Paudŏgi di Ansŏng
la donna che portò gli spettacoli itineranti alla gloria

In Corea esistono spettacoli popolari itineranti che, a differenza del nostro circo, basano la propria attrattiva, oltre che sui numeri acrobatici, sulla musica strumentale contadina, sul teatro delle maschere e su quello dei burattini. Gli spettacoli, che si tengono all'aria aperta, sono condotti da compagnie di attori e saltimbanchi, tutti di sesso maschile, e il massimo della loro popolarità fu raggiunto verso la fine del diciannovesimo secolo quando, dietro al loro successo, c'era una donna, prima e unica leader femmina di questi gruppi dominati dagli uomini.

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essuno sa esattamente quando siano sorte le compagnie di attori itineranti note in coreano come namsadang-p'ae (남사당패 ). Tuttavia, stando alle fonti storiche, si presume che gruppi di attori itineranti esistessero persino prima del regno di Silla (57 a.C. - 935 d.C.) e che presentassero un tipo di teatro dei burattini chiamato in coreano kkoktugaksi-norŭm (꼭두각시놀음).

A destra una scenetta comica del teatro delle maschere

Queste compagnie di attori erano di solito formate da una cinquantina di membri, compreso il leader chiamato kkoktusoe (꼭두쇠) e un certo numero di assistenti dai nomi curiosi e divertenti. Normalmente andavano in giro nei villaggi di campagna e in quelli di pescatori nel periodo che va dalla stagione del trapianto del riso in primavera a quella del raccolto nell'autunno inoltrato.

Questi spettacoli godevano di immensa popolarità fra la gente comune, ma, siccome contenevano brani che mettevano in ridicolo le classi nobili, le rappresentazioni non erano permesse liberamente in tutti i villaggi.

I ballerini girano su se stessi battendo un piccolo tamburo e facendo ruotare il lungo nastro che portano legato al cappello

Per tenere una rappresentazione in un villaggio, essi dovevano prima dimostrare la propria abilità tenendo uno spettacolo lontano, sulla cima di una collina che fosse visibile dal villaggio, e, mentre la compagnia recitava, il capo del gruppo faceva visita al personaggio più importante del luogo. Dopo avere ottenuto la sua approvazione per una rappresentazione pubblica, la compagnia effettuava in modo tronfante una parata nel villaggio e alla sera teneva la propria rappresentazione in uno spiazzo messo a disposizione.

Le rappresentazioni delle compagnie namsadang-p'ae combinavano varie scenette tratte dal teatro delle maschere, numeri pericolosi, acrobazie, danze e musiche contadine eseguite con strumenti a fiato e a percussione (chiamate p'ungmullori 풍물놀이). Le rappresentazioni di queste compagnie erano un diversivo gradito per la gente comune che rientrava a casa stanca dal lavoro.

Una danza sulla fune chiamata "ghiaccio" (ŏrŭm), così nominata a causa della sua sua pericolosità, simile a quella del camminare sul ghiaccio

La compagnia di attori namsadang-p'ae aggiunse alla musica p'ungmullori molti elementi per renderla ancor più accattivante. Dietro alla crescita e alla fama del gruppo musicale della città di Ansŏng (Anseong) si trovava Paudŏgi (바우덕이), la prima e unica donna che abbia mai guidato una compagnia di rappresentazioni itineranti dominate dai maschi nel periodo Chosŏn (1392-1910).

In confronto ad altre bande di musica contadina (nong'ak 농악) delle regioni meridionali della penisola, la compagnia di spettacoli della città di Ansŏng comprende oggi un gran numero di attori giovani che eseguono vari numeri pericolosi e acrobazie. Si dice che la danza acrobatica ch'ilmidong-muye (“danza dei sette bambini”), un esercizio eseguito da un gruppo di sette giovani attori, sia la migliore di tutta la Corea.

Secondo i testi storici, Paudŏgi visse ad Ansŏng alla fine del periodo Chosŏn. Con la sua bellezza abbagliante e un notevolissimo talento artistico, era considerata la migliore danzatrice sulla fune del momento e godeva di una fama simile a quella dei moderni idoli della canzone.

Statua di Paudŏgi ad Ansŏng

Paudŏgi ottenne fama nazionale quando il principe reggente (Taewŏngun), padre dell'imperatore Kojong (r. 1863-1907), le donò un'okkwanja (옥관자 ), una fascia per il capo decorata con bottoni di giada, onorificenza che era generalmente conferita solo a funzionari governativi di alto rango.

Nel 1865, il Taewŏngun fece venire tutte le principali bande di musica contadina del paese per intrattenere i lavoratori mobilitati per la ricostruzione del palazzo Kyŏngbok a Seul. L'abilità quasi sovrumana del gruppo guidato da Paudŏgi colpì moltissimo il Taewŏngun e risollevò lo spirito di molti degli operai impegnati nel progetto e che erano esauriti dal troppo lavoro. Si dice che, quando si esibiva Paudŏgi, tutti i lavoratori smettessero di lavorare per assistere allo spettacolo. Grazie alla bravura di Paudŏgi e della sua compagnia, la ricostruzione di Kyŏngbokkung fu portata a termine senza problemi.

In riconoscimento del contributo dato da Paudŏgi al progetto, il Taewŏngun insignì dell'onorificenza di okkwanja Paudŏgi e la sua compagnia, che prima erano, in sostanza, un gruppo di emarginati. Era un fatto assolutamente inimmaginabile in una società così strettamente gerarchica.

Dopo di che, la compagnia Ansŏng Namsadang-p'ae esibì orgogliosa sul proprio stendardo, in occasione di ogni sua rappresentazione, la decorazione ricevuta.

Una scena della “danza dei sette bambini” (a sinistra, sulle spalle dei danzatori, i bambini vestiti di bianco, a destra, anch'esse sulle spalle dei danzatori, le madri che stanno per riceverli)

E anche altre compagnie itineranti venivano a rendere omaggio al gruppo dovunque questo andasse. La compagnia divenne il primo gruppo di intrattenimento della nazione a cui fosse permesso tenere le proprie rappresentazioni in qualunque luogo del paese.

Fu in questo periodo che la compagnia Ansŏng Namsadang-p'ae cominciò a essere chiamata Paudŏgi. Che il nome di un singolo individuo diventasse così popolare era un fatto senza precedenti nella storia della Corea. Si può immaginare, quindi, quanto Paudŏgi possa essere stata brava e abile nella sua arte, per meritare tanto onore.

Col tempo, tuttavia, la tradizione delle rappresentazioni delle compagnie itineranti perse la popolarità iniziale. Poi, nel 1960, una compagnia teatrale folcloristica chiamata Namsadang riunì un gruppo di attori acrobati e nel 1982 fondò un'associazione per promuovere la conservazione di questa forma d'arte popolare. L'associazione, chiamata in coreano Ansŏng Namsadang P'ungmullori (안성남사당풍물놀이), vinse nel 1989 il primo premio presidenziale al Festival delle arti folcloristiche coreane, 124 anni dopo che Paudŏgi ebbe ricevuto l'onorificenza okkwanja dal Taewŏngun.

Nel 2002 fu istituita la compagnia “Anseong City Namsadang Baudeogi Pungmuldan” (http://eng.baudeogi.com/main/) per seguire la tradizione della compagnia namsadang-pae. [Nota: Baudeogi e Paudŏgi sono trascrizioni diverse dello stesso nome].

Un'altra scena dal teatro delle maschere

La città di Ansŏng si vanta di aver dato i natali a Paudŏgi e alla compagnia di attori namsadang-pae. La “Anseong City Namsadang Baudeogi Pungmuldan” che ha ereditato lo spirito artistico di Paudŏgi sta attualmente lavorando per conservare e globalizzare gli spettacoli namsadang-nori che sono il punto centrale della cultura popolare coreana.

Come parte di questi sforzi, la nuova compagnia effettua rappresentazioni all'aperto a Namsadang Hall a Bokpyeong-ni, Bogae-myeon, Anseong, alle 18.30 ogni sabato, da aprile a ottobre. Lo spettacolo gratuito che dura tre ore presenta una varietà di numeri, fra cui la danza sulla fune, vari numeri acrobatici, il teatro delle maschere, la rotazione dei piatti e il teatro dei burattini.

Inoltre, per far rivivere la cultura degli spettacoli itineranti e per evidenziare il fatto che Paudŏgi è stata la miglior artista di tutti i tempi in questo campo, nel 2001 la città di Ansŏng ha inaugurato l'Anseong Namsadang Baudeogi Festival, un festival che comprende tutti i tipi di musica tradizionale e di manifestazioni folcloristiche coreane. Il festival ha luogo ogni ottobre presso lo stadio principale della città di Ansŏng e, con il suo ricco programma di manifestazioni, offre la possibilità di conoscere più a fondo la cultura e le arti tradizionali della Corea.


Tratto da “Anseong Baudeogi”, in Pictorial Korea, giugno 2005. Senza indicazione dell'autore del testo e delle fotografie. Ricerche bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo