Chukpuin, ovvero la moglie di bambù

Ancora fino a una quarantina d'anni fa, quando i condizionatori d'aria erano sconosciuti sia in Corea che da noi, d'estate si seguiva colà una strana usanza per dormire al fresco: gli anziani, specialmente nei villaggi di campagna, dormivano abbracciati a una “moglie di bambù”. Di che cosa si trattasse lo scoprirete leggendo questa breve spiegazione.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


Durante i mesi estivi la gente trova difficoltà a godersi un'intera nottata di sonno a causa del caldo opprimente e dell'umidità eccessiva. Nei tempi andati, per aiutarsi a prender sonno i coreani usavano una "moglie di bambù" (in sino-coreano chukpuin 죽부인 ). Il termine si può tradurre come “moglie di bambù” o “signora Bambù”.

Non era una bambola di bambù con fattezze femminili e normali dimensioni umane, come potrebbe pensare qualcuno di noi: si trattava invece di un cilindro di bambù intrecciato, lungo circa 110 centimetri e con una circonferenza di 65 centimetri, fatto di strisce di bambù ben seccate e piegate nella forma adatta su un fuoco di carbone di quercia.

La “moglie di bambù” distesa
su un fresco letto di legno

Siccome questo oggetto è intrecciato e vuoto dentro, l'aria vi può passare facilmente attraverso, aiutando la ventilazione. Inoltre la superficie della struttura di bambù è fresca e assorbente, per cui il contatto con le braccia e le gambe produce una sensazione di conforto, che aiuta a prender sonno.

Una caratteristica unica di questo strumento per addormentarsi più facilmente d'estate è il fatto che abbia il nome di una donna. Nell'Asia nord-orientale, compresa la Corea, fin dall'antichità la virtù e la castità di una donna sono state spesso paragonate a un albero di bambù. Vi è perfino il racconto Chukpuin-jŏn (죽부인전 ), in cui la “signora Bambù” è rappresentata come una donna che fa in modo di conservare la propria castità, nonostante le difficoltà. Questa usanza ha anche profonde radici in Cina, dove viene chiamata chukhi (trascrizione cinese: zhuji) durante la dinastia Song (960-1279). La “moglie di bambù” è in effetti uno strumento ingegnoso per favorire il sonno, inventato nei tempi antichi per contrastare il caldo dell'estate. Anche se il suo uso è andato gradualmente scomparendo con l'arrivo dei ventilatori e dei condizionatori d'aria, per generazioni di coreani la “moglie di bambù” è stata il mezzo ideale per assicurarsi un sonno riposante durante i soffocanti mesi estivi.


Tratto da “Jukbuin - Bamboo Wife”, in Koreana, vol.19, n.2, estate 2005. Senza indicazione dell'autore del testo. Foto di Jang June-ki. Ricerche bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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