I protocolli reali sono tornati in Corea

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Q

uella del ritorno in patria dei 297 volumi dei protocolli reali (Oegyujanggak 외규장각 ) salvati dall’incendio di quasi 6.000 volumi originali e trafugati da truppe francesi nel 1866 dall'isola di Kanghwa (si veda I protocolli reali di Joseon) è una lunga storia.

Dopo che furono identificati nel 1975 come coreani nei fondi cinesi della Biblioteca nazionale francese, la Corea cercò in varie occasioni di ottenere la restituzione di quei preziosi libri, e nel 1993 il presidente francese François Mitterrand ne restituì un volume in occasione di una sua visita di stato a Seul. L'allora presidente sudcoreano Kim Young-sam e il presidente François Mitterrand si accordarono per scambi e prestiti permanenti di beni culturali ma le leggi francesi che proibivano la rimozione di beni culturali ne impedì la restituzione.

Seguirono diciassette anni di negoziati prima che i presidenti Lee Myung-bak e Nicolas Sarkozy potessero arrivare a un accordo. Il 12 novembre 2010 i due presidenti tennero dei colloqui al vertice nel corso del G20 di Seul e parlarono apertamente di restituzione. In quella occasione la Francia si offrì di restituire i protocolli reali sotto forma di prestito quinquennale rinnovabile, mettendo così fine ad anni di discussioni.

Il ministero degli esteri sudcoreano ha anche detto che alcuni dei libri dovranno essere messi in mostra in Francia dal 2013 al 2015 nelle celebrazioni del 130º anniversario dei rapporti diplomatici fra Seul e Parigi. I libri saranno comunque rimandati in Corea dopo che la mostra sarà finita.

Il 16 marzo 2011 le due parti si sono incontrate sotto la supervisione di Kim Young-na, direttore del Museo nazionale della Corea, e di Bruno Racine, presidente della Biblioteca nazionale francese (Bibliothèque Nationale de France), per definire i particolari della spedizione.

Il 14 aprile 2011 i primi 50 volumi entravano in Corea dopo 145 anni attraverso l’aeroporto di Incheon. Seguivano altre tre spedizioni e il quarto e ultimo gruppo di 73 libri arrivava il 27 maggio 2011.


La sfilata nei costumi tradizionali e la portantina con i libri degli archivi reali
portata a spalla davanti al palazzo Gyeongbok.

Per festeggiare il ritorno degli ultimi libri degli archivi reali Oegyujanggak dalla Francia, l’11 giugno 2011 si è tenuta una sfilata nei costumi tradizionali della corte di Joseon (1392-1910) al mattino nell’isola di Kanghwa e al pomeriggio a Seul, mentre alla sera ha avuto luogo nel Palazzo Gyeongbok un banchetto nello stile dei banchetti reali tradizionali d’un tempo.

La sfilata in costume si apriva con la rappresentazione di una marcia reale, il cui punto focale era una portantina sulla quale erano caricati i libri tornati nel paese d’origine, circondata da circa 500 figuranti che impersonavano guardie reali, funzionari civili e militari, musicisti di corte e danzatori.

Per celebrare il ritorno in patria di questa parte dei libri degli archivi reali salvati dalla distruzione avvenuta nel 1866 da parte degli invasori francesi, è stato tenuto un rituale in stile tradizionale con antiche danze e musiche di corte. Alla cerimonia erano presenti circa 800 persone, fra cui il presidente della repubblica Lee Myung-bak, il ministro della cultura Choung Byoung-gug, il ministro degli esteri Kim Sung-hwan e la dott.ssa Park Byeong-seon, la persona che ha trovato i libri nella biblioteca nazionale francese ed è riuscita a ottenere che questi potessero tornare in Corea.

Nel suo discorso di congratulazioni il presidente Lee ha chiesto alla nazione di fare sforzi affinché tutti i tesori culturali coreani che si trovano all’estero possano tornare in patria.

Il Museo nazionale della Corea terrà a partire dal 19 luglio 2011 per un periodo di due mesi una speciale mostra dei libri arrivati dalla Francia.


Tratto da vari articoli pubblicati dal sito governativo Korea.net, fra cui «Ceremony held to mark the return of royal books from France». Testo di Yoon Sojung, pubblicato il 13 giugno 2011. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo