Cultura

Musica e danza


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L'inno nazionale coreano
Testo e musica dell'inno nazionale della Corea del Sud.

Pop-song per imparare il coreano
Studiare le canzoni moderne per approfondire la propria conoscenza del coreano.

Il successo di una cantante italo-coreana in Corea
Camilla Ghedini sta dando la scalata al successo in un ambiente difficile qual è quello della canzone coreana.

Kayagŭm, la tipica cetra coreana
Il kayagŭm è probabilmente lo strumento tradizionale coreano più noto in Corea, ma fuori dalla Corea pochi ne hanno sentito parlare.

Il festival internazionale 2003 della danza delle maschere di Andong
Una descrizione delle varie rappresentazioni che si sono tenute nel corso del festival.

Chung Myung-whun, un grande direttore d'orchestra
Chung ha studiato e lavorato in Italia: la carriera di un direttore d'orchestra coreano molto apprezzato anche da noi.

Strumenti musicali tradizionali coreani
Un dotto articolo, parecchio tecnico, sulla musica tradizionale coreana e sui suoi strumenti.

Il soprano Jo Sumi, una coreana... un po' italiana
Intervista a una cantante famosa nel mondo, che è venuta in Italia a studiare musica.

Paudŏgi di Ansŏng
Verso la fine del diciannovesimo secolo godette immensa popolarità in Corea un gruppo di saltimbanchi, o meglio attori itineranti, guidati da una donna, un fatto assolutamente eccezionale.

L'attrazione della differenza
Il racconto in prima persona di un'insegnante di musica che spiega come gli occidentali (nel caso specifico gli statunitensi) preferiscano, nelle arti dei paesi diversi dal loro, scoprire le differenze rispetto alle arti del proprio paese.

Lee Ae-joo, una maestra di danza tradizionale coreana
In questo corposo articolo un professore di estetica parla della vita, dell'arte e delle idee di una grande maestra di danza tradizionale coreana.

La musica di Gaya e la nascita del «gayageum»
Storia della creazione del più famoso strumento musicale coreano, ideato circa 1500 anni fa da un re.

Parliamo ancora dell'inno nazionale coreano
Quello che è considerato inno nazionale coreano in realtà non è mai stato approvato ufficialmente dal governo coreano. Vita e vicende dell'autore della musica.

La violoncellista Jang Han-na e Vivaldi
Una violoncellista coreana ha inciso un nuovo album, “Vivaldi Cello Concert”, con sette concerti per violoncello, pressoché sconosciuti, del celebre compositore italiano.

La notazione musicale tradizionale della Corea
Una ricerca sulle opere del re Sejong ha stimolato l’autore del sito a fare una ricerca sulla complicata, ma interessante, notazione musicale del XV secolo.

L’Italia onora il violinista Kim Min
Il famoso violinista coreano Kim Min ha ricevuto ad Ascoli Piceno il riconoscimento “Una vita per la musica” e una medaglia da parte del presidente della repubblica Napolitano.

Hollo Arirang, un canto che manifesta il desiderio di riunificazione
Una recente versione del famoso canto folcloristico Arirang esprime il desiderio del popolo coreano di veder realizzata la riunificazione della penisola coreana.

Il canto popolare Arirang e la cantante Lee Chun-hee
In una specie di intervista, la più famosa interprete del canto popolare coreano parla della musica e dell’origine della canzone popolare più famosa della Corea.

Pak Yeon, studioso di Joseon
Pak Yeon, consigliere del re Sejong il Grande, rivoluzionò la musica coreana del suo tempo, creando un nuovo sistema di accordatura e inventando nuovi strumenti musicali.

Il sito Korea.net offre video di canzoni coreane moderne
Nella sezione Multimedia/Video del sito governativo Korea.it si possono trovare molte canzoni coreane moderne.



Musica e danza

I danzatori dei gruppi musicali contadini abbigliati di colori sgargianti rallegrano con musiche e piroette le feste campestri di fine raccolto. Per un popolo che ama la musica, come è quello coreano, qualunque occasione è buona per manifestare con la danza, con i pifferi e i tamburelli la propria felicità.

Oggi, i tipi di musica che si sentono in Corea variano molto: si va dalla musica leggera di stile occidentale a quella tipica delle feste campestri, dalla narrativa cantata tipo p'ansori alla musica del kayagŭm, un'arpa orizzontale simile al koto giapponese.

Esiste anche un'orchestra di musicisti che eseguono l'antica musica di corte, raffinata e per intenditori, nei templi si possono udire i canti buddisti e le sciamane nelle loro cerimonie cantano, suonano e ballano secondo le antiche tradizioni: fino a qualche anno fa, non era infrequente udire il battere ritmato del tamburo di qualche sciamana che officiava i suoi riti anche nella stessa capitale Seul. Si può dire che tutto il Paese sia percorso da uno spirito musicale.

Oltre a queste che sono le musiche tradizionali, esiste poi tutto un repertorio di rappresentazioni musicali in cui sono state riprodotte, specialmente a beneficio dei turisti, musiche e danze del passato, riscoperte per l'occasione, come le danze che si vedono eseguite dalle troupe di ballerini che danno rappresentazioni anche all'estero.

Un'immagine tipica di questo tipo di danze, molto raffinate, è illustrata qui accanto: si tratta della danza dei ventagli, in cui un gruppo di ragazze crea un cerchio di ventagli che viene poi fatto girare come se fosse un oggetto a se stante e non formato da più persone.

Per chi ama la musica leggera contemporanea, la sezione "Music Trap" del sito di Radio Korea International fornisce gratuitamente l'ascolto dei brani più popolari del momento, una specie di hit-parade (si tratta in genere di musiche di ispirazione pesantemente occidentale di tipo moderno, niente di tipicamente coreano).

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La danza delle maschere

Una delle forme più tipiche di teatro popolare contadino è la cosiddetta “danza delle maschere”. Gli attori indossano maschere costruite con elementi della natura, cioè di legno, di zucca, di paglia, o altro, che spesso rappresentano anche malattie contagiose, come la maschera rossa qui a sinistra.

Le rappresentazioni, i cui testi sono talvolta improvvisati dagli attori, si servono soprattutto della danza, con piroette e movenze divertenti, adatte a suscitare ilarità negli spettatori.

Per vedere la pagina dedicata al Festival internazionale della danza delle maschere di Andong, cliccare su questa scritta.

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La musica di corte

La musica propriamente coreana comprende l'a-ak, che è una musica rituale confuciana, il tang-ak e lo hyang-ak, che sono musiche per le cerimonie di corte, rispettivamente di origine cinese e coreana, e infine la musica vocale. Si devono aggiungere a questa lista i canti buddisti, la musica popolare e le fanfare rurali.

Un suonatore di taegŭm, il più grande e il più rappresentativo dei flauti traversi

La musica di corte è lenta, solenne e complessa nell'intreccio di lunghe linee melodiche cesellate in modo elaborato. Gli antichi strumenti, molti dei quali derivati da prototipi cinesi, comprendono cetre a corde pizzicate, flauti, legni ad ancia doppia e una grande varietà di strumenti a percussione.
Le danze eseguite con alcune musiche di corte sono parimenti maestose, statiche e fortemente stilizzate.

Qui a sinistra musicisti dell'Orchestra della Corte Reale, abbigliati con autentici abiti dell'epoca, eseguono il servizio rituale in onore della nascita di Confucio nel tempio dedicato all'antico saggio presso il campus di un'università di Seoul.

Il suonatore di fronte a tutti, a sinistra, suona con l'archetto una specie di arpa orizzontale. Alle spalle della prima fila di orchestrali si nota uno strumento musicale, piuttosto alto, composto da una serie di campane di metallo, che vengono suonate con un martelletto.
Tutti i musicisti sono seduti a gambe incrociate sul pavimento in pietra del cortile.

A volte nelle cerimonie confuciane è anche usato lo strumento illustrato a destra, una specie di xilofono di pietra che viene suonato delicatamente con un martello di legno dal lungo manico. Sia lo strumento con le campane, che quello con gli elementi di pietra, conferiscono alla musica un tono solenne con note cupe e dal timbro piuttosto oscuro.

Nel 1966 ebbi modo di assistere all’esecuzione di alcune musiche da parte dell’orchestra classica della musica di corte, in un concerto effettuato per un alto dignitario giapponese, e fui ammesso nella sala in via del tutto eccezionale. Eravamo solo in quattro ed ebbi modo di gustare appieno tutti i particolari di questa cerimonia che raggiunse un grado di perfezione mai visto.
Ebbi modo così di capire che, nell'esecuzione lentissima, quasi statica, degli orchestrali, contava moltissimo il sincronismo dei movimenti lenti ed effettuati di solito in coppia: ricordo ad esempio che, quando un suonatore doveva dare un colpo al proprio tamburo, iniziava facendo fare al braccio un lento movimento circolare della durata di alcuni secondi e nel contempo il suonatore accanto a lui effettuava lo stesso movimento con l'altro braccio, in modo speculare rispetto al primo. Infine, tenendo gli occhi fissi in avanti e quindi senza mai guardarsi a vicenda, entrambi arrivavano a colpire ciascuno il proprio tamburo esattamente nello stesso momento. Dignità, solennità, maestosità sono le impressioni che queste esecuzioni così perfette mi ispirarono. Le musiche confuciane eseguite in tale occasione erano naturalmente antichissime.

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News musicali

Nel 2001 la Corea del Sud ha celebrato con una serie di concerti e di manifestazioni il centenario della morte di Giuseppe Verdi (1813-1901). Il famoso direttore d'orchestra sudcoreano Chung Myung-whun e la sua Asia Philharmonic Orchestra hanno eseguito il 20 gennaio la “Messa da requiem” di Verdi al Seoul Arts Center. La messa è stata poi eseguita a Tokyo, in Giappone, il 23, 27 e 28 gennaio.

Alla celebrazione di Verdi l'orchestra, sotto la direzione di Chung, ha eseguito i brani Requiem, Kyrie, Dies irae, Lux aeterna e Libera me, con le voci del soprano Tomoko Nakamura, del mezzo soprano Akemi Nishi, del tenore Lee Won-jung e del baritono Hideto Ihara.

Il maestro Chung Myung-whun
(foto Korea Herald - 8 gennaio 2001)

Ad aprile la Compagnia dell'Opera Nazionale di Corea ha rappresentato per la prima volta in Corea le opere La traviata e Simon Boccanegra. A maggio la Compagnia dell'Opera Gloria ha presentato il Rigoletto, mentre a giugno il Centro Sejong per le arti dello spettacolo ha dato un concerto di gala in cui sono state rappresentate le scene principali delle opere di Verdi. Il Seoul Arts Center, da parte sua, ha rappresentato Un ballo in maschera in autunno.

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Mostre

Fra le mostre allestite in Italia sull'arte coreana va ricordata l'esposizione di strumenti musicali tradizionali coreani tenutasi a Milano presso il Centro Culturale San Fedele dal 24 aprile al 6 maggio del 1981, curata dall'autore del sito.

Alla cerimonia di inaugurazione si sono potute udire anche musiche originali coreane.

Altre mostre importanti si sono tenute a Roma, presso alcuni musei della capitale.

Qui sotto sono illustrati alcuni strumenti tipici che era possibile ammirare alla mostra presso il Centro Culturale San Fedele.

A sinistra un changgo, tamburo con il lato destro composto di pelle di bue e il lato sinistro di pelle di cavallo.

Il suonatore percuote il lato destro con una bacchetta di bambù e il lato sinistro con la mano. Questo strumento è molto usato nelle feste contadine e nelle danze popolari. Viene tenuto appeso al collo per mezzo di una fettuccia di stoffa e si suona mentre si balla.

Qui a destra il chwago, un tamburo di 55 cm di diametro che viene percosso con una bacchetta.

 

A sinistra un liuto chiamato Tang pipa. Viene suonato con un archetto di bambù.

Si dice che anticamente fosse suonato mentre si andava a cavallo.


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© Valerio Anselmo