Argomenti compresi in questa pagina:Altre pagine di informazioni che hanno attinenza con l'argomento “Scoperte archeologiche” si possono raggiungere selezionando uno dei titoli seguenti.Scoperte a Kongju sei tombe di Paekche I tesori della Tomba del cavallo celeste Antichi reperti rinvenuti nel tempio Mireuksa Un amore sepolto viene alla luce dopo 400 anni Due giare di Goryeo ricuperate da un antico naufragio Scoperte varie mummie anche in Corea Due rari tesori coreani trovati in Italia Il restauro di un’antica pagoda in pietra svela mille anni di storia Resti del regno di Baekje scoperti dopo 1400 anni Porcellane bianche di Joseon trovate al largo della costa occidentale Monete cinesi di 2000 anni fa rinvenute a Gwangju Reperti da Sinan per il tempio Tofukuji di Kyoto |
Conferenza della Società per l'archeologia dell'Asia orientale (6-9 luglio 2000)Nel corso della Seconda conferenza della Società per l'archeologia dell'Asia orientale (SEAA) a Durham (Regno Unito) gli archeologi coreani ridefiniscono il ruolo della Corea nell'archeologia orientale. (Foto Korea Herald 4 luglio 2000) In particolare, per quanto riguarda il periodo neolitico, mentre si è ritenuto finora che la cultura neolitica coreana avesse origine attorno al 6.000 a.C., recenti scavi nella zona di Kosanni, nell'isola di Cheju, indicano che il confine della storia neolitica nella penisola coreana si deve spingere fino al 10.000 a.C. I risultati degli scavi in questa zona confutano l'affermazione un tempo prevalente che la cultura neolitica coreana fosse un ramo della cultura “Kammkeramik” dell'Eurasia, che si pensa raggiungesse la Corea per via mare dalla Russia. Gli oggetti ritrovati in questo sito precedono infatti di 2000 anni quelli del periodo neolitico della costa orientale della Russia. Questi oggetti risultano simili a quelli scoperti in Manciuria e in Giappone, il che permette di considerare la preistoria coreana in una nuova e più ampia prospettiva. |
Le tombe dei reLe tombe degli antichi re della Corea sono diverse a seconda dell'epoca e della zona in cui furono costruite. Mentre nella maggior parte della Corea le tombe sono a tumulo, più o meno imponente a seconda dell'importanza del defunto, si ha anche qualche raro caso di tombe sotterranee in pietra e muratura con pareti decorate, come quella di Anak (ora in Corea del Nord) del periodo Koguryŏ, simili in un certo senso alle tombe degli Etruschi. Alla fine degli anni 1960 iniziarono in Corea del Sud gli scavi archeologici alla scoperta del contenuto di alcune di queste tombe a tumulo, scavi che proseguirono con successo poi negli anni 1970. Come membro di un gruppo di diplomatici e addetti di ambasciata fui invitato a una visita sul luogo di uno di questi primi scavi, credo nel 1968. Questa esperienza, per me nuova allora, mi resta chiaramente impressa nella memoria. Mi colpì molto soprattutto il difficile e duro lavoro condotto con precisione e meticolosità dagli archeologi in mezzo al fango, alla scoperta di reperti schiacciati dal peso della terra e che, all’apparenza, a un occhio non addestrato come il mio, sembravano dei gingilli senza alcun valore. Eppure era la prima volta che si apriva una di quelle grandi tombe a tumulo e forse quello che veniva tratto dalla terra proprio in quel momento era un tesoro simile alla corona d’oro qui raffigurata. Condotti con molta cura e con grande impiego di manodopera, questi scavi portarono alla luce una serie di tesori. Nel 1973 ad esempio nella tomba numero 155 a Kyŏngju veniva rinvenuta la corona d’oro qui illustrata, assieme a un migliaio di altri oggetti preziosi. Oggi questi oggetti sono esposti in un grande museo costruito sul luogo. |
Invenzioni anticheParlare delle molte invenzioni di cui la Corea a ragione si vanta sarebbe un discorso lungo che toccherebbe numerose branche del sapere. Siccome in questo sito si è già parlato qua e là di invenzioni piccole o grandi che si possono attribuire agli abitanti della penisola coreana, abbrevieremo citandone solo i riferimenti. Le invenzioni attribuibili ai coreani sono molte e vanno dalla stampa con caratteri metallici mobili che precedette Gutenberg alla prima nave corazzata mai costruita, dalla creazione di uno dei più funzionali alfabeti alla fabbricazione di una specie di orologio portatile, il quadrante solare. Non va neppure dimenticata la scoperta di uno dei più sofisticati metodi di cottura delle ceramiche, i famosi celadon del periodo Koryŏ, metodo che non si è saputo ricreare neppure oggi, nonostante tutta la tecnologia attuale. |
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© Valerio Anselmo