La nongak, musica campestre coreana, è stata aggiunta
all'elenco del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO



La nongak di Pyeongtaek

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uoni esuberanti, teste vertiginosamente oscillanti e sfilate colorate sono una scena comune associata col nongak, una forma di musica campestre tradizionale che deve ora essere iscritta nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

Alla recente nona riunione del Comitato intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale tenutasi a Parigi dal 24 al 28 novembre 2014, è stato confermato che la musica campestre tradizionale della Corea sarà iscritta nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità. Parte del motivo della sua iscrizione è che la nongak offre un'identità supplementare ad entrambi, artisti e pubblico, come viene messa in scena in varie forme e per vari scopi in diversi luoghi nella comunità.

Dopo la canzone "Arirang" nel 2012 e il processo della creazione del kimchi (kimjang) nel 2013, l'aggiunta quest'anno della musica campestre tradizionale segna il diciassettesimo elemento coreano ad essere iscritto nella lista UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

La nongak ha le sue radici nel tentativo di placare gli dei per avere un raccolto abbondante. Essa comprende l’usanza di scacciare gli spiriti maligni e di rafforzare i legami comuni in tutto il paese.

Come miscela di percussioni, sfilate, danza, teatro e acrobazie, la nongak è una forma tradizionale di arte della rappresentazione. Ha conservato l'armonia del passato in varie forme, in continua evoluzione nel tempo. Oggi, questa forma d'arte tradizionale si è evoluta tanto da includere un quartetto di percussionisti professionisti (samulnori), ispirando esecuzioni commerciali quali il Nanta. Concentrandosi sugli aspetti musicali di questa forma d'arte tradizionale, si sta guadagnando il riconoscimento sia in patria che all'estero.

I governi centrali e quelli locali hanno designato artisti o gruppi superiori come importanti beni culturali intangibili con lo scopo di trasmettere tali tradizioni alle generazioni future. Il Centro Nazionale Gugak sponsorizza anche individui e gruppi professionali.

Per celebrare questo riconoscimento, un grande spettacolo è stato previsto davanti alla Porta Heungryemun all'interno del Palazzo Gyeongbokgung a Seul alle 15:00 del 29 novembre 2014. Vi hanno preso parte circa 400 artisti provenienti da undici gruppi da tutto il paese. Gli esecutori "hanno comunicato la notizia al cielo e l'hanno fatta conoscere a tutte le cose [le persone] sotto il cielo". Hanno costruito una torre a tre livelli (samdonggol), c’è stata una danza di 12 membri con il cappello fornito di nastro e altro ancora, tutto per mostrare i vari tipi di nongak.

Prima dell’evento principale, sono iniziati i festeggiamenti in tre diverse sedi: in Insadong all’Insa Madang meridionale dalle 12:00 alle 13:00; in Gwanghwamun alla Piazza Simin Yeolin Madang dalle 13:00 alle 14:00 e presso il Museo Nazionale del folclore dalle 13:00 alle 14:00. Diversi gruppi nongak hanno esibito le loro canzoni preferite e poi si sono uniti alla parata di strada attraverso Gwanghwamun mentre si dirigeva verso la porta Heungryemun nel palazzo Gyeongbokgung.

Su YouTube ci sono vari esempi di nongak. Cliccare qui per vedere un esempio di rappresentazione nongak della durata di 15 minuti e 55 secondi


Tratto da “'Nongak' added to UNESCO list”, pubblicato dal sito Korea.net in data 28 novembre 2014. Testo di Paik Hyun. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto del sito Korea.net.

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© Valerio Anselmo