Samsung Electronics ritarda il lancio della fabbrica di Xi'an in Cina


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amsung Electronics, il gigante dell’elettronica sudcoreana, ha deciso di ritardare la costruzione della fabbrica di memorie flash NAND in corso a Xi’an, nella regione Shaanxi, in Cina.

Secondo informazioni rilasciate martedì 13 novembre 2012 dall’industria elettronica, Samsung avrebbe rivisto il proprio piano complessivo di investimenti per la costruzione della fabbrica di Xi’an basandosi sul giudizio che non vi è una necessità urgente di affrettare la velocità dell’investimento per espandere la produzione di chip.

Con il riesame del piano, l’effettiva data di avvio della fabbrica di memorie flash NAND, decisa dalle condizioni del mercato e dalla fornitura e richiesta, verrebbe ritardata e portata alla seconda metà del 2014. La struttura di Xi’an inizialmente sarebbe dovuta diventare completamente operativa per la fine del 2013 e iniziare la produzione di massa nel primo trimestre del 2014. Con la revisione del piano, però, il lancio sarà posposto da sei mesi a un anno.

Secondo quanto deciso nel piano originale, la Samsung aveva previsto di aumentare gradualmente il proprio investimento fino alla cifra di 7 miliardi di dollari dopo avere effettuato un primo investimento di 2,3 miliardi di dollari nella costruzione della fabbrica di Xi’an. Questo, se sarà completato, sarà il più alto investimento mai fatto dalla Samsung in Cina.

Fonti industriali hanno notato che il riesame della Samsung è stato effettuato per eliminare incertezze negli investimenti futuri innescate dalla recessione economica e per rimodellare il proprio modello aziendale basato pesantemente sulla fornitura di componenti. I competitori globali nell’industria dei semiconduttori finora hanno giocato al gioco del pollo (chicken game) con una posta molto alta, potenziando massivamente la propria produzione anche quando i propri concorrenti si ritiravano. Non è però necessario impegnarsi in un tale gioco ed effettuare investimenti aggressivi ora che il panorama della competizione è ridotto a tre o quattro grandi aziende di semiconduttori.


Tratto da vari siti web, fra cui Maeil Business News, in data 13 novembre 2012.

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© Valerio Anselmo