Sŏch'ŏn (Seocheon)
Seguendo la brezza, fresca come un tessuto ramiè

In questa pagina i nomi vengono trascritti secondo il sistema più noto internazionalmente, il McCune-Reischauer, ma tra parentesi viene anche fornita la romanizzazione imposta dal governo sudcoreano.



Il ramiè di Hansan viene tessuto a mano su un telaio

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ulla costa occidentale della Corea vi sono ancora molte zone incontaminate e isolate. Uno di questi luoghi è Sŏch'ŏn, che comprende la città di Hansan, un centro di produzione del miglior tessuto ramiè. Vi si arriva prendendo l'autostrada della costa occidentale appena terminata, ma, se non si è ancora provato a viaggiare in treno in Corea, si può provare la linea per Changhang (Janghang).

Se si prende la linea per Changhang dalla stazione centrale di Seul, si vedranno molti bei panorami lungo il tragitto, primo fra tutti l'ultima fermata della linea, la stazione stessa di Changhang. La linea ferroviaria si ferma a Changhang perché la foce del fiume Kŭmgang (Geumgang), ampia come l'oceano, impedisce di andare oltre.

Ma a cinque minuti a piedi dalla stazione si apre un'altra strada, questa volta sull'acqua. Il battello fra Changhang e Kunsan (Gunsan) porta i passeggeri sull'altra riva in otto minuti. La stazione di fermata del battello a Kunsan, costellata da ambe le parti da ristoranti di pesce e bar all'aperto, ferve di attività. Non c'è niente di meglio che osservare i gabbiani che si alzano di qui per volare verso il tramonto. Dopo avere assaporato il sapore salato di Kunsan, si riprende il battello per Changhang, da dove un autobus ci porta a Sŏch'ŏn in pochi minuti, giusto il tempo di chiudere gli occhi per un sonnellino.


Vecchi muriccioli di terra e alberi fioriti a
Munhŏn Sŏwŏn (Munheon Seowon)

Sŏch'ŏn si trova nella parte più sud-occidentale della regione Ch'ungch'ŏng-namdo (Chungcheongnam-do), subito dall'altra parte del fiume rispetto a Kunsan, che si trova invece nella regione Chŏlla-bukto (Jeollabuk-do). È famoso come centro della produzione di ramiè Hansan. Siccome non si è sviluppato come altre zone della Corea, conserva una sua atmosfera modesta e nostalgica.

Il piccolo promontorio di Mariang-ri, nel distretto di Sŏ-myŏn (Seo-myeon), punta verso il mare ed è noto come il “villaggio alla fine del mondo”. Quest'area offre un fenomeno che non si può vedere altrove nella costa occidentale, cioè la vista del sole che si leva rosso scuro sul mare. Questo sorgere del sole che si può scorgere dalla costa occidentale si può vedere da 50 giorni prima a 50 giorni dopo il sostizio invernale che cade a metà dicembre. In quei giorni molti turisti vengono nella zona per assistere al fenomeno.

Tutti i ristoranti che si allineano lungo il promontorio servono la specialità locale chiamata chukkumi (jukkumi), che sono dei piccoli polipi, soffici e delicati. Si mangiano leggermente bolliti in brodo di carne o mischiati con vegetali e condimenti piccanti e fritti al salto.


L'accademia confuciana Munhŏn Sŏwŏn

Su in alto, sopra il promontorio di Maryang-ri c'è un boschetto di 80 alberi di camelie. Sono alberi che furono piantati nei pressi di un altare usato in passato per riti tenuti a protezione dei battelli da pesca che affrontavano il mare. Anche se hanno centinaia d'anni, non superano l'altezza di due metri al massimo dal momento che sono stati arrestati nella crescita dai forti venti che soffiano dal mare. A differenza di altri boschetti di camelie, dove gli alberi sono così folti che le foglie di un albero toccano quelle degli altri, qui le piante si trovano a vari metri di distanza le une dalle altre, per cui l'aspetto complessivo del boschetto è quello di un giardino ben tenuto.

Sopra questo boschetto di camelie si trova un padiglione a due piani che si affaccia sul mare. Una vista indimenticabile che si può ammirare da questo padiglione è il tramonto: la luce del sole che si espande sulla vastità del mare si colora intensamente man mano che l'astro si immerge nell'acqua.

Lasciando alle spalle il boschetto di camelie e dirigendosi verso la spiaggia di Ch'unjangdae, ci si imbatte nel porticciolo di Hŭngwŏn (Heungwon) che, visto il gran numero di battelli da pesca allineati lungo il frangiflutti, deve essere il maggior porto della zona. La zona è ricca di pesce e attrae naturalmente un gran numero di pescatori.


La pagoda in pietra a cinque piani, ma mancante del quarto piano

Superato il porto, a Sŏngbung-ni, nel distretto di Piin-myŏn (Biin-myeon), c'è una pagoda in pietra a cinque piani. È nello stile delle pagode dell'epoca Koryŏ (Goryeo 918-1392) ed è simile a una pagoda che si trova a Puyŏ nel sito del tempio Chŏngnim-sa (Jeongnimsa).

Viene fatta risalire al periodo Paekche (Baekje 18 a.C.-660 d.C.): è alta 6,2 metri, non ha sculture ed è modellata sullo stile delle pagode erette quando il buddismo era al suo apice durante il periodo Paekche.

Il quarto piano manca, cosicché il terzo piano è direttamente collegato al quinto, il che la rende un po' strana per quanto riguarda le proporzioni. Ma per questo risulta più attraente nella sua semplicità.

Circondata da alberi di acacia e di pino, la spiaggia di Ch'unjangdae degrada dolcemente e ha acque pulite e calme. È particolarmente bella a causa della sua sabbia bianca che si estende per oltre 2 chilometri: è molto frequentata da gruppi familiari in vacanza. Scelta come uno degli otto principali siti di studio della natura in Corea, è frequentata a maggio da molti che vengono per la stagione della raccolta dei frutti di mare.

Non lontano da qui si trova il monte Huirisan, poco più di una collina con un bosco di pini naturali. All'ingresso della valle c'è un lago e così il bosco attira i turisti interessati alla pesca e alle camminate. Se si sale in cima alla collina, il picco Munsubong alto 329 metri, si può vedere il panorama di tutta la costa occidentale. A nord-ovest del boschetto si trova una scogliera alta 140 metri, chiamata Saindae (sain significa “quattro uomini”), dove la leggenda dice che quattro “uomini forti” si siano avvinghiati gli uni agli altri. Sotto la scogliera si trova la rocca Cholbyŏng (Jolbyeong), un luogo con un centinaio di massi, dove si narra che si siano accampati dei soldati (cholbyŏng significa “soldato semplice”). Nel bosco c'è anche un campeggio con 17 casette che si possono usare tutto l'anno.


Il ramiè prodotto a Hansan è uno dei migliori tessuti per l'estate

Munhŏn Sŏwŏn (Munheon Seowon), un'accademia confuciana situata nel distretto di Kisan-myŏn (Gisan-myeon), è piuttosto interessante e vale una visita. Qui sono conservate le tavolette commemorative di Yi Saek, che dimostrò lealtà verso il regno di Koryŏ, e di suo padre, Yi Gok.

Vi sono anche conservati i blocchi di legno intagliato per la stampa di 975 documenti scritti da Yi Saek. Le accademie confuciane (sŏwŏn) furono molto diffuse nei primi anni dalla dinastia Chosŏn (Joseon 1392-1910) ed ebbero allora grande influenza sulla società, ma ora sono praticamente scomparse.

La maggior parte dei coreani sanno che Hansan vicino a Sŏch'ŏn è il centro della produzione del tessuto ramiè coreano. Il ramiè prodotto qui è tessuto magnificamente, è di colore giallo pallido e ha una consistenza piuttosto ruvida che lo rende fresco. Fin dal più lontano passato è sempre stato considerato il miglior ramiè disponibile.

I vestiti confezionati con questo ramiè sono incredibilmente leggeri e freschi e d'estate un completo di ramiè è il massimo dello stile fra i coreani che amano le tradizioni. Non importa quante volte venga lavato, il colore del tessuto ramiè di Hansan non sbiadisce, e non importa quanto a lungo venga indossato, la lucentezza non scompare.

Oggigiorno in Corea sono comuni i vestiti confezionati con ramiè cinese a buon prezzo, ma ci sono sempre persone che cercano il ramiè di Hansan. Per questo motivo molte donne nell'area di Hansan preparano ancora il ramiè a mano nel modo tradizionale.

Il tessuto viene prodotto con grande attenzione, pazienza e, si potrebbe dire, lo spirito di un artista. Nella meccanizzatissima Corea d'oggi è raro trovare ancora artigiani che si dedichino così ai mestieri tradizionali, infondendo nel loro lavoro la cura e l'attenzione che era comune tanto tempo fa. Queste persone hanno in sé un umile e profondo attaccamento al proprio lavoro, che portano a termine con il massimo della perfezione, una caratteristica che rende tipica la zona di Sŏch'ŏn.


Basato su “Seocheon, Chungcheongnam-do Province”, in Pictorial Korea, luglio 2002. Testo originale di Kim Hyun-tae, fotografie di Ahn Hong-beom. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo