Pimat-gol
Un vicolo di Seul che va ormai scomparendo

L’aspetto della capitale, Seul, cambia da un anno all’altro. Sempre più simile a una delle tante città occidentali, sta ormai demolendo anche gli ultimi resti dei simpatici vicoletti che avevano una loro storia curiosa per erigere condomini e grattacieli all’occidentale.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Un cartellone con il nome del vicolo
I

l trambusto del centro di Seul può essere a volte eccessivo, tanto da dare ai passanti l’impressione di venire calpestati. Fortunatamente ci sono vicoletti in cui ci si può rifugiare. Uno di questi è il vicolo chiamato «Pimat-gol» (피맛골), il cui nome composto significa «vicolo () per evitare i cavalli (피마 )»”.

Una piccola nota linguistica.
Fra la prima parte del nome (피마) e l’ultima () si nota la presenza di una lettera che si pronuncia come una t implosiva e che indicava il complemento di specificazione, un prezioso aiuto alla comprensione della parola composta in sé e utilissimo per la pronuncia in quanto faceva sì che ci si ricordasse che la prima lettera della seconda parola del composto (nel nostro caso ) non si sarebbe dovuta pronunciare come una consonante sonora (gol), ma come una sorda intensiva (kkol). Ora purtroppo questo utilissimo aiuto alla comprensione e alla pronuncia di molte parole coreane è scomparso nel coreano moderno, con la conseguenza che la pronuncia di moltissime parole, che presentano fra la prima e la seconda parte del nome un tale rapporto di dipendenza, è ormai considerata irregolare (e risulta poi anche trascritta in modo irregolare dalla romanizzazione che si dovrebbe basare invece sulla pronuncia). La seconda parte della parola Pimat-gol, pur presentando ancora la del genitivo, viene trascritta con l’iniziale g (gol), trascurando la pronuncia reale del termine. Oggi, poi, per sapere come si deve pronunciare una delle parole composte che nel tempo sono state private del simbolo si deve consultare un dizionario specializzato.

Ma proseguiamo con la lettura dell’articolo.

Questo stretto passaggio conserva ancora un lato poco conosciuto della cultura coreana popolare attraverso i suoi ultimi seicento anni di storia.

Pimat-gol fu inizialmente creata durante il periodo Joseon (1392-1910) dalla gente comune appartenente alla classe sociale nota come sangmin (상민 ). Come classe più bassa della società coreana, i sangmin erano soggetti a molte usanze e obblighi in presenza degli aristocratici noti come yangban (양반 ). Viaggiare lungo la strada principale di Jongno era per essi seccante perché era spesso richiesto che la gente comune si prostrasse quando passava un nobile, di solito a cavallo. Per evitare questo rituale che faceva perdere tempo, i sangmin costruirono un piccolo passaggio che correva parallelo a Jongno, un poco più a nord della via principale, così da non doversi incontrare con dei nobili durante il viaggio.

Col passar del tempo Pimat-gol si evolse e si adattò alle necessità della gente. Con il fatto che gli aristocratici a cavallo non rappresentavano più una preoccupazione, il vicolo divenne un rifugio dal traffico del centro cittadino. Durante l’era del Giappone imperiale, gli organizzatori del movimento indipendentista del Primo marzo 1919 (Samil) si riunirono a Pimat-gol nello scantinato della chiesa Seungdong la notte prima dell’annuncio della famosa Dichiarazione di indipendenza coreana. Durante gli anni ‘80 politicamente instabili questo luogo costituì un rifugio per gli studenti dimostranti che fuggivano dalla polizia.

In origine Pimat-gol era lunga due chilometri e mezzo, in grado di condurre i pedoni dall’interno della Porta di Dongdaemoon per tutto il percorso fino a Gwanghwamun, terminando dietro quello che è oggi l’edificio Kyobo. Lo sviluppo urbano si è appropriato di tutto questo percorso storico, tranne una parte centrale fra il parco Tapgol e lo YMCA. È facile trovarlo dalla parte meridionale di Insadong, ammesso che abbiate il coraggio di affrontare i misteriosi vicoletti stretti e serpeggianti.

Mettendo piede in Pimat-gol il visitatore entra in un ambiente completamente diverso. Durante il giorno questo è un canale quasi deserto per i pedoni e per i frettolosi motorini delle consegne, ma di sera parti del percorso diventano più vivi con i lavoratori che brindano alla fine di un’altra lunga giornata di lavoro. Molti dei ristoranti del vicolo sono decorati con grottesche immagini Hahoe di aristocratici yangban, una famosa creazione della cultura sangmin del periodo Joseon. Anche gli angoli ciechi possono dapprima allarmare chi lo frequenta per la prima volta, ma presto si scopre l’atmosfera amichevole del vicolo.


Si entra nel vicolo, pieno di fili della luce appesi da una parte all’altra.

Durante l’intervallo di mezzogiorno, gli avventori si riuniscono al Bullojujeom (Fire Bar), un posto grazioso con un interno rustico di legno e murali sulle pareti. Uno dei clienti regolari è Shin Chang-han, un architetto e artista che ha contribuito alla realizzazione di vari murali presenti nella zona. Gli piace invitare i visitatori offrendo loro una tazza di caffé e mostrando loro le proprie opere d’arte.

È per questa atmosfera amichevole e disarmante che Pimat-gol rappresenta un’oasi di calma nel distretto centrale cittadino sempre in sviluppo. Il numero di gennaio 2012 della rivista Seoul Magazine ha presentato Pimat-gol nel proprio elenco dei migliori vicoli con ristorantini di Seul, consigliando la casa da tè Ssarypmoon, “dove vi può capitare di vedere il proprietario che esegue dei brani di musica sul suo daegeum, il grande flauto di bambù”. Ci sono molti altri deliziosi segreti nascosti qua e là nelle profondità di questo labirinto di vicoletti un po’ malfamati.

Pimat-gol è specializzato in molti tipi di piatti tradizionali, di solito a prezzi più che convenienti, oltre a una grande varietà di bar che servono qualunque tipo di bevanda, dalla birra ai liquori tradizionali coreani. I ristoranti vanno da pregevoli esempi di architettura tradizionale coreana a bancarelle coperte da una tenda per la vendita di cibi o bevande in strada, spesso definite “tende da soju (liquore)”. I ristoranti servono delle delizie come gamjatang (costole di maiale e zuppa di patate), bindaetteok (frittelle di fagioli mungo), sgombri alla griglia e makgeolli (vino di riso).

Nella parte occidentale, dove lo sviluppo si è impadronito della maggior parte del vicolo, vi sono ancora alcune vestigia che spuntano come fiori che crescono nelle spaccature di un marciapiede. La maggior parte dell’area fra Kyobo e la stazione Jonggak è in costruzione, e così non è chiaro se Pimat-gol verrà tutta incorporata nella nuova costruzione.

Già completato nel 2007, Le Meilleur Jongno Town è un grattacielo che si trova dove in precedenza c’era Pimat-gol. Un ampio passaggio largo 5 metri e mezzo è stato incorporato nella struttura dell’edificio per indicare dove si trovava prima Pimat-gol. Il più basso dei cinque piani, oltre a due livelli di scantinati, sono stati adibiti a centro commerciale che incorpora molti dei precedenti negozi di Pimat-gol.

Fra questi vi sono il Cheongjinok, un ristorante fondato nel 1937 che serve haejangguk (una zuppa in grado di combattere i postumi di una sbornia), Mijin, che serve spaghettini di grano saraceno freddi, e Gamchon, che serve una zuppa di tofu pepata. Entrando più in basso nelle cantine, l’aria è densa per il pesante aroma delle spezie coreane usate in piatti come il budaejjigae (stufato base dell’esercito). È stata una transizione difficile per molti ristoranti, ma negli anni molti di loro sono certamente atterrati in piedi.

Altri ancora hanno traslocato ad Hanilgwan, un ristorante che era sul posto da 70 anni ha imballato armi e bagagli e ha traslocato oltre il fiume Han, a Gangnam. Ancora altri sembra che se ne siano andati per sempre, e molti dei ristoranti un tempo famosi nell’estremità occidentale di Pimat-gol sono svaniti, come il ristorante di sgombri Daelim e l’osteria di makgeolli Yeolchajib, il cui nome significava "Casa-treno", con riferimento a quanto fosse sempre affollata.

Anche se oggi rimane intatta solo una piccola parte del vicolo Pimat-gol, vale ancora la pena visitarlo per dare uno sguardo alla cultura popolare della Corea di un tempo. Per raggiungere il posto, servitevi dell’uscita 3 della stazione Jonggak, e troverete l’ingresso al vicolo dietro la pizzeria Pizza Hut.


Tratto da “Korean Food Alleys: Escape into Pimatgol”, pubblicato nel sito Korea.net l’8 febbraio 2012. Testo originale di Jon Dunbar. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo