Mun Ik-jeom
Importò il cotone a Goryeo dalla Cina

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Un'immagine di Mun Ik-jeom

M

un Ik-jeom (문익점 1329-1398) fu uno studioso, funzionario governativo e diplomatico nel periodo del tardo Goryeo (918-1392). Nacque nel 1329 a Jinju, che è oggi Sancheong nel Gyeongsangnam-do. Quando era giovane, suo padre, che non aveva mai lavorato nel governo pur avendo superato l'esame di servizio civile dello stato, gli insegnò a leggere e scrivere i caratteri cinesi.

All'età di 12 anni, Mun divenne allievo di Yi Gok (이곡 ), uno degli studiosi più autorevoli del tempo e superò l'esame di stato quando aveva 31 anni. A differenza di suo padre, servì come funzionario del governo per un breve periodo, iniziando la sua carriera come funzionario a livello di governo locale e servendo poi come professore nella massima istituzione educativa della nazione, il Seonggyungwan a Gaegyeong. In tre anni, divenne membro dell'Ufficio dei Censori, il Saganwon, che aveva il compito di controllare ed equilibrare il potere del re.

Durante il regno di Gongmin (공민왕 r.1351-1374), Mun fu selezionato come uno degli inviati alla corte mongola della dinastia Yuan ( 1271-1368) in Cina. Il re Gongmin perseguiva riforme politiche interne cercando di ridurre l'influenza della corte Yuan su Goryeo, per cui era naturale che gli imperatori mongoli si dispiacessero che il re di Goryeo non fosse pienamente assoggettato.

L'imperatrice Ki era una delle tante donne nobili che Goryeo aveva offerto come omaggio all'imperatore Yuan. Questa si sposò con l'imperatore Shundi (r. 1333-1370) e fu impegnata in una serie di macchinazioni dietro le quinte per detronizzare il re Gongmin a Goryeo. Era indignata contro il re per aver questi rovesciato suo fratello Ki Cheol, un personaggio politico influente che esercitava un grande potere politico sotto il di lei patrocinio.

Di conseguenza la corte Yuan installò come re di Goryeo il principe Deokheung, un bambino figlio di una concubina del re precedente, e lo rimandò a Goryeo con un esercito di un milione di soldati. Mun era allora ospite in Cina e fu costretto a decidere se sostenere il re Gongmin o il principe Deokheung scelto dagli Yuan.

Varie storie che si contraddicono

Secondo la tradizione, Mun, per aver parteggiato per il re Gongmin davanti all'imperatore Yuan, fu esiliato nella provincia di Yunnan, nella Cina meridionale. Colà osservò la coltivazione del cotone e la realizzazione di abiti in cotone e decise di portare con sé dei semi di cotone tornando al suo paese. Esportare i semi di cotone fuori dalla Cina era severamente vietato, ma Mun riuscì a portarne alcuni fuori dalla Cina nascondendoli nella cavità di un coperchio di pennello quando tornò a Goryeo dopo tre anni di esilio.

Questo racconto tradizionale contraddice con i documenti storici in diversi punti. Secondo il Goryeosajeoryo, una storia di Goryeo completata nei primi tempi del regno di Joseon, Mun si era effettivamente schierato a favore del principe Deokheung e non per il re Gongmin. Un altro testo, il Goryeosa, scritto anch'esso nel periodo Joseon, afferma che Mun sostenne il principe Deokheung e che dovette tornare a Goryeo l'anno dopo che il principe aveva perso il potere. Altri documenti storici indicano che Mun non andò in esilio nel Sud della Cina, ma che tornò direttamente a Goryeo. E ancora, si dice che i semi di cotone che Mun portò con sé non provenivano dalla Cina meridionale, ma dalla Cina settentrionale. La leggenda del fatto che Mun nascose il semi nel cappuccio di un pennello fu probabilmente inventata in seguito.

Un cambiamento rivoluzionario

Come precisamente Mun abbia portato i semi di cotone a Goryeo rimane poco chiaro. Ben più importante, tuttavia, è ciò che fece in seguito. Con l'aiuto di suo suocero, Jeong Cheon-ik, dopo il suo ritorno a Goryeo impiegò tre anni per riuscire a coltivare con successo il cotone. Un monaco cinese gli insegnò come tirar fuori la bambagia che avvolge i semi dei fiori di cotone e come fare un filatoio per ottenere il filato.

Mun diffuse il metodo di filatura e i semi di cotone, e la gente comune ben presto cominciò a fare la maggior parte del proprio abbigliamento con il morbido e caldo cotone, invece che con la grossolana canapa. In Corea c'erano stati in precedenza dei vestiti e biancheria da letto di cotone, ma questi erano lussi di cui godevano solo la famiglia reale e l'aristocrazia.

Mun tornò al governo, ma si dimise poco dopo a causa di conflitti con i giovani aristocratici. Dopo il crollo di Goryeo nel 1392, non servì mai nel nuovo governo Joseon e morì all'età di 69 anni nel 1398. Così, non salì alle alte sfere del governo, e non godette della gloria come politico di successo o come studioso. A differenza di molti altri, si avvicinò invece attivamente alla gente comune e, grazie al cotone, offrì loro un comfort e una protezione contro il freddo di gran lunga maggiore di quanto avessero goduto in precedenza. Il suo impegno per la coltivazione e la filatura di cotone per la gente comune portò un cambiamento rivoluzionario nell'abbigliamento coreano e migliorò notevolmente il tenore di vita della popolazione.


Tratto da "Mun Ik-jeom" pubblicato nel numero di Aprile 2015 della rivista Korea. Testo di Jeong Kyu-Young. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista.

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© Valerio Anselmo