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I l 22 gennaio 2004 è stato il primo giorno dell'anno della scimmia, festeggiato in tutto l'Estremo Oriente come capodanno (si veda la pagina dedicata ai segni zodiacali). Anche i coreani, pur avendo ormai adottato, per praticità, il calendario occidentale, celebrano questa ricorrenza seguendo la loro tradizione. Il capodanno lunare che si basa sui mesi lunari, ogni anno capita in un giorno diverso del nostro calendario: in pratica, la notte dell'ultimo dell'anno lunare coincide con la prima luna nuova tra il 21 gennaio e il 19 febbraio.
Gli abitanti di un villaggio pregano di fronte a un Fino a qualche anno fa, nella notte del quindicesimo giorno del primo mese dell'anno lunare gli abitanti dei villaggi coreani illuminavano le strade con torce e salivano sulle colline che si trovavano dietro il proprio villaggio. Si affrettavano, indifferenti al freddo dell'inverno, tutti presi dal desiderio di essere i primi a dare il benvenuto alla prima luna piena dell'anno. |
Quando il cielo verso oriente diventava rosso e la tonda luna piena saliva verso il cielo, la gente batteva cerimonialmente le mani e pregava affinché i propri desideri fossero esauditi. Pregavano per varie cose: i contadini per avere un raccolto abbondante, i ragazzi e le ragazze per potersi sposare presto e le mogli per avere figli maschi. Questa tradizione, ora quasi scomparsa, si poteva ancora osservare in molti dei villaggi di campagna fino a 20 o 30 anni fa.
Si brucia la “casa della luna” in un campo Quando sorgeva la luna, la “casa della luna” veniva incendiata. Spesso i presenti entravano in competizione fra loro per riuscire ad accendere per primi il fuoco. Si credeva che la prima persona che fosse riuscita ad accendere il fuoco avrebbe avuto un figlio maschio, e così le donne sposate cercavano in tutti i modi di dar fuoco per prime alla catasta. Sul falò venivano anche gettati degli aquiloni di carta con dei nomi scritti sopra, come portafortuna. |
Quando le fiamme rumoreggiavano e la luce potente si sarebbe potuta ormai vedere da lontano, tutti gli abitanti del villaggio si davano ai divertimenti, cantando, ballando in cerchio attorno alla “casa della luna” e scherzando. Se la casa della luna bruciava bene, tutti erano contenti perché pensavano che il villaggio sarebbe vissuto in pace e in buona salute, e che il raccolto sarebbe stato abbondante. Se il
Si esprimono desideri per il nuovo anno Questo incendio della “casa della luna”, forse uno dei più begli esempi dei passatempi dell'anno nuovo, viene oggi ricreato in aree come Munch'ŏngni, Kurye e Songch'ŏnni, Wŏldŭngmyŏn, Sunch'ŏn nella regione del Chŏlla namdo e a Ch'ŏngdo nella regione del Kyŏngsang pukto, e molta gente viene da tutte le parti per assistere all'evento. |
A Ch'ŏngdo l'evento ha luogo sulle rive di un piccolo fiume che scorre attraverso il centro della città. La “casa della luna” è alta 20 metri e larga 15 ed è formata da 55 camionate di rami di pino e da 200 covoni di paglia. Questa manifestazione
Bambini che fanno ruote di luce Il gioco delle ruote di luce, chiamato chwibullori ( |
Mentre fanno questo gioco, i bambini incendiano l'erba secca sugli argini, nei campi secchi e nelle risaie. Ciò ha lo scopo di soffocare i topi nelle Una banda musicale contadina I bambini fanno anche delle gare con le torce nelle quali incontrano bambini dei villaggi vicini. Vince chi riesce a fare il fuoco più grande o più luminoso e chi riesce a fare il cerchio più grande facendo girare la latta con il fuoco. |
Tratto da “Bringing in the New Year”, in Pictorial Korea, gennaio 2003. Testo originale di Lee Geun-wook, fotografie di Suh Hun-kang. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo