Monito di Park: Se continuerà così, il Nord Corea collasserà



La presidente eletta Park Geun-hye il 13 febbraio 2013 ha lanciato un monito al Nord Corea

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l giorno dopo il test nucleare effettuato da Pyongyang, la presidente eletta Park Geun-hye ha mandato un forte avvertimento alla Corea del Nord, che ha minacciato di fare un ulteriore test nucleare, dicendo che una tale azione “causerebbe soltanto il suo collasso.”

Ad una riunione sugli affari esteri e la politica della difesa nazionale tenuta dal suo comitato di transizione nel pomeriggio di mercoledì 13 febbraio la presidente eletta ha chiesto al Nord Corea di abbandonare il proprio proposito di effettuare un altro test nucleare.

“Con un altro test nucleare il Nord Corea non guadagnerà alcuna maggiore forza di negoziazione al tavolo delle trattative.” ha messo in rilievo Park. “È cruciale che noi si sia preparati con una difesa solida che permetta una risposta e una deterrenza efficaci contro qualunque minaccia [dal Nord Corea].”

Quando le è stato chiesto se la sua prossima amministrazione farà una completa revisione del nocciolo della sua politica verso il Nord Corea, il cosiddetto Processo di creazione della fiducia nella penisola coreana, ha detto: “Il processo era stato creato in considerazione dello scenario peggiore, compreso un possibile test nucleare da parte della Corea del Nord, per cui la sua struttura principale resterà intatta.”

Intanto, nello stesso giorno, il Ministro degli Esteri e del Commercio sudcoreano, Kim Sung-hwan, ha tenuto alla sede centrale delle Nazioni Unite una conferenza stampa in cui ha detto che la Corea del Sud lavorerà per riuscire a ottenere nuove sanzioni contro il Nord Corea al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite entro questo mese, quando la Corea del Sud otterrà, a rotazione, la presidenza del Consiglio di sicurezza.

Kim ha ripetuto che, come presidente del consiglio delle Nazioni Unite, cercherà di mantenere l’impegno della Corea del Sud a far convergere la decisione delle Nazioni Unite verso sanzioni più dure contro il Nord, dicendo che una conclusione sarà raggiunta entro febbraio a proposito di sanzioni addizionali contro Pyongyang e che gli Stati Uniti e la Corea del Sud le attueranno dopo le opportune procedure di accordatura.

Per quanto riguarda ulteriori sanzioni che le Nazioni Unite possano imporre al Nord, ha messo l’accento sul fatto che si focalizzerà l’attenzione sull’imposizione di obbligatorietà delle sanzioni globali, piuttosto che espandere semplicemente le raccomandazioni correnti che sono state adottate in precedenza, aggiungendo che questa misura mira a impedire l’espansione delle capacità missilistiche e nucleari del Nord. “Ci siamo posti come obiettivo un certo livello di sanzioni, ma le nuove sanzioni dipenderanno dalla discussione con i membri del consiglio e altre parti interessate, e così non posso dilungarmi sui dettagli” ha detto Kim.

La risoluzione 2078 adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 23 gennaio 2013, che impone sanzioni contro il Nord Corea per il suo lancio del missile a lungo raggio nel mese di dicembre del 2012, è una raccomandazione che legalmente non ha forza obbligatoria.

Ma per imporre sanzioni più dure si devono superare le obiezioni da parte della Cina. In effetti, è stato confermato che la Cina si è opposta a varie parti delle affermazioni per la stampa rilasciate dal Consiglio dopo la riunione di emergenza martedì 12 febbraio. Il ministro Kim ha detto che i funzionari cinesi hanno acconsentito ad adottare la dichiarazione, ma hanno sollevato obiezioni su varie frasi specifiche.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato una dichiarazione alle 1:15 del mattino martedì scorso (ora locale), un’ora dopo che la Corea del Nord aveva ufficialmente confermato di avere effettuato il terzo test nucleare, dicendo “I programmi di armi nucleari e di missili balistici della Corea del Nord costituiscono una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti e alla pace e sicurezza internazionale.” E ha aggiunto “Gli Stati Uniti rimangono vigili di fronte alle provocazioni nordcoreane.” In seguito, nel discorso dello Stato dell’Unione pronunciato durante una sessione congiunta del Congresso alle 21:00 di martedì scorso, ha continuato condannando duramente il test nucleare, che “servirà solo a isolarli ulteriormente”.


Tratto da vari siti web in data 13-14 febbraio 2013, in particolare dall’articolo “North Korea’s further pursuit of nuclear test would bring regime collapse: President-elect” di Bong-kwon Bahk, Jieun Lee e Sun-ah Kim, pubblicato su MK Business News.

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© Valerio Anselmo