Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda. |
L a zona smilitarizzata (DMZ, Demilitarized Zone) che divide la penisola coreana in Nord e Sud Corea iniziò come una semplice linea tracciata su una mappa nel 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale, per facilitare la resa dei giapponesi. ![]() Un segnale arrugginito sulla linea di Fin dall'antichità in Corea la terra era stata coltivata e furono create barriere in modo naturale secondo lo stile di vita e i costumi della gente che ne avevano fatto la loro dimora. Come importanza, prima veniva la vita delle persone e poi le barriere. Ma, improvvisamente, all'altezza del 38º parallelo fu tracciata una linea su una mappa della Corea e questa tagliò in due il paese, in un modo assurdo e incomprensibile per la gente che si sentiva di appartenere a una stessa nazione. |
Come risultato della divisione della penisola, salì la tensione e alla fine scoppiò la guerra di Corea. Dopo terribili battaglie durate tre anni, il posto dove le due parti contendenti deposero le armi fu la linea del “cessate il fuoco”. Nei quattro mesi precedenti il cessate il fuoco su questa piccola zona di territorio morirono più di 200.000 soldati e nel corso della guerra morirono oltre 4 milioni di
Soldati delle Nazioni Unite e soldati La zona smilitarizzata (DMZ), stabilita secondo i termini dell'accordo di armistizio concluso il 27 luglio 1953, comprende una striscia di terra larga 2 chilometri su entrambi i lati della linea di demarcazione militare (MDL, Military Demarcation Line). Fu creata come zona cuscinetto per prevenire ulteriori ostilità fra il Nord e il Sud Corea, e si estende per 250 chilometri, da una costa all'altra. A segnare questa linea furono posti 1300 segnali in cemento, che però non sono sopravvissuti negli ultimi 50 anni: oggi ne restano solo poche tracce. A sud della zona smilitarizzata fu creata ancora un'altra linea, chiamata linea di controllo dei civili (CCL, Civilian Control Line), variante da 5 a 20 chilometri di distanza. Questa linea di controllo fu creata per impedire che civili sudcoreani prendessero residenza o svolgessero attività commerciali in quest'area, per rispettare completamente l'accordo sulla zona smilitarizzata. |
Al centro della zona smilitarizzata si trova il villaggio dell'armistizio, Panmunjom ( La linea di divisione fra il Nord e il Sud Corea è rappresentata dai microfoni che corrono lungo il tavolo rettangolare nella sala delle conferenze La linea del cessate il fuoco è stata tale solo di nome: in realtà ha rappresentato il luogo in cui la guerra è continuata negli ultimi 50 anni. Nel corso di mezzo secolo sia il Nord che il Sud Corea hanno speso oltre il 30 per cento delle risorse per accrescere le proprie forze militari di difesa contro il potenziale nemico al di là della linea di demarcazione. Ci sono voluti meno di 30 minuti per tracciare la linea di divisione al 38º parallelo e una sanguinosa guerra di tre anni per creare la linea di demarcazione militare. Ora sono passati altri 50 anni e i coreani, il 75 per cento dei quali nati dopo la guerra di Corea, si chiedono quanto tempo ci vorrà ancora perché queste barriere vengano abbattute. |
Quello che resta della stazione ferroviaria di Dal 13 al 15 giugno del 2000 il presidente sudcoreano, Kim Dae-jung, e il Capo della Commissione di difesa nazionale del Nord Corea, Kim Jong-il, si sono incontrati a Pyongyang, capitale della Corea del Nord, e hanno raggiunto un accordo su punti importanti, quali:
Si sono anche intraprese azioni per ricongiungere la linea ferroviaria fra il Nord e il Sud e per ristabilire, in un prossimo futuro, una strada che colleghi i due paesi. |
L'area della zona smilitarizzata (DMZ), che doveva essere in origine larga 4 chilometri, venne ad essere notevolmente ampliata a causa della linea di controllo dei civili (CCL). Sia la DMZ che la CCL sono state stabilite per impedire la guerra, e questo ha fatto sì che si proibisse agli esseri umani di interferire con la natura all'interno di quella zona. O almeno questo è ciò che la maggior parte della gente pensa.
Un simbolo tombale chiamato pimok in un antico campo A causa del fatto che sterpaglie e alberi potrebbero impedire la vista di eventuali nemici in avvicinamento, oltre all'impiego di diserbanti, tutti gli alberi che possano impedire la visuale ogni anno, da metà febbraio a tutto maggio, vengono regolarmente bruciati, una classica tattica militare dell'antica Cina. La zona è inoltre pesantemente minata: si stima che ci siano circa un milione di mine antiuomo nell'area. Mentre le persone sono conscie del pericolo causato dalle mine, gli animali restano ripetutamente colpiti dagli scoppi, e quelli che sopravvivono alle mine soffrono a causa degli erbicidi. |
Nelle zone minate crescono spontanee molte specie di alberi, primi fra tutti le acacie. In queste zone, infatti, è troppo pericoloso andare a tagliare gli alberi. Ma, pur non essendo così florida come vegetazione, l'area è diventata un luogo di riposo favorito di certe specie di uccelli di passo, come gli avvoltoi neri che migrano dalla Mongolia d'inverno. Dopo anni di abbandono della zona, questi uccelli sono tornati a fermarsi in Corea a partire dal 1993. Il 14 dicembre del 1993 gli abitanti delle
Sudcoreani che risiedono vicino alla zona smilitarizzata mostrano un avvoltoio nero catturato perché troppo affaticato dal lungo volo. Nutrire gli avvoltoi neri in modo che possano riprendere il cammino è diventato un rito annuale per i residenti di queste zone. Da allora in poi, associazioni ambientaliste e gruppi di protezione degli animali si sono incaricati di nutrire gli avvoltoi, tanto che oggi la zona è diventata una delle tappe favorite da questi uccelli migratori. |
Non ci sono foreste vergini nell'area smilitarizzata coreana, ma solo un ambiente naturale unico che si è adattato prima alle conseguenze della guerra di Corea e poi a quelle della guerra fredda. Questa zona è stata ultimamente oggetto di molti studi e si sono scoperte specie rare di fiori e di animali. L'Istituto coreano per le ricerche
Bambini e militari spargono mangime per gli uccelli migratori che si fermano nella zona smilitarizzata Sul monte Kŏnbongsan si è anche scoperta una specie di fungo che non è stata trovata in alcun'altra parte del mondo. La notizia è stata riportata anche dalla rivista National Geographic. Si è anche rinvenuta la presenza di uno scarafaggio, Chromogeotrupes auratus Motschulsky, che si nutre di escrementi di antilope, e varie specie di fiori di cui si ignorava l'esistenza in Corea, come l'iris selvatico (Iris setosa). Molte di queste specie di animali e di piante, che sono a stento sopravvissute, sono degne di protezione e sono tesori unici. Lo stato della zona smilitarizzata non è certo favorevole al loro mantenimento e l'Istituto di ricerca coreano per la conservazione della natura si sta attivamente interessando per cercare una soluzione. |
Tratto da “The Cold War and the DMZ” e altri articoli sul tema, in Koreana, vol.15, n.2, estate 2001. Testo originale di Ahn Byung-ook e altri. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo