Kaesong riapre per il recupero delle merci
ma solo a gruppi di 3 persone per azienda



La fila di autocarri sudcoreani in attesa di poter entrare in Nord Corea
Q

uesta mattina, venerdì 12 luglio 2013, le imprese sudcoreane con sede nel complesso industriale di Kaesong hanno iniziato a rimuovere prodotti finiti e materie prime dal complesso. Il processo, che è diviso per settori industriali, è previsto che duri una settimana.

Le aziende nel settore dell'elettronica, dei prodotti chimici e dei macchinari devono entrare a Kaesong in due giorni, oggi (12 luglio) e domani (13 luglio), seguite dalle imprese del settore tessile e calzaturiero che entreranno lunedì 15 e martedì 16 luglio. La Korea Industrial Complex Corp (KICOX) e altre società di gestione dovranno entrare il 17 e il 18 luglio.

Ad ogni azienda è consentito mandare un gruppo di non più di tre persone.

Oggi sono entrate a Kaesong 177 persone, di cui il personale di 50 aziende, più i membri del Comitato sudcoreano di gestione del complesso di Kaesong. Le parti si sono dovute riunire alle 7,40 al centro di immigrazione inter-coreano per entrare nel complesso alle 9,00. Essi devono quindi passare la giornata a caricare un totale di 131 veicoli per tornare in Corea del Sud alle 17,00.

La giornata odierna fa seguito a due giorni (il 10 e l’11) di valutazione sul posto delle merci, dei materiali, delle strutture e delle attrezzature da parte dei dirigenti aziendali sudcoreani.

I manager hanno già fatto notare che sarà impossibile rimuovere tutto ciò con autocarri nel breve programma di due giorni offerto, e hanno chiesto più tempo per completare il lavoro.

È stata la prima volta che il Nord ha permesso ai manager sudcoreani di recuperare beni finiti e forniture a partire dal mese di aprile, quando Pyongyang ritirò i suoi 53.000 lavoratori dal parco industriale in disapprovazione per le esercitazioni militari annuali congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti.

"Siamo a corto di tempo, dal momento che dobbiamo recuperare beni in soli due giorni," ha detto Lee Jae-Cheol, CEO di JC Com Co., produttore di dispositivi di comunicazione ottica e componenti e una delle 123 aziende sudcoreane con fabbriche a Kaesong.

Quanto sta avvenendo dimostra che i capi sudcoreani delle fabbriche non sono sicuri che le due Coree decideranno nel prossimo futuro di riaprire il parco industriale.

Nel frattempo, la Corea del Nord ha accantonato i colloqui sulla ripresa delle gite al monte Kumgang e la riunione delle famiglie separate durante la guerra di Corea del 1950-1953, per prestare maggiore attenzione ai colloqui in corso su come normalizzare il parco industriale di Kaesong.

Seul e Pyongyang hanno concordato di tenere il terzo round di colloqui a livello operativo il 15 luglio presso la zona industriale di Kaesong su come prevenire il ripetersi di chiusure unilaterali del parco industriale comune.

L'incontro, previsto per lunedi al complesso Industriale di Kaesong, segnerà la terza volta che le due parti si incontrano per discutere in particolare la normalizzazione del parco industriale che è rimasto inattivo per oltre tre mesi.

Alla prima riunione Seul e Pyongyang hanno concordato in linea di principio di normalizzare le operazioni a Kaesong, ma nella riunione successiva le due parti non hanno fatto alcun progresso, anche se entrambi hanno convenuto sulla necessità di uno "sviluppo costruttivo" del complesso che ha iniziato a sfornare prodotti alla fine del 2004.

Gli osservatori hanno detto che l'incontro di lunedì prossimo rappresenterà un crocevia della cooperazione Sud-Nord che ha fatto marcia indietro in questi ultimi anni a causa del raffreddamento delle relazioni bilaterali e ha preso una svolta verso il peggio dopo che il Nord ha fatto esplodere il suo terzo ordigno nucleare nel mese di febbraio.

"Se si faranno progressi, ciò potrà portare a una nuova era di sviluppo della fiducia reciproca che Seul considera come una pietra angolare delle relazioni fra i due paesi, mentre un fallimento di trovare vie di mezzo potrà esercitare un'influenza negativa sugli sforzi per riallacciare i rapporti", ha detto un funzionario del governo, che non ha voluto essere identificato.

L'incontro di lunedì 15 luglio è doppiamente importante perché Seul ha detto che, se si fanno progressi nei colloqui su Kaesong, ciò potrà portare alla risoluzione della situazione di stallo della sospensione dei tour al monte Kumgang. Questo può tecnicamente portare a discussioni sulla possibile revoca delle sanzioni imposte da Seul al Nord dopo l'affondamento di una delle navi da guerra sudcoreane nel Mar Giallo, nel 2010.


Tratto da vari siti web in data 12 luglio 2013

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo