La presidente Park Geun-hye si scusa
per non aver saputo prevenire il naufragio del traghetto Sewol

 Dimissioni del primo ministro e altre notizie sul Sewol

Una simulazione chiarisce perché il Sewol-ho si è capovolto 



La presidente Park si inchina di fronte a un altare eretto in memoria dei ragazzi che hanno perso la vita

A

13 giorni dalla tragedia del traghetto Sewol, oggi 29 aprile 2014, la presidente Park Geun-hye, ha chiesto scusa alla nazione per non aver saputo prevenire il naufragio del traghetto Sewol e la morte di oltre trecento persone, per la massima parte giovani studenti che si stavano recando in gita all’isola di Jeju-do.

La presidente ha visitato la scuola di Asan da cui provenivano gli studenti che erano a bordo del traghetto affondato.

La presidente Park ha detto che intende riformare il paese per assicurarsi che un tale disastro non si ripeta mai più e ha aggiunto: “Sono molto dispiaciuta che questo sia accaduto a causa della mancata correzione delle irregolarità che si sono accumulate in passato”.

Con riferimento a tutti i tipi di attività illecite scoperte dopo l’affondamento del traghetto Sewol, la presidente ha detto che questi misfatti devono essere affrontati radicalmente. “Ho intenzione di creare un’agenzia per la sicurezza nazionale, che sarà coordinata direttamente dall’ufficio del Primo ministro, e coordinare le attività fra le diverse agenzie governative in modo che non si crei confusione nella catena di comando in risposta a un disastro nazionale.”

La rabbia della popolazione per il naufragio è cresciuta quando si è scoperto che la maggior parte dell’equipaggio, compreso il capitano, hanno abbandonato il traghetto prima dei passeggeri, mentre avevano ordinato agli studenti di restare dentro la nave, con le conseguenze tragiche a cui sono andati incontro.


Incontro della presidente Park con i familiari delle vittime

Sia la Guardia costiera che il Centro di controllo del servizio di emergenza sono stati perquisiti ieri per valutare se hanno effettuato un’azione immediata dopo aver ricevuto una chiamata di soccorso da parte di uno studente del traghetto. La guardia costiera sta ancora cercando di capire perché una sola delle 46 scialuppe di salvataggio che erano sul Sewol si sia aperta, mentre le altre non si sono gonfiate automaticamente quando hanno colpito l’acqua.

“Mi rammarico che strati di malefatte e di illeciti del passato siano stati lasciati intatti”, ha detto oggi la presidente Park ad una riunione di governo. “Avrei dovuto fare più sforzi per risolvere questi mali. Farò in modo di risolvere i problemi e creare un paese dove la gente si possa fidare e vivere una vita sicura.”

La presidente Park ha criticato aspramente gli alti funzionari ministeriali marittimi per l’assunzione di posizioni in organismi di controllo dopo essere andati in pensione. La presidente e gli esperti delle spedizioni sospettano che gli stretti legami fra ex colleghi abbiano creato un disincentivo alla rigorosa applicazione delle normative. I presidenti degli ispettori commissionati dal governo del Registro coreano dei trasporti (Korean Register of Shipping) e dell’Associazione dei trasporti della Corea (Korea Shipping Association) si sono dimessi venerdì 25 aprile, esprimendo rammarico per il naufragio.

Gli investigatori stanno andando sempre più a fondo negli intrighi nei quali è coinvolta la famiglia proprietaria del traghetto Sewol, che comprenderebbe crimini quali appropriazione indebita, trascuratezza del dovere, evasione fiscale e corruzione. Siamo, quindi, solo agli inizi di un’indagine che può sconvolgere molti interessi privati di cui non si conosce ancora nulla.


O

ggi 30 aprile, a 14 giorni dalla tragedia del Sewol, il sito governativo della Corea, korea.net, pubblica finalmente la notizia del naufragio del traghetto e dice di “accettare umilmente le critiche dalla stampa estera”, citando il quotidiano cinese Global Times, il New York Times, lo statunitense Forbes, i giapponesi Asahi Shimbun e Mainichi Shimbun, il Ming Pao di Hong Kong, e dicendosi grati per le critiche ricevute.

In un altro articolo, President apologizes for ferry disaster, la presidente Park ha detto che i rapporti corrotti tra le imprese e le relative organizzazioni governative esistono da molti anni, non solo nel settore dei trasporti marittimi, ma anche in altri settori, aggiungendo di voler fortemente portare avanti la riforma negli ambienti pubblici, svelando e risolvendo in modo accettabile tutti i mali radicati nella società burocratica coreana.

Un video ricuperato dal telefonino di uno studente morto nella nave affondata mostra i ragazzi che all’inizio sono eccitati e quasi per nulla preoccupati, forse rassicurati dagli ordini di star fermi dove si trovano, ma che poi cominciano a pensare di dover uscire. Un altro video tratto dal telefonino di una studentessa morta nel traghetto fa vedere gli studenti che prima scherzano e poi si rendono conto che potrebbero non salvarsi.

In data 2 maggio un sito web dice che i sommozzatori che si immergono per ricuperare i corpi dei passeggeri soffrono troppo per le correnti e per l’acqua torbida. Le famiglie degli studenti morti si preoccupano che i corpi non possano essere tutti ricuperati perché molti dei cadaveri sono stati trovati lontani dal luogo del disastro, trasportati dalle correnti. Un corpo, che si ritiene di una studentessa è stato trovato a 4 chilometri a sud-est del luogo dell’affondamento, posizione opposta a quella dove è stato trovato un corpo due giorni prima a due chilometri dalla nave. Nella stessa giornata di venerdì 2 maggio sono state trovate coperte dei letti delle cabine a 30 chilometri di distanza.


Tratto da vari siti in data 29 aprile - 2 maggio 2014.

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© Valerio Anselmo