Namdaemun restaurata si riapre al pubblico dopo cinque anni

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a superficie annerita dei pilastri di legno della grande porta Sungnyemun (숭례문 , più nota come Namdaemun (남대문 ), ricorda il tragico incendio causato da un piromane cinque anni fa. Ora il nuovo odore e i vividi colori della pittura restaurata della porta mostrano la gloria passata del tesoro nazionale costruito originariamente nel 1398 come ingresso meridionale di Seul, allora capitale dello stato di Joseon (1392-1910).


La grande porta Sungnyemun (Namdaemun) fra i grattacieli di Seul e una parte delle nuove mura laterali

L’Amministrazione del beni culturali aveva annunciato il 29 aprile 2013 ai giornalisti che, con il completamento del restauro di Sungnyemun, durato cinque anni, la grande porta sarebbe stata ancora una volta aperta al pubblico il 4 maggio, dopo una grande cerimonia.

Ampiamente danneggiata da un incendio doloso nel febbraio del 2008, il tesoro nazionale numero 1 della Corea è finalmente ripristinato. Il portale è stato completamente smontato e ricostruito dai migliori mastri carpentieri e artigiani del paese, compresi alcuni che sono a loro volta registrati ufficialmente come beni culturali immateriali.

Il restauro è stato preceduto da una ricerca approfondita per capire quanto fosse grave il danno e per determinare la direzione del progetto.

Secondo l’Amministrazione dei beni culturali, si sarebbero dovuti seguire vari principi nel processo di restauro. Il portale avrebbe dovuto essere ripristinato riportandolo alla sua forma originale, com’era prima dell’incendio e prima delle modifiche apportate durante la colonizzazione giapponese della penisola coreana.

Il gruppo di restauro ha anche cercato di massimizzare il riutilizzo dei materiali originali e ha deciso di ricostruire le mura che un tempo si trovavano su entrambi i lati della grande porta. Si è scavato il terreno per abbassarlo fino a mezzo metro. Per riparare il tesoro nazionale sono stati usati metodi, materiali e strumenti tradizionali.

“Il punto più importante per il restauro è di usare il più possibile il legname esistente”, ha detto Shin Eung-su, un carpentiere esperto che ha curato il processo di ripristino, aggiungendo che i carpentieri dovevano tagliar via le parti bruciate del legno per riutilizzare le parti non danneggiate.

“Il novanta per cento del legno utilizzato per il piano terra è originale. Si può chiaramente vedere il legno originale dei quattro pilastri centrali del piano superiore che si unisce con il legno nuovo”.

Seguendo i principi stabiliti, si sono anche fatte cuocere in un forno delle tegole fatte a mano e si sono utilizzate vernici tradizionali per il dancheon (단청 ), la colorazione decorativa tradizionale fatta su strutture in legno.

“La colorazione del dancheong è la più vicina alla forma originaria del periodo Joseon, anche se le vernici tradizionali possono apparire meno vivide dei colori artificiali”, ha detto Hong Chang-won, capo degli artigiani che hanno lavorato al dancheong.

Il portale è stato dipinto con colori artificiali a partire dal 1988, quando fu ridipinto per l’ultima volta prima dell’incendio doloso.

Hanno anche restaurato la targa con scritta basandosi su una copia, effettuata per strofinamento su carta, dell’originale fatto durante il periodo Joseon.

Il restauro ha richiesto cinque anni, due mesi e 20 giorni, dal 10 febbraio 2008 al 30 aprile 2013. È costato 27,7 miliardi di Won e ha impiegato circa 35.000 persone.

Per prevenire un altro incendio e scoraggiare i trasgressori, sono stati installati rilevatori di calore, rilevatori di fiamma e 18 telecamere a circuito chiuso.

L’Amministrazione dei beni culturali ha anche assunto la gestione della porta Sungnyemun dall’ufficio distrettuale Jung, e ha fatto erigere un edificio di gestione vicino alla grande porta.

Il restauro ha anche catturato l’attenzione dei media stranieri che hanno seguito con molto interesse le operazioni di ristrutturazione.

“Si tratta di un significativo patrimonio culturale della Corea, che è finalmente stato restaurato”, ha detto Harry Fawcett, un giornalista di Al Jazeera. “La Corea sta per celebrare il restauro in un modo grandioso e noi siamo qui per documentarlo.”

Yu Xi, direttore dell’Ufficio di scambio culturale internazionale del quotidiano Changjiang Daily, ha detto che il restauro sembra essere stato fatto con molta attenzione ai dettagli.

“Le linee del dancheong sono tutte collegate, lo spessore delle linee è uniforme e i colori utilizzati in tutta la grande porta sono uguali”, ha detto. “Sembra che abbiano prestato attenzione ai dettagli più estremi, anche nelle zone che non sono visibili dal pubblico.”

Per commemorare il restauro si è tenuta il 4 maggio una cerimonia sia di fronte alla porta Sungnyemun, che nella piazza Gwanghwamun.

Dieci minuti prima della cerimonia c’è stata l’esibizione di un coro di bambini e un rito buddista per liberarsi dalla sfortuna. Sono poi seguiti spettacoli tradizionali, lo scoprimento della targa, l’apertura della porta e il lancio di foglietti con messaggi di speranza. C’è anche stata la parata di una banda militare, oltre a musica e danze tradizionali.

Tornata al suo vecchio splendore, la porta è stata poi aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 18, tranne il lunedì.

A partire dal 18 maggio 20 persone per volta potranno visitare il piano superiore della porta ogni sabato (alle 11, alle 13 e alle 15) e domenica (alle 13, alle 14 e alle 15). Negli stessi giorni saranno aperti gratuitamente al pubblico i quattro palazzi reali: Gyeongbokgung (경복궁 ), Changdeokgung (창덕궁 ), Changgyeonggung (창경궁 ) e Deoksugung (덕수궁 ).


Tratto da “Restored gate to be returned to the public after five years” pubblicato dal sito governativo www.korea.net in data 29 aprile 2013. Testo di Limb Jae-un,

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© Valerio Anselmo