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Scoperte archeologiche


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Scoperte a Kongju sei tombe di Paekche
La scoperta di 6 nuove tombe Paekche a Kongju, nella regione Ch'ungch'ŏng-namdo, prospetta nuove ipotesi sull'area di influenza di questo antico stato coreano.

I tesori della Tomba del cavallo celeste
Una panoramica dei tesori rinvenuti in questa tomba dello stato di Silla del quinto secolo d.C. e alcuni interessanti accenni a scambi commerciali indiretti fra la Roma antica e la Corea antica.

Antichi reperti rinvenuti nel tempio Mireuksa
I lavori di restauro di un’antica pagoda hanno fatto scoprire tesori risalenti a oltre tredici secoli fa, collegati con una poetica storia d’amore.

Un amore sepolto viene alla luce dopo 400 anni
La commovente lettera d’amore di una giovane donna incinta che dà l’addio al marito morto improvvisamente.

Due giare di Goryeo ricuperate da un antico naufragio
Due giare di ceramica «celadon» del periodo Goryeo, ricuperate negli scavi su una nave affondata 800 anni fa, hanno riservato delle sorprese.

Scoperte varie mummie anche in Corea
Quando si parla di mummie, si pensa all’Egitto. Ma si sono scoperte delle mummie anche in Corea...

Due rari tesori coreani trovati in Italia
Un raro dipinto coreano su seta del Budda Amitabha e una statuetta del Budda seduto sono state trovate a Roma nel Museo di arte orientale.

Il restauro di un’antica pagoda in pietra svela mille anni di storia
Per riparare i danni di un tentativo di furto da parte di sciacalli, la pagoda Seokgatap viene interamente smontata.

Resti del regno di Baekje scoperti dopo 1400 anni
Presso il sito della fortezza di Gongsanseong a Gongju sono stati rinvenuti reperti del tardo regno di Baekje (18 a.C.-660 d.C.).

Porcellane bianche di Joseon trovate al largo della costa occidentale
Nel mare al largo della costa occidentale sono state trovate porcellane bianche del tardo periodo Joseon (1392-1910).

Monete cinesi di 2000 anni fa rinvenute a Gwangju
In una tomba di terra in rovina sono state trovate varie monete cinesi antiche e 78 perline di vetro di giada blu.

Reperti da Sinan per il tempio Tofukuji di Kyoto
Nel 1323 una nave cinese carica di vasi, piatti e altra merce preziosa affondò vicino alla costa della Corea. Un resoconto della scoperta.


Conferenza della Società per l'archeologia dell'Asia orientale (6-9 luglio 2000)

Nel corso della Seconda conferenza della Società per l'archeologia dell'Asia orientale (SEAA) a Durham (Regno Unito) gli archeologi coreani ridefiniscono il ruolo della Corea nell'archeologia orientale.

(Foto Korea Herald 4 luglio 2000)

In particolare, per quanto riguarda il periodo neolitico, mentre si è ritenuto finora che la cultura neolitica coreana avesse origine attorno al 6.000 a.C., recenti scavi nella zona di Kosanni, nell'isola di Cheju, indicano che il confine della storia neolitica nella penisola coreana si deve spingere fino al 10.000 a.C.

I risultati degli scavi in questa zona confutano l'affermazione un tempo prevalente che la cultura neolitica coreana fosse un ramo della cultura “Kammkeramik” dell'Eurasia, che si pensa raggiungesse la Corea per via mare dalla Russia. Gli oggetti ritrovati in questo sito precedono infatti di 2000 anni quelli del periodo neolitico della costa orientale della Russia. Questi oggetti risultano simili a quelli scoperti in Manciuria e in Giappone, il che permette di considerare la preistoria coreana in una nuova e più ampia prospettiva.


Le tombe dei re

Le tombe degli antichi re della Corea sono diverse a seconda dell'epoca e della zona in cui furono costruite. Mentre nella maggior parte della Corea le tombe sono a tumulo, più o meno imponente a seconda dell'importanza del defunto, si ha anche qualche raro caso di tombe sotterranee in pietra e muratura con pareti decorate, come quella di Anak (ora in Corea del Nord) del periodo Koguryŏ, simili in un certo senso alle tombe degli Etruschi.

Alla fine degli anni 1960 iniziarono in Corea del Sud gli scavi archeologici alla scoperta del contenuto di alcune di queste tombe a tumulo, scavi che proseguirono con successo poi negli anni 1970.

Come membro di un gruppo di diplomatici e addetti di ambasciata fui invitato a una visita sul luogo di uno di questi primi scavi, credo nel 1968. Questa esperienza, per me nuova allora, mi resta chiaramente impressa nella memoria. Mi colpì molto soprattutto il difficile e duro lavoro condotto con precisione e meticolosità dagli archeologi in mezzo al fango, alla scoperta di reperti schiacciati dal peso della terra e che, all’apparenza, a un occhio non addestrato come il mio, sembravano dei gingilli senza alcun valore. Eppure era la prima volta che si apriva una di quelle grandi tombe a tumulo e forse quello che veniva tratto dalla terra proprio in quel momento era un tesoro simile alla corona d’oro qui raffigurata.

Condotti con molta cura e con grande impiego di manodopera, questi scavi portarono alla luce una serie di tesori. Nel 1973 ad esempio nella tomba numero 155 a Kyŏngju veniva rinvenuta la corona d’oro qui illustrata, assieme a un migliaio di altri oggetti preziosi. Oggi questi oggetti sono esposti in un grande museo costruito sul luogo.


Invenzioni antiche

Parlare delle molte invenzioni di cui la Corea a ragione si vanta sarebbe un discorso lungo che toccherebbe numerose branche del sapere. Siccome in questo sito si è già parlato qua e là di invenzioni piccole o grandi che si possono attribuire agli abitanti della penisola coreana, abbrevieremo citandone solo i riferimenti.

Le invenzioni attribuibili ai coreani sono molte e vanno dalla stampa con caratteri metallici mobili che precedette Gutenberg alla prima nave corazzata mai costruita, dalla creazione di uno dei più funzionali alfabeti alla fabbricazione di una specie di orologio portatile, il quadrante solare. Non va neppure dimenticata la scoperta di uno dei più sofisticati metodi di cottura delle ceramiche, i famosi celadon del periodo Koryŏ, metodo che non si è saputo ricreare neppure oggi, nonostante tutta la tecnologia attuale.


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© Valerio Anselmo