Qualcuno potrà protestare perché l’argomento di questa pagina non riguarda un tema tipicamente coreano. La mostra sul grande pittore cecoslovacco Mucha che si tiene a Seul dà l’occasione di parlare di uno dei massimi artisti europei, di una raffinatezza estrema, conosciuto e ammirato da tutti. È una divagazione nel mondo astratto dell’arte, che ha affascinato anche chi vi scrive. |
I l padre dell’«Art Nouveau» ipnotizza gli amanti dell’arte, anche in Corea. I dipinti ben noti che raffigurano belle donne con eleganti acconciature dei capelli contro sgargianti sfondi floreali, colpiscono come se fossero appena usciti dalle carte dei tarocchi o da un cartone animato.
Queste creazioni originali del padre dell’Art Nouveau, Alphonse Mucha, non erano mai state viste prima in Corea. La mostra, dal titolo «Alphonse Mucha: Art Nouveau e Utopia» presenta 235 capolavori cbe rappresentano il lavoro di una vita di Mucha, dal 1882 al 1939. L’artista cecoslovacco è il pioniere dell’Art Nouveau, uno stile artistico molto popolare fra il 1890 e il 1910, specialmente in Europa. Questa forma d’arte, il cui nome significa “arte nuova” è caratterizzata da modelli elaborati, linee, colori ricchi e raffigurazioni di donne, soprattutto giovani e attraenti. “Lo stile di Mucha è stato applicato a vari disegni, fra cui le immagini di cartoni animati che parlano di un ragazzo e la sua ragazza, sulle carte dei tarocchi, in disegni decorativi e ornamenti per le abitazioni fino ai nostri giorni” dice il curatore della mostra, Ho Jeong-eun,. “Le sue opere hanno avuto effetti di vasta portata sul design contemporaneo.” Assieme ai suoi dipinti, sono stati messi in mostra anche vari altri reperti decorati con i disegni di Mucha, fra cui manifesti, calendari e ornamenti. D’altronde i disegni di Mucha decorano anche le vetrate di una chiesa nel castello di Praga e molti dei manifesti dell’artista facevano pubblicità a prodotti di largo consumo, come biciclette, biscotti, birra, orecchini, sigarette. Fra le opere esposte nella mostra vi è anche il primo manifesto di Mucha dipinto nel 1894. Progettato per il dramma in quattro atti Gismonda ambientato nella Grecia medioevale, interpretato originariamente da Sarah Bernhardt, la miglior attrice francese dei suoi giorni, questo manifesto ritraeva Bernhardt come una esotica e misteriosa donna bizantina con il suo sofisticato uso di colori e composizione (si veda la penultima immagine dell’articolo da cui è tratta questa pagina). A quel tempo la donna raffigurata era così attraente e affascinante che molti dei manifesti furono staccati dalle pareti e rubati. Si pensa che questo lavoro abbia inaugurato l’era dell’Art Nouveau di Mucha. Uno dei disegni più popolari di Mucha, intitolato Zodiaco, fu originariamente concepito nel 1897 per un calendario. Utilizzando una ricca tavolozza di colori, il disegno raffigura il maestoso profilo di una donna dignitosa che indossa gioielli elaborati su uno sfondo circolare che incorpora i dodici segni dello zodiaco.
Come Zodiaco, anche Reverie, che presenta una giovane donna in un abito ricamato su uno sfondo circolare floreale, fu concepito per un calendario nel 1898. Le Stagioni: Primavera, Estate, Autunno e Inverno, fu la prima serie di pannelli decorativi di Mucha. Nei quattro disegni, Mucha personifica le quattro stagioni come donne-ninfe della mitologia greca. Il gruppo divenne uno dei suoi set di pannelli più venduti. L’arte di Mucha non si limitò solo a funzioni decorative. L’Epica slava, una serie di 20 murali dipinti nei suoi ultimi anni, abbraccia la storia della sua terra d’origine ceca e il suo patriottismo. Dipinta su enormi tele, la serie esamina le sofferenze dei compagni slavi e le loro realizzazioni, e trasmette anche il desiderio di Mucha per la pace di tutta l’umanità. I 235 reperti in mostra a Seul sono in prestito dalla Fondazione Mucha stabilita dal nipote di Mucha, John Mucha, che ne è il presidente. “È un onore presentare questa volta le opere di mio nonno agli appassionati coreani”, ha detto John Mucha. “Per questa mostra in Corea abbiamo portato 240 delle 3.000 opere, nelle quali si può trovare l’essenza dell’Art Nouveau.” La mostra Alphonse Mucha: Art Nouveau e Utopia è ora in corso al Seoul Arts Center (SAC), dall’11 luglio fino al 22 settembre 2013. La mostra è chiusa l’ultimo lunedì di ogni mese ed è aperta dalle 11 alle 20. |
Tratto da “Father of ‘Art Nouveau’ mesmerizes Korean art lovers”, pubblicato da Korea.net il 19 luglio 2013. Testo di Sohn Ji-ae. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service. |
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© Valerio Anselmo