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C h’usŏk ( Ch'usŏk è una delle tre feste più importanti della Corea. Le altre due sono Sŏllal ( |
Tradizionalmente in questa occasione i coreani preparano un tavolo su cui pongono ciotole di riso bollito del nuovo raccolto e frutta di vario tipo, per tenere la cerimonia del ch'arye ( Quando il tavolo rituale viene posto di fronte alle tavolette Dopo il ch'arye, i cibo viene consumato con i vicini in spirito di condivisione. Perfino le famiglie più povere cuociono a vapore i dolci di riso che poi offrono ai familiari, agli amici e ai vicini. |
Anche oggi che non ci sono più le famiglie patriarcali d'un tempo, viene ancora osservato il rito del ch'arye e della visita alle tombe degli antenati. Nel corso degli ultimi due o tre decenni si è instaurata un'altra tradizione: a Chusŏk e a Sŏllal le
Dopo i riti ancestrali, gli anziani della famiglia Fra le usanze tradizionali coreane, i riti ancestrali di Chusŏk e di Sŏllal sono ancora osservati oggi in una forma molto tradizionale. Il villaggio di Yangdong in Angang, nella provincia del Kyŏnsang-pukto, designato come “sito per la preservazione del folclore”, è famoso per i suoi riti ancestrali osservati con assoluta fedeltà. Molte famiglie coreane dimostrano rispetto per i loro antenati con questi riti, ma per la maggior parte delle persone è difficile effettuare i rituali esattamente come richiesto dalla tradizione. Siccome il villaggio di Yangdong è stato per generazioni sede dello stesso gruppo familiare, gli abitanti qui sono stati in grado di preservare la tradizione meglio che in altri luoghi. |
Il cibo rituale, preparato solo con riso raccolto di recente, frutta, carne Quando il tavolo rituale è stato preparato, è importante controllare che i vari piatti siano stati disposti correttamente. Esistono regole molto rigide e complicate per la preparazione: la frutta rossa viene posta a Est, mentre i pasticcini bianchi di riso e i dolci sono posti a Ovest. Nella prima fila del tavolo si allinea la frutta e l'ultimo piatto di questa fila deve contenere i pasticcini chiamati han'gwa ( |
È una gioia incontrare il più anziano Tradizionalmente il ch'arye viene effettuato a casa del figlio maggiore che, con sua moglie, viene designato officiante del rito. Quando i vari accessori necessari, come il paravento pieghevole, la tavola, i portacandele e la ciotola per l'incenso, sono stati approntati, le donne riempiono le ciotole rituali con il cibo preparato e lo dispongono sul tavolo. Per la celebrazione del rito tutti i partecipanti si cambiano il vestito, indossando abiti formali, e stanno in piedi sul posto dopo essersi lavate le mani. Il rito inizia con l'accensione delle candele. |
L'officiante pone quindi al suo posto la tavoletta degli antenati e si china per accendere un bastoncino di incenso. Subito dopo si inchina profondamente, prostrandosi a terra e andando a toccare il pavimento con la fronte, poi il maschio più anziano dopo di lui versa il vino di riso in una coppa, senza riempirla del tutto, e l'officiante trasferisce il vino in un'altra coppa in tre versate successive. Dopo di ciò, la
Gli uomini del villaggio Yangdong, vestiti con gli Quando questo è terminato, tutti gli altri membri della famiglia seguono, inchinandosi alla tavoletta: gli uomini due volte, le donne quattro volte. Dopo gli inchini, il cibo viene offerto agli antenati con movimenti rituali. |
Quando il rito è terminato, tutti i presenti si accomodano per consumare le offerte. Parte del cibo viene poi messo via in pacchettini per portarlo alle tombe degli antenati. Nel luogo dove si trovano le tombe (che sono cumuli di terra
Le donne della famiglia - nonna, suocera, nuora Poi la famiglia si siede in cerchio sull'erba a chiacchierare. Ma le esigenze dei tempi moderni stanno mutando anche tradizioni secolari. Un punto in cui la tradizione viene sempre meno rispettata è la data in cui si fa visita alle tombe: oggigiorno, infatti, è usanza che si visitino le tombe prima di Ch'usŏk, per evitare gli ingorghi del traffico. |
Tratto liberamente da “Chuseok: Ancestral Rites”, in Pictorial Korea, ottobre 2001. Testo originale di Lee Hye-kyung, fotografie di Kwon Tae-kyun. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo