Reperti da Sinan per il tempio Tofukuji di Kyoto



Alcune delle 41 etichette di legno che portano il nome del tempio Kofukuji

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ell'estate del 1323, una nave cinese fu colpita da una tempesta e naufragò sulla costa occidentale della Corea, dove ora sorge il borgo marinaro di Sinan nella regione del Jeollanam-do. Nel mese di giugno di quell'anno la nave aveva lasciato il porto di Ningbo, all'ingresso del fiume Yangtze nella Cina orientale trasportando oggetti di esportazione verso il Giappone medioevale. Il battello era lungo 32 metri, larga 10,9 metri e alto 4 metri, con 2,95 metri sopra la linea di galleggiamento, e poteva portare 187 tonnellate di merci. Si crede che la sua destinazione fosse il tempio Tofukuji a Kyoto, un tempio della scuola Rinzai del Buddismo Zen.

Nel mese di agosto del 1975, i tesori nascosti per oltre 700 anni sotto il fango, profondo sott'acqua, si rivelarono per la prima volta ad un pescatore, dal momento che sei manufatti, tra cui un vaso celadon, furono catturati nella sua rete vicino all'isola di Dodeok-do, al largo della costa di Sinan. La nave affondata fu trovata a 126 gradi 5 minuti e 6 secondi di longitudine Est, 35 gradi 1 minuto e 15 secondi di latitudine Nord, geograficamente tra le isole Imja-do e Jeung-do. Al 16 ottobre 1976, il Comitato per il Patrimonio Culturale fece designazioni preliminari della zona, coprendo un raggio di due chilometri intorno al relitto, designandolo come zona vietata di protezione culturale. E poi ha impiegato circa nove anni per effettuare uno scavo completo.

Il motivo per cui si è impiegato tanto tempo per terminare il lavoro è il seguente: l'area ha correnti veloci di sette o nove chilometri all'ora, con 23 metri di acqua fangosa. Oltre a questo, i subacquei sono stati in grado di scavare soltanto per cinque mesi all'anno, a causa delle temperature fredde e per il fatto che potevano scendere per una o due ore al massimo in immersione e solo una volta o due al giorno a causa del flusso e riflusso della marea.

Il 25 gennaio 1983, sette anni dopo l'inizio dello scavo, la nave affondata fu finalmente completamente scavata. Durante il lavaggio e la pulizia di circa 280 etichette di legno trovate il 1​6giugno del 1982, si constatò che su molti dei pezzi era scritto "Tofukuji" (東福寺) e "1 giugno del terzo anno del regno di Zhizhi" (至治 三年 六月 一日). "Zhizhi" è il nome del regno del quinto sovrano della dinastia Yuan (1271-1368), che va sotto il nome di Gegeen Khan o imperatore Yingzong (r. 1320-1323). Il terzo anno del regno di Zhizhi, quindi, è il 1323. "Tofukuji" si riferisce al famoso tempio buddista di Kyoto, che fu successivamente scoperto essere stato il proprietario della merce a bordo della nave. Così è dimostrato il fatto che la nave lasciò il 1° giugno 1323, dalla Cina Yuan e incontrò una tempesta nel suo viaggio verso il Giappone medievale.

Un piatto di porcellana bianca, una delle scoperte a bordo del battello Sinan, ha un poema scritto su di esso. La poesia dice: "Perché il flusso del tempo scorre così frettolosamente / mentre nel palazzo profondo sto passando le mie giornate oziose?" Si pensa che il poeta sia stata una dama di corte della dinastia Tang (618-907), come se sapesse che nella sua vita dopo la morte si sarebbe seduta a dormire sotto il mare per centinaia di anni.

La maggior parte degli oggetti scavati sono ceramiche, con circa 10.000 pezzi di celadon di Longquan, porcellana bianca di Ding e oggetti di Jingdezhen. Sono stati anche trovati alcuni celadon di Goryeo e ceramica giapponese medievale. A bordo si sono trovati anche una serie di altri reperti. Da un totale di 11 operazioni di salvataggio che sono proseguite fino 17 settembre 1984, sono stati scavati circa 22.700 manufatti, tra cui 26,061 pezzi di ceramica, 12.359 vasi celadon, 729 oggetti di ferro, 43 pietre e 574 vari altri oggetti.

A bordo sono anche stati trovati esattamente 1.017 pezzi di legno di sandalo rosso, spesso usato per fare armadi di lusso, e 28 tonnellate di monete. L'enorme somma di monete potrebbe agire come un museo della moneta cinese. Da monete fabbricate nell'anno 14 durante la dinastia Xin (9-23 d.C.) fino a monete della dinastia Yuan (1271-1368), circa 8 milioni di monete singole di 234 tipi diversi sono state fatte nel corso di circa 1300 anni. Il loro valore monetario al momento dello scavo è stato stimato in circa 10 miliardi di KRW, circa 17 volte il costo delle spese di scavo sostenute dal governo.

Il giapponese Kujo Michiie (九条道家) (1193-1252), un cancelliere imperiale di Kamakura, fondò un grande tempio a Kyoto che potrebbe essere elencato insieme con i più grandi templi di Nara, Giappone: il più grande, il tempio Todaiji (東大寺), e il più attraente, il tempio Kofukuji (興福寺). Chiamò il suo nuovo tempio alla maniera di questi due templi di Nara, prendendo un carattere da ciascun nome di tempio, dandoci così il tempio To-Fuku, o Tofukuji (東 福寺). Per costruire il tempio occorsero ben 20 anni, dal 1236 al 1256. Tuttavia, la maggior parte del tempio originale non è sopravvissuta a causa di incendi nel 1319, 1334 e 1336.

Ciò nonostante, il tempio Tofukuji sembra essere in fase di costante impegno per ricostruire se stesso. Ci sarà voluta una grande passione, anche se vista da oggi, per ordinare tutte quelle opere di ceramica e travi di legno, fin dalla lontana Cina. Le persone coinvolte nella costruzione del tempio Tofukuji devono essere state ben deluse e frustrate quando persero la loro nave a causa di un incidente inaspettato.

Tuttavia, il tempio è ancora in piedi oggi, forse grazie alla loro profonda fede buddista. Essi non sono stati scoraggiati dal lungo e difficile percorso di mare necessario per raggiungere una più profonda e maggiore comprensione buddista. Anche se non sono stati in grado di ricostruire il loro tempio a loro piacimento, i reperti e gli artefatti, da quando sono stati scavati e portati alla luce ancora una volta, dopo circa 700 anni, vengono oggi goduti e apprezzati da persone provenienti da tutto il mondo. Forse questo è ciò che i buddisti intendono con "dana", o pratica del dare.


Tratto da “Relics from Sinan, Kyoto's Tofukuji Temple” pubblicato in data 28 luglio 2016 dal sito governativo Korea.net. Testo originale di Wi Tack-whan e Chang Iou-chung.

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© Valerio Anselmo