Ancora oggi nelle nostre enciclopedie occidentali quando si parla dell'invenzione dei caratteri di stampa mobili si cita il tipografo tedesco Johann Gutenberg che tra il 1450 e il 1456 stampò un'edizione latina della Bibbia a Magonza. Poco o nulla viene detto sui caratteri di stampa mobili impiegati in Estremo Oriente prima di Gutenberg. Questo articolo parla di un libro che fu stampato con questo metodo in Corea già nel 1377, ben 78 anni prima della famosa Bibbia detta “delle 42 linee”, e delle varie tecniche di fusione di quei primi caratteri metallici mobili. |
Nel 1984 fu approvato un progetto di sviluppo residenziale per la costruzione di unità abitative nel distretto di Uncheon-dong a Ch'ŏngju (Cheongju). Il secondo volume del Chikchi, il testo più Come risultato di questo scavo, fu trovato in quel luogo un frammento di bronzo sul quale era inciso il nome “Hŭngdŏksa ( Che cosa c'era di così importante a proposito di questo Chikchi, stampato con caratteri metallici mobili, e qual era l'importanza dell'area del tempio Hŭngdŏksa, in cui tale libro fu stampato, tanto da essere designata come “sito storico”? Quale fu l'influenza dei caratteri di stampa metallici mobili sullo sviluppo della civiltà mondiale, e come veniva ottenuto questo tipo di caratteri? |
Vari tipi di caratteri metallici mobiliPer creare i caratteri metallici mobili (
I caratteri metallici mobili usati per stampare il Siccome il punzone di cera vergine fonde quando la forma viene cotta, ciascun carattere risultava formato individualmente e non era mai esattamente lo stesso. Così, la fusione su cera vergine era utile per replicare le forme complesse e gli stili dei caratteri, ma non era adatta per produrre grandi quantità di caratteri. |
Fusione su sabbia da fonderia. Questo fu il metodo seguito per la produzione dei caratteri metallici mobili utilizzati durante il periodo Chosŏn (1392-1910) da parte degli uffici del governo centrale. Un'antologia degli scritti di Sŏng Hyŏn (
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Il Registro UNESCO delle memorie del mondoLa stampa con caratteri mobili è certamente uno dei tesori culturali più importanti del mondo. Come tale, le tecniche di fusione dei caratteri metallici mobili risalenti al periodo Koryŏ (918-1392) sono degne di essere rese note a tutto il mondo. E tuttavia ancora restavano delle controversie sulla loro effettiva esistenza. Ma, nel settembre 2001, il libro Chikchi (Jikji) fu riconosciuto come il più antico testo esistente al mondo stampato con caratteri metallici mobili e incluso nel Registro UNESCO delle memorie del mondo. Con questa decisione, la controversia sorta a proposito del Chikchi si calmò. Comunque, che cosa sappiamo esattamente sulla creazione del Chikchi?
A. Qui i disegni dei caratteri vengono selezionati e Anche se le informazioni sul metodo di fusione su cera vergine sono comunemente note, in realtà non esistono registrazioni scritte sull'origine di questo metodo. Dopo che il Chikchi fu stampato nel 1377, la stampa con i caratteri metallici mobili adottò il cosiddetto carattere kyemi |
Di conseguenza, gli studiosi hanno a lungo dibattuto su quale fosse effettivamente il metodo usato nel fondere i caratteri impiegati per la stampa del Chikchi. Di recente questa controversia è stata apparentemente risolta grazie al fonditore di caratteri di stampa O Guk-jin, nominato Importante tesoro culturale intangibile numero 101, che è riuscito a ricreare tutti i tipi di carattere usati per la stampa del Chikchi, basandosi sul metodo della fusione su cera vergine. Sfortunatamente il testo Chikchi non è più conservato in Corea. Agli inizi del 1900 Collin de Plancy, che era in Corea come inviato della Francia, acquistò il testo e lo portò con sé quando tornò in Francia. | -
Il secondo volume del Chikchi, l'unica copia rimasta di questo tipo, si trova attualmente presso la Divisione orientale del Dipartimento dei manoscritti nella Biblioteca nazionale della Francia. In Corea gli abitanti di Ch'ŏngju stanno conducendo una ricerca per scoprire ulteriori copie del Chikchi. Il Chikchi e la Bibbia di GutenbergSi può fare un confronto fra i caratteri metallici mobili coreani e quelli usati da Johann Gutenberg? L'invenzione dei caratteri metallici mobili, sia in Corea che in Germania, ha avuto le proprie radici nella religione. |
In seguito all'introduzione del buddismo e del confucianesimo, si manifestò un gran bisogno di avere materiale stampato per rendere popolari le scritture religiose e per insegnarne i principi relativi. In Occidente l'invenzione delle tecniche di stampa ebbe origine dal desiderio di propagare la dottrina cristiana. Un altro punto comune è che lo sviluppo delle tecniche di stampa rese possibile una vasta diffusione delle conoscenze e delle informazioni, esercitando di conseguenza un'influenza pervasiva sulla società e sulla cultura di entrambi i paesi. L'invenzione dei caratteri metallici mobili in Corea rese possibile la stampa di varie scritture buddiste durante il periodo Koryŏ. In quell'epoca la tecnologia della stampa era tale che con ogni set di caratteri si potevano stampare meno di dieci copie. |
In seguito alla fondazione della dinastia Yi, nel periodo Chosŏn fu ufficialmente adottato il confucianesimo, mentre il buddismo fu bandito. Di conseguenza, nei primi anni del periodo Chosŏn furono stampati numerosi testi confuciani. La tecnologia della stampa si sviluppò, tanto da rendere possibile la stampa di varie dozzine di copie da uno stesso set di caratteri durante il regno del re Sejong (r. 1418-1450). In Germania solo i monaci e alcuni aristocratici erano in grado di leggere la Bibbia in latino, che conteneva le dottrine della cristianità medioevale, accentrata attorno al Papa. Nel frattempo sorse il movimento di Riforma per protestare contro la corruzione della Chiesa. In questa atmosfera sociale l'invenzione dei caratteri metallici mobili aiutò l'avanzata della campagna della Riforma con la diffusione di materiali stampati. |
Come era prevedibile, esistono varie differenze tecniche nella stampa con caratteri metallici mobili fra la Corea e la Germania. I caratteri metallici mobili coreani erano prodotti in rame, mentre il corpo del carattere era piuttosto sottile. Al contrario, i caratteri metallici tedeschi erano prodotti in piombo ed erano di tipo più spesso. Inoltre, la carta coreana, fatta con la corteccia del gelso da carta (Broussonetia kazinoki), era sottile ma duratura, mentre la pergamena tedesca era ricavata da pelli di pecora trattate ed era più spessa. |
Questi diversi materiali di stampa portarono a differenze nelle dimensioni dei caratteri e nel processo di stampa adottato nei due paesi. In particolare, il metodo di stampa tedesco utilizzava un'alta pressione a causa del maggior spessore della pergamena, cosicché era necessario un carattere più spesso per sopportare una tale pressione. In Corea si usava inchiostro di china mescolato ad olio, mentre in Germania si impiegava inchiostro occidentale mescolato ad olio. Anche i metodi di rilegatura erano diversi: i libri coreani erano rilegati con corde, mentre quelli tedeschi usavano la colla. |
I contenuti del ChikchiIl Chikchi originale era composto da due volumi. Di questi è giunto fino a noi solo il secondo volume, con la prima pagina mancante, il che non lascia che 38 pagine. Come tale, il volume esistente del Chikchi stampato con caratteri metallici mobili è incompleto. Tuttavia, nel 1378, un anno dopo la sua stampa con caratteri metallici mobili, il testo fu stampato nel tempio Ch'wiamsa a Yŏju, nella regione Kyŏnggi-do con l'utilizzo di blocchi di stampa lignei. Entrambi i volumi di questa edizione stampata con blocchi di legno restano intatti, permettendo così una buona comprensione dell'organizzazione e del contenuto dell'intero originale, che comprendeva due volumi, oltre a una prefazione e a un epilogo. Autore del Chikchi fu il monaco Paegun Hwasan che fece anche la revisione di vari testi buddisti, aggiungendovi spesso il proprio pensiero. Invece di compilare un'antologia prendendo da testi preesistenti di quel genere, Paegun Hwasang scelse con cura dei lavori che fossero in sintonia con il proprio pensiero, aggiungendovi anche le proprie interpretazioni e i propri concetti. In tal modo sperava di fornire una guida a chi desiderava aderire al buddismo. Chikchi presenta le parole e le azioni dei reverendi monaci attraverso una serie di domande e risposte relative agli insegnamenti e alla meditazione buddista, unite a una sezione che loda le virtù del Budda. |
Tratto da “Korea's Movable Metal Type”, in Koreana, vol.19, n.1, primavera 2005. Testo originale di Kim Hong-yeong, curatore del Museo della stampa antica di Cheongju. Fotografie di Lee Gyeom. Ricerche storiche e bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo