Ricostruzione della partenza degli inviati per il Giappone

Per mettere in luce l'importanza degli inviati della dinastia Yi del periodo Chosŏn che, a partire dal 17° secolo, giocarono per oltre 200 anni un ruolo importante negli scambi culturali fra la Corea e il Giappone, il 6 settembre 2005 si è inaugurato a Pusan (Busan) il “Festival Chosŏn Tongsinsa” che, al di là dell'aspetto folcloristico, sembra acquistare anche un significato più profondo per la partecipazione di delegazioni dei due paesi. Il punto focale del festival, la ripetizione della sfilata degli inviati coreani in partenza per il Giappone, avvenuta il 10 settembre, è stata uno spettacolo grandioso, al quale hanno partecipato un migliaio di coreani, oltre a importanti funzionari dei due stati interessati, Corea e Giappone.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


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li inviati della Corea furono attivi per circa 200 anni, a partire dalla fine del sedicesimo secolo, dopo le invasioni della Corea da parte delle truppe giapponesi guidate da Toyotomi Hideyoshi. Viaggiando fra la Corea e il Giappone, questi ambasciatori giocarono un ruolo molto importante nell'incrementare gli scambi culturali fra i due paesi.

Due partecipanti alla manifestazione portano un cartello con la scritta Chosŏn t'ongsinsa in cinese, che significa “Inviati della Corea”
Cliccando su uno degli ideogrammi presenti sullo striscione nella figura qui a destra, comparirà la scheda relativa a quel carattere.

Ora, centinaia di anni dopo, questo corteo che accompagnava la partenza degli ambasciatori coreani ha di nuovo avuto luogo per le vie di Pusan quando la grande sfilata degli inviati di Chosŏn è stata fatta rivivere fedelmente come parte del Festival Tongsinsa che si è svolto dal 6 al 10 settembre 2005.

Nella giornata inaugurale si è tenuto un simposio con la presentazione di dotte relazioni da parte di specialisti del settore, fra i quali il professor Nakao Shiroshi dell'Università di arte di Kyoto, il professor Kurachi Katsunao dell'Università Fukuyama del Giappone e vari professori universitari coreani.

La sera del 7 settembre è stato tenuto un concerto in cui musicisti jazz dei due paesi hanno suonato le loro musiche e poi assieme hanno eseguito due pezzi coreani tradizionali, “Arirang” e “Torna al porto di Pusan”.

Haesinjae, rito per ottenere un viaggio sicuro e per chiedere la salute degli inviati

Era presente anche una folta schiera di bambini coreani e giapponesi che hanno eseguito musiche tradizionali e presentato brani teatrali. Uno dei drammi rappresentati dagli studenti delle scuole elementari di Ainoshima (Giappone), dal titolo “Canta il canto delle pietre”, narrava come gli abitanti di quell'isola avessero costruito un frangiflutti per dare il benvenuto agli inviati coreani che passavano per quell'area.

Il 10 settembre è stato effettuato il rito Haesinjae, che si officiava in passato per pregare affinché gli inviati potessero fare il viaggio senza pericoli. Nel pomeriggio dello stesso giorno si è poi svolto il corteo che in passato accompagnava gli inviati alle navi in partenza.

Lungo il percorso sono state tenute delle rappresentazioni da parte di gruppi provenienti dalle sei città attraverso le quali la processione passava originariamente, e cioè Pusan, Miryang, Andong e Ch'ungju in Corea, e Tsushima e Shimonoseki in Giappone.

Il corteo degli inviati alla fine del Festival passa tra la folla dei curiosi

Sono vari anni che a Pusan si tiene questa manifestazione che, di anno in anno, sta diventando sempre più importante. Il corteo che accompagnava gli inviati è stato ricostruito basandosi su un accurato esame dei testi storici. Si rappresentava la partenza di tre inviati, che erano seguiti da ufficiali governativi, da soldati a piedi e a cavallo.

Tutto l'insieme delle manifestazioni si è svolto come un messaggio di riconciliazione fra i due paesi, per promuovere una coesistenza pacifica dei due popoli. Gruppi di giapponesi sono venuti a Pusan per prendere parte al festival Tongsinsa, mentre gruppi di coreani si sono recati in Giappone per partecipare al festival Bakan di Shimonoseki, con l'intento di rinsaldare i legami di amicizia. Queste manifestazioni culturali fanno ben sperare per una duratura riconciliazione fra i due paesi estremo-orientali che, in un recente passato, non sempre hanno avuto rapporti di buon vicinato.


Basato su “Reenactment of Joseon Dynasty Envoys Procession”, in Pictorial Korea, ottobre 2005. Testo originale di Lee Eun-jeong, fotografie di Lee Pil-u. Le riflessioni di carattere storico-politico sono dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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