Gli accuratissimi termini di parentela coreani
Una dissertazione linguistica per chi studia la lingua coreana

Come si evince dal titolo, questa è una pagina che potrà essere gustata meglio da chi già conosca un po’ il coreano e il modo di pensare dei coreani. Ciononostante, potrà risultare interessante anche per chi non conosca per nulla la lingua, ma si interessi un poco di sociologia.
Il contenuto di questa pagina si basa essenzialmente su un articolo pubblicato dal sito governativo della Repubblica di Corea. In quell’articolo la pronuncia delle parole viene rappresentata in un modo fuori da ogni regola (엄마 trascritto con «Umma» e via di seguito), forse più adatto a un pubblico statunitense, ma assolutamente da non imitare.
Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


T

ermini di parentela comuni, che in italiano sono semplici ma piuttosto generici, come “zio/zia”, “cognato/cognata” che si differenziano solo per la vocale finale che indica il genere, in coreano diventano estremamente precisi e differenziati a seconda dei casi.

Tanto per chiarire subito con un esempio di che si tratta, per indicare quello che l’italiano indica con l’unico termine di “cognato” il coreano utilizza almeno 13 termini diversi, che specificano se si tratta

per un uomo:

  1. del marito di una sorella maggiore,
  2. del marito di una sorella minore,
  3. di un fratello maggiore della propria moglie,
  4. di un fratello minore della propria moglie,
  5. del marito di una sorella maggiore della propria moglie,
  6. del marito di una sorella minore della propria moglie.

per una donna:

  1. del marito di una sorella maggiore,
  2. del marito di una sorella minore,
  3. di un fratello maggiore del proprio marito,
  4. di un fratello minore del proprio marito,
  5. di un fratello minore non sposato del proprio marito,
  6. di un fratello minore sposato del proprio marito,
  7. del marito di una sorella del proprio marito.

La separazione fra il numero 6 e il numero 7 nell’elenco qui sopra indica che i termini che si riferiscono ai cognati di un uomo sono completamente diversi da quelli che si riferiscono ai cognati di una donna.
Per il termine “cognata”, parola che in italiano non è altro che il femminile di “cognato”, i corrispondenti vocaboli coreani sono altrettanto numerosi e del tutto diversi da quelli usati per indicare “cognato”, come si vedrà più avanti.

Tutta questa distinzione accuratissima nei nomi dei propri parenti indica la forte coesione esistente fra i membri della famiglia allargata i quali, in caso di necessità, ricorrono all’aiuto dei membri più influenti del nucleo familiare per far carriera, o per risollevarsi da un momento di difficoltà economica, offrendo poi a loro volta il proprio aiuto o sostegno ad altri membri della grande famiglia qualora ciò si rendesse necessario. Da notare che ogni gruppo familiare allargato costituisce un nucleo separato dagli altri gruppi, per cui non si verificano casi di aiuti offerti a membri non appartenenti al proprio gruppo. Il proverbio coreano “명주 옷은 사촌까지 덥다” «I vestiti di seta scaldano fino ai cugini» è molto significativo per chiarire questo contesto.

Ma cominciamo a dipanare la matassa piuttosto intricata di questi termini familiari. Nel presentare le parole coreane si indicherà la pronuncia sia nella romanizzazione adottata dal governo coreano nel 2000, che nel sistema McCune-Reischauer ancora molto usato in occidente. Vengono anche indicati i caratteri cinesi delle parole sino-coreane.

Una nota generale prima di entrare nel merito. I termini di parentela coreani si servono spesso di due aggettivi, keun (k'ŭn) che significa «grande» e 작은 jageun (chagŭn) che significa «piccolo», per indicare il concetto di «maggiore», cioè nato prima, e «minore», nato dopo. Quando questi termini non sono sufficienti a identificare il soggetto in questione, si servono degli aggettivi numerali alla coreana (come 둘째 duljjae (tultchae) “secondo”, 셋째 setjjae (setchae) “terzo” e così via, preposto al nome di parentela).

Questa pagina è divisa in sette sezioni in cui sono raggruppati i termini coreani. Cliccando su uno dei titoli delle sezioni si sarà portati immediatamente a quella parte della trattazione.

  1. I termini per indicare la parola “famiglia”
  2. Genitori, nonni, figli e nipoti
  3. Marito e moglie
  4. Fratelli e sorelle
  5. Zii, zie, cugini e nipoti
  6. Cognati e cognate
  7. Suoceri, generi e nuore

I termini per indicare la parola “famiglia”  

Tutti i termini usati per indicare la famiglia sono di origine cinese, cioè sono parole sino-coreane.

  • 가족 gajok (kajok) è il termine usato normalmente per indicare la famiglia
  • 친가 chin-ga (ch’in-ga) indica la famiglia (nonni e parenti) dal lato paterno
  • 외가 oega (oega) indica la famiglia (nonni e parenti) dal lato materno
  • 친정 chinjeong (ch’injŏng) indica la famiglia originaria di una donna sposata

Genitori, nonni, figli e nipoti  

Per indicare i genitori esistono due forme, una più formale e una più confidenziale, come succede anche in italiano. Si tratta di nomi in coreano puro, scritti senza caratteri cinesi.

  • 아버지 abeoji (abŏji) corrisponde al nostro “padre”
  • 아빠 appa (appa) è più confidenziale e corrisponde al nostro “papà”
  • 어머니 eomeoni (ŏmŏni) corrisponde al nostro “madre”
  • 엄마 eomma (ŏmma) anche questo è più confidenziale e corrisponde al nostro “mamma”

Anche per i nonni esistono due forme, una per indicare i nonni paterni e una per indicare i nonni materni. La parola che indica “nonno” e quella che indica “nonna” sono uguali sia per i nonni paterni che per quelli materni, con la sola differenza che i nomi dei nonni materni sono preceduti dal carattere cinese pronunciato “oe”, che significa “fuori”.

  • 할아버지 harabeoji (harabŏji) è il nonno paterno, padre del papà
  • 할머니 halmeoni (halmŏni) è la nonna paterna, madre del papà
  • 외할아버지 ~ oeharabeoji (oeharabŏji) è il nonno materno, padre della mamma
  • 외할머니 ~ oehalmeoni (oehalmŏni) è la nonna materna, madre della mamma

Per i figli esistono due nomi, l’uno per indicare i maschi e l’altro per indicare le femmine, come da noi, con l’unica differenza che il nome italiano è lo stesso, nella versione maschile in -o e femminile in -a, mentre i due nomi coreani, che sono in coreano puro senza caratteri cinesi, sono totalmente diversi fra loro.

  • 아들 adeul (adŭl) figlio
  • ttal (ttal) figlia

Per indicare i nipoti (figli dei propri figli) esistono due tipi di nomi, a seconda che si tratti di figli dei propri figli maschi o figli delle proprie figlie femmine che, col matrimonio, sono uscite dalla famiglia originaria. La differenza fra gli uni e gli altri è la stessa che abbiamo visto per i nomi dei nonni: al nome che indica i figli delle figlie viene premesso il carattere cinese pronunciato “oe”, che significa “fuori”. Questi nomi sono tutti di origine cinese.

  • 손자 sonja (sonja) nipote maschio del nonno, figlio di un proprio figlio maschio
  • 손녀 sonnyeo (sonnyŏ) nipote femmina del nonno, figlia di un proprio figlio maschio
  • 외손자 oesonja (oesonja) nipote maschio del nonno, figlio di una propria figlia
  • 외손녀 oesonnyeo (oesonnyŏ) nipote femmina del nonno, figlia di una propria figlia

Marito e moglie  

Esiste una parola che indica la coppia di sposi:

  • 부부 bubu (pubu) marito e moglie
mentre l’appellativo più comune da usare col proprio consorte e il termine per richiamare affettuosamente l’attenzione del coniuge sono rispettivamente:
  • 당신 dangsin (tangsin) tu
  • 여보 yeobo (yŏbo) senti!

Le due parole italiane che indicano il marito e la moglie assumono in coreano varie forme, a seconda che queste indichino il termine di parentela, oppure l’appellativo con cui l’uno si rivolge all’altro, o che si stia indicando il proprio consorte quando si parla con una persona importante, o che si stia indicando il coniuge della persona con cui si sta parlando.

