I mestieri tradizionali della Corea in mostra a Milano



Ciotole-campane di meditazione Bangjja create da Lee Bong-ju.

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na moderna reinterpretazione dei mestieri tradizionali coreani, dal titolo «Costanza e cambiamento nei mestieri coreani tradizionali 2014», viene presentata dall’8 al 13 aprile 2014 dalle ore 10,30 alle 22,00 presso la Triennale di Milano, Viale Alemagna 6 presso la Cubo B Hall. È la seconda volta che una tale mostra si tiene nello stesso luogo, in quanto una mostra simile fu tenuta nel 2013. Presenta 174 opere realizzate da 21 maestri artigiani e comprende oggetti di metallo, madreperla, tessuto, ceramica e hanji, la carta tradizionale coreana fatta a mano dall’albero di gelso.

La mostra di quest’anno è più grande di quella dell’anno scorso e tratta di temi più raffinati e allo stesso tempo più ampi. I cinque tipi diversi di mestieri tradizionali hanno una bellezza semplice e minimalista, creata con l’impiego di materiali tradizionali e amici dell’ambiente.

Nella sezione ceramica sono esposti oggetti celadon grigio-azzurri di Lee Kang-hyo e porcellane bianche di Lee Gee-jo. A prima vista questi oggetti possono sembrare poco raffinati, ma danno l’impressione di antichità e di umiltà. I lavori di Lee Kang-hyo sono sul tema della natura e nelle sue opere sono espressi elementi naturali quali l’acqua e il vento.

Nella sezione hanji sono presentati mobili di legno e carta. La carta vi è applicata su tutta la superficie, ad eccezione delle travi del telaio. La carta viene applicata anche ai bordi delle porte. Questi mobili erano inizialmente utilizzati per conservarvi del cibo, a causa della loro struttura ben ventilata. Le strutture in legno sono opera di Park Myeong-bae e i lavori in carta sono stati fatti da Han Kyung-hwa.

Sono anche in mostra oggetti creati con corde di carta hanji, una tecnica nota come jiseung. Cestini e contenitori realizzati con questa tecnica sono opera di Kang Seong-hi.

Nella sezione tessuti, nove artigiani, fra cui Kim Hyo-jung, presentano dei foulard creati con ritagli di tessuto ramiè. Nella sala di esposizioni sono presentati 100 oggetti di questo tipo. Al fine di creare un contrasto nel colore e nella forma, si è usato del tessuto ramiè marrone spesso, tessuto ramiè marrone lavato e stoffa di ramiè sbiancata.

Nella sezione metalli sono presentate delle ciotole-campane da meditazione, spesso chiamate ciotole che cantano. Realizzate con una lega di rame e stagno, quando vengono battute con la mano emettono un suono lungo e persistente. Ci sono anche ciotole moderne in ottone modellato a mano, opera di Lee Gyoung-dong.

Nella sezione lacca con intarsi in madreperla, sono in mostra i «Ciottoli», una collezione di sgabelli laccati e intarsiati in madreperla da Hwang Sam-yong. La superficie delle pietre è stata creata tagliando la madreperla in strisce sottili di lunghezza regolare, una delle tecniche tradizionali più sofisticate. Creati con questa tecnica vi sono anche una scatola con disegni di caratteri cinesi di Lee Sung-woon e un contenitore laccato dal nome «Mare orientale» di Chung Chang-ho.


Tratto dall’articolo «Traditional crafts showcased in Milan» pubblicato il 7 aprile 2014 dal sito www.korea.net - Testo originale di Limb Jae-un.

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© Valerio Anselmo