa).

“Quattro anni fa mi fu diagnosticato un tumore al cervello. Persi tutti i miei averi per pagarmi le cure e tutto quello che riuscii a ottenere furono decine di migliaia di antidolorifici. Lo scorso mese di aprile i risultati delle analisi ospedaliere mostrarono che il mio tumore era recidivato e io vivevo come se avessi ormai rinunciato alla vita. Poi, per caso, venni a sapere della giada di Ch'unch'ŏn e mi misi collane e braccialetti al collo, alle braccia e ai piedi. Appena tre giorni dopo ero guarito, come se il mio tumore fosse stato semplicemente un'invenzione. Da quel momento fino a oggi, 2 maggio, non ho più sofferto di alcun dolore.”

La maggior parte delle esperienze di guarigione parlano di cure a mani o piedi intorpiditi o di dolori alle giunture, ma vi sono anche un certo numero di racconti di persone che sono state completamente guarite da problemi quali alta pressione, bassa pressione, rinite allergica, diabete, insonnia, artrite, asma, dolori di stomaco cronici ed emorroidi.

Molte persone vengono in visita alla miniera avendo sentito dire che l'acqua
minerale proveniente dalla miniera di giada ha effetti benefici sulla salute

Nel mese di aprile del 1992 la miniera di giada chiese all'Ospedale Orientale affiliato alla Facoltà di Medicina Orientale dell'Università di Taejŏn (Daejeon) di condurre dei test clinici. Volevano ottenere delle prove scientifiche della misteriosa efficacia curativa della loro giada. Il responso dell'ospedale fu il seguente. “Cinquanta pazienti con sintomi come cefalee, insonnia, intorpidimenti di mani e piedi, e disturbi gastrici sono stati monitorati dopo l'applicazione di giada e si è riscontrato che l'84 per cento dei pazienti che portavano braccialetti di giada e l'88 per cento di quanti indossavano collane di giada erano stati effettivamente curati, mentre la percentuale di coloro che hanno quasi raggiunto la completa guarigione è stata rispettivamente del 20 e del 24 per cento.”

La miniera di giada si trova subito dietro l'ufficio. Nella miniera vi è tanta giada che, se ne verranno estratte 50 tonnellate all'anno, continuerà a produrre per circa 1.000 anni. La gente comune pensa che l'estrazione della giada sia un compito abbastanza facile, mentre invece è un lavoro molto inpegnativo. Il problema è che risulta piuttosto difficile estrarre la giada grezza senza romperla. Questo compito è così importante che il prezzo della giada dipende da come viene estratto il minerale grezzo. Così, tutti i minatori che lavorano qui sono veterani con molti anni di esperienza.

Un servizio da tè in giada, visto dall'alto

La giada prodotta in questa miniera non è la giadeite comunemente usata dagli antichi coreani, ma giada di nefrite. La miniera attualmente impiega 90 persone. I minatori che estraggono il materiale sono solo 10, mentre 30 sono i tecnici addetti alla raffinazione della giada e alla fabbricazione dei prodotti.

Dopo il taglio, la giada viene divisa secondo l'uso a cui è destinata (ad esempio, per braccialetti, perline e collane) e il processo ha inizio. Dalla giada grezza al prodotto finito in genere occorrono quattro giorni di lavoro incessante. I tecnici che molano la giada hanno da sette a dieci anni di esperienza. Non è un compito facile tagliare a dovere anche un semplice braccialetto, e questi veterani ne possono produrre solo 300 al giorno.

Man mano che aumenta la fama della giada di Ch'unch'ŏn, compare sul mercato anche della giada di imitazione. Nella sola area di Ch'unch'ŏn vi sono almeno 20 laboratori di lavorazione della giada, ma la maggior parte di loro lavorano giada importata dal Pakistan o dall'Asia sudorientale. Per difendersi da questi prodotti di importazione, la giada di Ch'unch'ŏn ha registrato il marchio “Oksanga” e i prodotti che hanno questo marchio sono venduti solamente in negozi di vendita diretta dal produttore.

Fino agli anni 1980 la Corea esportava giada grezza a vari paesi nel mondo, ma oggi l'esportazione di giada grezza è stata interrotta e solo una parte del prodotto finito viene esportata. La quantità di giada estratta annualmente dalle miniere è di 150 tonnellate, mentre la quantità stimata rimanente si aggira sulle 40.000 tonnellate.

Il negozio in cui la miniera vende i
prodotti lavorati nei propri laboratori

Dal momento che si è diffusa la notizia che la giada faccia bene alla salute, la miniera di giada di Tong-myŏn è diventata rapidamente un'attrazione turistica. I turisti vanno nella miniera per provare l'efficacia curativa della giada. Alcuni bevono l'acqua minerale che sgorga dalla miniera, altri si sdraiano sul minerale greggio per riceverne l'energia, mentre altri ancora bevono polvere di giada mescolata con acqua. Per questo motivo la miniera ha ora predisposto un pozzo a disposizione dei turisti, e fra questi si vedono spesso anche turisti cinesi e giapponesi che vengono a provare la misteriosa efficacia curativa di questa pietra.


Tratto da “The Dong-myeon Jade Mine”, in Pictorial Korea, marzo 2004. Testo originale di Kim Hyun-sook, fotografie di Chung Han-young. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo