Arrestata l’ex presidente
sudcoreana Park Geun-hye



La signora Park è il primo leader democraticamente eletto della Corea del Sud ad essere costretto a recedere dalla carica. Qui il momento dell'arresto.


Venerdì 31 marzo 2017 l’ex presidente sudcoreana Park Geun-hye è stata arrestata. La leader politica è stata tratta in arresto per lo scandalo di corruzione costatole l’incriminazione. Park Geun-hye era decaduta lo scorso 10 marzo. È la quarta ex leader sudcoreana ad essere indagata e la terza ad essere arrestata dopo Roh Tae-woo (morto suicida) e Chun Doo-hwan.

L’ex presidente sudcoreana Park Geun-hye è stata arrestata con l’accusa di corruzione, clientelismo, abuso di potere, estorsione e diffusione di documenti riservati. Il via libera all’arresto era stato dato poche ore prima dalla Corte distrettuale centrale di Seul dopo circa 9 ore di audizione.

Il giudice Kang Bu-young ha riferito di avere deciso di approvare il mandato d'arresto nei confronti di Park Geun-hye in quanto c'è la preoccupazione che la ex presidente possa distruggere le prove che potrebbero essere usate contro di lei.

È accusata di aver agito in collaborazione con la sua confidente Choi, anch'essa arrestata, per estorcere donazioni alle grandi società sudcoreane, tra cui il gruppo Samsung che avrebbe versato 39 milioni di dollari in gran parte a due fondazioni riconducibili alla sua collaboratrice. La procura ha incriminato l'ex presidente di 13 capi d'accusa, tra cui corruzione, abuso di potere e diffusione di documenti di Stato riservati.

Park si era recata alla sede della Corte alle 10:30 locali (le 3:30 in Italia), lasciandola in serata per spostarsi nell'edificio vicino, quello della procura, presso il quale ha atteso il responso sull'arresto. Nell'audizione era assistita da due legali, mentre la pubblica accusa contava su sei procuratori.

L'ex presidente non ha voluto rilasciare dichiarazioni, anche se si è sempre proclamata innocente. Circa 2.000 poliziotti erano stati schierati per evitare tafferugli, vista la presenza di un nutrito drappello di suoi sostenitori davanti alla Corte distrettuale.

È l’ultimo episodio della vicenda che vede implicata la leader destituita lo scorso dieci marzo dalla Corte costituzionale. Park è considerata complice della sua amica e confidente, Choi Soon-Sil, accusata di aver approfittato della sua vicinanza alla presidente per estorcere milioni di dollari a grosse aziende nazionali. Uno scandalo che aveva spinto i sudcoreani nelle strade per chiedere le dimissioni della prima donna presidente della Corea del Sud.


Pubblicato il 31 marzo 2017.

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© Valerio Anselmo