![]() Kim Ki-duk ringrazia per il premio ricevuto al Festival di Cannes D opo essere scomparso dalle scene per tre anni a causa di una profonda depressione, il regista sudcoreano Kim Ki-duk ha presentato una sua nuova opera, “Arirang”, al 64º Festival cinematografico di Cannes dove il film ha ricevuto il primo premio nella categoria “Un Certain Regard”. Partecipava al Festival anche un altro coreano, Son Tae-gyun, che ha ricevuto un terzo premio per il suo “Ya-Gan-Bi-Hang (Vola di notte)” nella categoria “Film di studenti”. Il ministro della cultura, dello sport e del turismo, Choung Byoung-gug, si è congratulato con i due registi e ha detto che i film sono molto creativi e che giocheranno un ruolo importante nel promuovere il cinema coreano nel mondo. “Arirang” è l’unico film che Kim ha girato negli ultimi tre anni, e in questo caso non solo ha diretto il film, ma l'ha anche scritto e vi ha partecipato come attore protagonista. Si tratta di un autoritratto in cui il regista coreano spiega perché ha improvvisamente interrotto la sua produzione. È come un gioco di amore e odio, un tour de force provocante, una meditazione surreale sul processo creativo. È un film in cui Kim Ki-duk si interroga sulla propria vita e anche sulla vita e la morte in generale, sulla violenza, l'amicizia, la lealtà e il tradimento. Non sono mancate le critiche a quest'opera, definita da alcuni come essenzialmente un lungo piagnucolio, mentre altri sono arrivati addirittura ad augurarsi che il regista torni a girare dei film ben fatti, come quelli che un tempo l’avevano reso famoso. A Cannes, però, ad Arirang sono stati tributati molti applausi, a conferma del fatto che quest’opera è piaciuta. Su Kim Ki-duk si vedano anche, in questo sito, le seguenti pagine: |
Su Internet i riferimenti interessanti sono molti. Fra gli altri abbiamo scelto:
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Tratto da vari articoli apparsi su Internet, fra cui “Kim Ki-duk takes "Un Certain Regard" prize at Cannes”, pubblicato dal sito governativo Korea.net in data 26 maggio 2011. Testo di Oh Jun Kyung. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo