I leader dell'Asia orientale adottano una dichiarazione anti-nucleare



L'8 settembre 2016 la presidente Park Geun-hye ascolta i discorsi da parte dei leader che partecipano al vertice dell'Asia orientale (East Asia Summit EAS) a Vientiane, Laos

La presidente Park Geun-hye, in visita di Stato in Laos, è intervenuta l'8 settembre 2016 al vertice dell'Asia Orientale (East Asia Summit EAS) per avvertire il mondo delle armi nucleari della Corea del Nord.

"Se il mondo non riesce a riconoscere l'urgenza e la gravità delle minacce nucleari e missilistiche di Pyongyang, e se non impedisce al Nord di proseguire con i suoi programmi, l'intera comunità internazionale se ne pentirà", ha detto la presidente Park.

I leader di 18 nazioni partecipanti all'EAS, tra cui la presidente Park, hanno adottato una dichiarazione sulla non proliferazione durante l'incontro al vertice, che ha avuto luogo presso il National Convention Center (NCC) a Vientiane. Per quanto riguarda la dichiarazione, la presidente Park ha detto: "L'adozione di questa affermazione è significativa in quanto visualizza la volontà degli stati membri dell'EAS di affrontare con forza le continue minacce di armi nucleari di Pyongyang."

"Le provocazioni della Corea del Nord sono minacce esistenziali per la Corea del Sud, dal momento che le sue armi possono raggiungere tutta la nostra nazione, tra cui Seul, che si trova a pochi chilometri della frontiera", ha detto la presidente.

"Abbiamo bisogno di integrare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite se ci sono punti deboli nella sua piena attuazione, e di costruire un ambiente con pressioni più definite sulla Corea del Nord, in modo che essa non abbia altra scelta, che quella di cambiare", ha detto.

"All'inizio di quest'anno, la Corea del Nord ha effettuato la quarta prova di armi nucleari e ha sparato un totale di 22 missili balistici in 14 lanci. Questo è molto più di quanto abbia fatto il regime dell'ex leader Kim Jong-il durante i suoi 18 anni di governo", ha osservato.

"La Corea del Nord ha minacciato di attaccare direttamente la Corea del Sud con le armi nucleari, e che sta preparando lo sviluppo di missili balistici lanciati da sottomarini (SLBM) e missili balistici intercontinentali (ICBM)", ha detto la presidente Park, sottolineando i rischi posti da un regime nord-coreano con Kim Jong-un come suo leader.

"Nel giro di soli quattro o cinque minuti, le armi nucleari e missili della Corea del Nord potrebbero raggiungere tutte le parti della Repubblica di Corea," ha detto.

"Per questo motivo, abbiamo deciso di adottare un provvedimento minimo e inevitabile di autodifesa", ha detto la presidente Park, spiegando ai leader dell'EAS l'inevitabilità della decisione di Seul di impiegare il sistema di difesa dell'area terminale ad alta altitudine (Terminal High Altitude Area Defense THAAD).

Tuttavia, la presidente Park non ha menzionato direttamente la parola "THAAD", in considerazione del fatto che sia il premier cinese Li Keqiang, che il primo ministro russo Dmitry Medvedev erano presenti alla riunione.

La presidente Park ha detto: "La chiara fonte del problema sono le armi nucleari e le minacce missilistiche della Corea del Nord. La comunità internazionale ha bisogno di concentrare tutte le sue capacità per risolvere questo problema", mentre persuadeva ripetutamente Pechino e Mosca, in quanto entrambi i governi hanno dubbi sul fatto che il dispiegamento di THAAD della Corea faccia parte di un sistema di difesa missilistica controllato dagli Stati Uniti.

Il premier cinese Li Keqiang ha ribadito la posizione di Pechino, dicendo: "La Cina sostiene la denuclearizzazione, la pace e la prosperità nella penisola coreana, e darà piena attuazione alle sanzioni delle Nazioni Unite contro la Corea del Nord."

Il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha anche espresso la volontà della Russia di non accettare mai che la Corea del Nord abbia armi nucleari..


Tratto da "East Asian leaders adopt anti-nuke statement" in data 9 settembre 2016. Testo di Wi-Tack whan e Yoon Sojung

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© Valerio Anselmo