  • 남편 便 nampyeon (namp’yŏn) marito (termine generico)
  • 신랑 sillang (sillang) lo sposo, un uomo appena sposato

    Fra i numerosi appellativi rispettosi usati dalla moglie verso il marito, oppure da un’altra persona per indicare il marito della donna con cui si sta parlando, abbiamo:
  • 서방님 ~ seobangnim (sŏbangnim) [letteralmente: signore sala di scrittura], un termine curioso che si potrebbe intendere forse come “letterato”
  • 낭군 nanggun (nanggun) (il mio caro) marito
  • 영감 yeonggam (yŏnggam) vecchio signore
  • 양반 yangban (yangban) (il mio nobile) marito
  • 부군 bugun (pugun) (il mio signor) marito

    Fra le forme umili usate per indicare il proprio marito abbiamo:
  • 사내 sanae (sanae) uomo, marito
  • 아범 abeom (abŏm) mio marito

Molti sono anche i modi di parlare rispettosamente della moglie di altri o di citare in modo umile la propria moglie. Si veda la sezione apposita del corso di coreano di questo sito.

  • 아내 anae (anae) moglie (termine generico)
  • cheo (chŏ) moglie (come il precedente, ma detto in un linguaggio più elevato)
  • 신부 sinbu (sinbu) la sposa, una donna appena sposata

    Termini rispettosi usati per indicare la moglie della persona con cui si sta parlando:
  • 부인 buin (puin) signora (termine rispettoso)
  • 사모님 ~ samonim (samonim) signora (termine molto rispettoso)
  • 영부인 yeongbuin (yŏngbuin) (la vostra stimata) moglie [poco usato]
  • 귀부인 gwibuin (kwibuin) (la vostra stimata) moglie [poco usato]

    Termini umili usati per indicare la propria moglie parlando con una persona importante sono:
  • 집사람 chipsaram [letteralmente: la persona di casa]
  • 계집 gyejip (kyejip) ragazza, moglie
  • 마누라 manura (manura) [termine da usare fra amici]

    Un termine neutro usato per indicare la propria moglie è oggi anche:
  • 와이프 waipeu (waip’ŭ) moglie (derivato dall’inglese “wife”)

Fratelli e sorelle  

Esiste un termine comune che indica i fratelli maggiori e minori, maschi e femmine, ed è:

  • 형제 hyeongje (hyŏngje) fratelli

Esiste però anche un termine che specifica più chiaramente che si tratta di fratelli e sorelle, maggiori e minori, ed è:

  • 형제자매 hyeongjejamae (hyŏngjejamae) dove i quattro caratteri cinesi significano rispettivamente “ fratello maggiore”, “ fratello minore”, “ sorella maggiore” e “ sorella minore”.

Termini con cui un ragazzo si rivolge ai fratelli o alle sorelle maggiori, oppure ne parla:

  • 형/형님 ~ hyeong/hyeongnim (hyŏng/hyŏngnim) fratello maggiore
  • 누나 nuna (nuna) sorella maggiore

    E, nel caso in cui ci siano due sorelle maggiori:
  • 큰 누나 keun nuna (k'ŭn nuna) [sorella maggiore grande] la più anziana delle sorelle maggiori
  • 작은 누나 jageun nuna (chagŭn nuna) [sorella maggiore piccola] la più giovane delle sorelle maggiori

Termini con cui una ragazza si rivolge ai fratelli o alle sorelle maggiori, oppure ne parla:

  • 오빠 oppa (oppa) fratello maggiore
  • 언니 eonni (ŏnni) sorella maggiore

Per ragazzi e ragazze, indifferentemente:

  • 남동생 namdongsaeng (namdongsaeng) fratello minore
  • 여동생 yeodongsaeng (yŏdongsaeng) sorella minore

Ai fratelli e alle sorelle maggiori i fratelli e le sorelle minori si rivolgono chiamandoli con il corretto termine di parentela (hyeong, oppa, nuna, eonni) mentre ai fratelli e alle sorelle minori i fratelli e le sorelle maggiori si rivolgono chiamandoli preferibilmente per nome.

Anche i gemelli sono classificati come maggiore e minore (quello che è nato prima sarà il maggiore e l’altro il minore).

Zii, zie, cugini e nipoti  

Molto differenziati sono i termini per indicare zii e zie, specialmente per i fratelli e sorelle del proprio padre e i loro coniugi.

Ramo paterno


«papà grande» e «papà piccolo» sono due zii
  • 큰아버지 keun abeoji (k’ŭn abŏji) [letteralmente: padre grande] zio, (primo) fratello maggiore del padre
  • 큰아빠 keun appa (k’ŭn appa) [papà grande] zio, (primo) fratello maggiore del papà

    E, nel caso in cui ci sia un secondo fratello maggiore del padre:
  • 둘째 큰아버지 duljjae keun abeoji (tultchae k’ŭn abŏji) [secondo padre grande] zio, secondo fratello maggiore del padre

  • 큰어머니 keun eomeoni (k’ŭn ŏmŏni) [madre grande] zia, moglie del fratello maggiore del padre
  • 큰엄마 keun eomma (k’ŭn ŏmma) [mamma grande] moglie del fratello maggiore del papà
  • 작은아버지 jageun abeoji (chagŭn abŏji) [padre piccolo] zio, fratello minore sposato del padre
  • 작은아빠 jageun appa (chagŭn appa) [papà piccolo] zio, fratello minore sposato del papà
  • 숙부 sukbu (sukpu) zio, fratello minore del proprio padre
  • 삼촌 samchon (samch’on) [letteralmente: terzo grado di parentela] zio, fratello minore non sposato del padre
  • 작은어머니 jageun eomeoni (chagŭn ŏmŏni) [madre piccola] zia, moglie di un fratello minore del padre
  • 작은엄마 jageun eomma (chagŭn ŏmma) [mamma piccola] zia, moglie di un fratello minore del papà
  • 숙모 sukmo (sungmo) zia, moglie di un fratello minore del proprio padre
  • 고모 gomo (komo) zia, sorella del padre
  • 고모부 gomobu (komobu) zio, marito di una sorella del padre

Ramo materno

  • 외삼촌 oesamchon (oesamch’on) [letteralmente: terzo grado di parentela materna] zio, fratello della mamma
  • 외숙모 oesukmo (oesungmo) zia, moglie del fratello della mamma
  • 이모 imo (imo) zia, sorella della mamma
  • 이모부 imobu (imobu) zio, marito della sorella della mamma

Cugini

  • 사촌 sachon (sach'on) [letteralmente: quarto grado di parentela] cugino o cugina in linea paterna
  • 외사촌 oesachon (oesach'on) [letteralmente: quarto grado di parentela esterno] cugino o cugina in linea materna
  • 종형 jonghyeong (chonghyŏng) cugino (maschio) più anziano
  • 종형제 jonghyeongje (chonghyŏngje) cugini (maggiori e minori, maschi)
  • 종자매 jongjamae (chongjamae) cugine (maggiori e minori)

Nipoti (di zii o zie, figli dei fratelli o sorelle)

  • 조카 joka (chok'a) un nipote maschio o femmina
  • 조카딸 jokattal (chok'attal) una nipote
  • 조카며느리 jokamyeoneuri (chok'amyŏnŭri) la moglie di un nipote
  • 조카사위 jokasawi (chok'asaŭi) il marito di una nipote

Cognati e cognate  

Per gli uomini

  • 형수 hyeongsu (hyŏngsu) cognata, moglie del fratello maggiore
  • 제수 jesu (chesu) cognata, moglie del fratello minore
  • 자형 jahyeong (chahyŏng) cognato, marito della sorella maggiore **
  • 매형 maehyeong (maehyŏng) cognato, marito della sorella minore **
    ** ultimamente jahyeong viene usato sempre meno e viene sostituito da maehyeong
  • 매제 maeje (maeje) cognato, marito della sorella minore
     
  • 형님 ~ hyeongnim (hyŏngnim) cognato, fratello maggiore della propria moglie
  • 처형 cheohyeong (ch'ŏhyŏng) cognata, sorella maggiore della propria moglie
  • 처남 cheonam (ch’ŏnam) cognato, fratello minore della propria moglie
  • 처제 cheoje (ch’ŏje) cognata, sorella minore della propria moglie
  • 아주머님 ajumeonim (ajumŏnim) cognata, moglie del fratello maggiore della propria moglie (oggi usato sempre meno)
  • 처남댁 cheonamdaek (ch’ŏnamttaek) cognata, moglie del fratello minore della propria moglie
  • 형님 ~ hyeongnim (hyŏngnim) cognato, marito della sorella maggiore della propria moglie
  • 동서 dongseo (tongsŏ) cognato, marito della sorella minore della propria moglie

Per le donne

  • 새언니 sae-eonni (saeŏnni) cognata, moglie del fratello maggiore
  • 올케 olke (olk'e) cognata, moglie del fratello minore
  • 형부 hyeongbu (hyŏngbu) cognato, marito della sorella maggiore
  • 제부 jebu (chebu) cognato, marito della sorella minore
     
  • 아주버님 ajubeonim (ajubŏnim) cognato, fratello maggiore del proprio marito
  • 시동생 sidongsaeng (sidongssaeng) cognato, fratello minore del proprio marito
  • 도련님 doryeonnim (toryŏnnim) cognato, fratello minore non sposato del proprio marito (quando ci si rivolge direttamente)
  • 서방님 ~ seobangnim (sŏbangnim) cognato, fratello minore sposato del proprio marito (quando ci si rivolge direttamente)
  • 아가씨 agassi (agassi) [signorina] cognata, sorella minore o non sposata del proprio marito
  • 아씨 assi (assi) [signora] cognata, sorella minore o non sposata del proprio marito
  • 형님 ~ hyeongnim (hyŏngnim) cognata, sorella maggiore o sposata del proprio marito
  • 형님 ~ hyeongnim (hyŏngnim) cognata, moglie del fratello maggiore del proprio marito
  • 동서 dongseo (tongsŏ) cognata, moglie del fratello minore del proprio marito
  • 서방님 ~ seobangnim (sŏbangnim) cognato, marito della sorella del proprio marito

Suoceri, generi e nuore  

  • 시아버지 ~ siabeoji (siabŏji) suocero, padre del marito
  • 시어머니 ~ sieomoni (siŏmŏni) suocera, madre del marito
  • 장인 jangin (changin) suocero, padre della moglie
  • 장모 jangmo (changmo) suocera, madre della moglie
    ci si rivolge loro chiamandoli padre e madre.

  • 사돈 sadon (sadon) affini [parenti per matrimonio]
  • 바깥사돈 ~ bakkat sadon (pakkat sadon) padre del genero/della nuora
    ci si rivolge loro chiamandoli:
  • 사돈어른 ~ sadon eoreun (sadon ŏrŭn) [rispettabile] padre della nuora, oppure suocero della figlia
  • 안사돈 ~ ansadon (ansadon) madre della nuora, oppure suocera della figlia
     
  • 사위 sawi (saŭi) genero
  • 며느리 myeoneuri (myŏnŭri) nuora

Ma, non si crea una certa confusione?

I più attenti dei lettori avranno notato che, nell’elenco qui sopra esposto, si usano termini familiari identici per casi diversi. C’è da chiedersi se, nel marasma dei termini di famiglia, non si venga a creare qualche confusione. Il caso più eclatante è quello di 兄님 (hyeongnim) che può avere quattro significati diversi:

  • per un uomo: il fratello maggiore
  • per un uomo: un cognato, il fratello maggiore della propria moglie
  • per una donna: una cognata, la sorella maggiore o sposata del proprio marito
  • per una donna: una cognata, la moglie del fratello maggiore del proprio marito
dove si nota che il termine può essere usato sia da un uomo che da una donna e che può riferirsi sia a un uomo che a una donna.

Un altro esempio è dato da 書房님 (seobangnim) che viene usato da una donna come:

  • termine rispettoso per il proprio marito
  • termine rispettoso per un cognato, fratello minore sposato del proprio marito
  • termine rispettoso per un cognato, marito della sorella del proprio marito

Non è difficile trovare altri termini di questo tipo nell’elenco qui sopra esposto, ma lasciamo al lettore il divertimento di scoprirli.


Tratto da vari siti in Internet, in particolare da “So who’s your Big Daddy?”, in The Korea Blog, pubblicato il 9 marzo 2011. Testo e immagini di Suzy Chung.

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo