Il più famoso tempietto buddista della Corea

L’articolo del professor David Mason che qui viene proposto mi riporta indietro nel tempo. Nel gennaio del 1965, quasi cinquant’anni fa, ero appena arrivato in Corea, quando l’ambasciatore Gabriele Paresce mi chiese di accompagnare un famoso restauratore di Firenze che era stato invitato in Corea per un parere su come si potesse conservare al meglio il tempietto in grotta di Seokguram. La visita a quel tempietto ha costituito per me come un imprinting, in quanto ancor oggi non posso separare l’immagine di quel sacello dai bellissimi ricordi del primo periodo passato nel paese del calmo mattino.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Il tempietto in grotta di Seokguram (Sŏkkuram), tesoro nazionale n. 24, a Gyeongju (Kyŏngju).
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irca una decina di anni fa, ‒ scrive il professor Mason ‒ stavo guidando un’escursione accademica della Royal Asiatic Society all’antica capitale della Corea, Gyeongju (Kyŏngju). Uno dei membri era un americano benestante che era stato nella maggior parte dei paesi del mondo, ma questa era la sua prima visita in Corea. Era un buddista che aveva già visitato tutte le altre grandi opere d’arte buddiste in tutta l’Asia. Quando siamo entrati nell’anticamera della grotta di Seokguram (Sŏkkuram), lui se ne stette lì in un silenzioso stupore mentre una folla di altri turisti passava dietro di noi. Quando infine fummo usciti, stette ancora silenzioso e assorto per un minuto e poi si rivolse a me con uno sguardo interrogativo, chiedendo: “Perché non ho saputo di questo prima? Questa è una delle migliori opere d’arte buddista nel mondo!”. Io potevo solo rispondere che era una situazione abbastanza comune per questa nazione, i cui tesori e attrazioni sono generalmente meno noti di quanto meritino di essere, specialmente in questo caso.

Il tempio in grotta di Seokguram (석굴암 ) è uno dei più grandi tesori nazionali tangibili della Corea e ora sta finalmente diventando famoso in tutto il mondo come una delle opere supreme dell’arte buddista globale. Fa parte dell’eremo del tempio Bulguksa (Pulguksa 불국사 ), progettato come tempio buddista in grotta alla fine di un’epoca che ne ha visti molti altri famosi fatti nei precedenti mille anni in India, nell’Asia Centrale e in Cina. I coreani ne hanno fatto solo pochi, ma questo è supremo. Per fare dei templi buddisti i coreani hanno raramente usato delle grotte naturali o scavate, come in altre nazioni, e hanno invece costruito questo tempietto come una grotta servendosi di blocchi di pietra.

È arroccato appena a est del tempio Bulguksa, in alto nei pressi della vetta del monte Tohamsan, rivolto a est a oltre 750 metri sul livello del mare, all’interno del Parco nazionale di Gyeongju. Oggi si può prendere un autobus, o un tassì o un’auto per salire lassù in 20 minuti dal tempio Bulguksa, oppure salire a piedi lungo un sentiero di 4 chilometri che richiede un’ora di marcia.

Seokguram fu costruito assieme al tempio durante il regno dei re Gyeongdeok (Kyŏngdŏk 경덕 r. 742-765) e Hyegong (혜공 r. 765-780) del regno di Silla, sotto l’ispirazione e la direzione del Primo Ministro Kim Dae-song. Fu costruito tra il 742, quando si è dimesso dalla corte, e il 774, poco dopo la sua morte.

Questa grotta artificiale fu assemblata con centinaia di blocchi di granito bianco di varie forme e dimensioni. Rivolta verso il Mare Orientale in una lunga valle attraverso le creste montuose costiere, la grotta di Seokguram si pone come una testimonianza orgogliosa della brillante tradizione di scultura classica buddista della Corea. Le sue pareti presentano un nobile pantheon di divinità che simboleggiano la filosofia e l’estetica buddista. Si tratta di una struttura di una bellezza sublime che incarna la fede religiosa, la scienza e la fine maestria che fiorirono in quella età d’oro dell’arte asiatica. Questo santuario di pietra è un punto di riferimento unico dell’arte religiosa mondiale, la quintessenza delle belle arti del regno di Silla, e un ineguagliabile capolavoro per quanto riguarda le numerose figure maestose scolpite con le loro espressioni realistiche e le loro caratteristiche uniche.

La sua grandezza è stata citata da alcuni studiosi come prova della crescente accettazione del buddismo come ideologia dominante in quel momento. Secondo la leggenda, Kim Dae-seong la costruì per onorare i genitori della sua vita precedente. Tuttavia, alcuni dettagli, in particolare la collocazione della statua centrale del Budda che guarda proprio nella direzione della tomba sottomarina del re Munmu (문무왕 r. 661-681), il primo sovrano di Silla Unificata, e il sorgere del sole al solstizio d’inverno, suggeriscono che il tempio possa essere stato costruito invece per glorificare il re o la casa reale.

La stessa grotta di Seokguram è formata da una perfetta anticamera media rettangolare dorata, che simboleggia la terra, un corridoio che simboleggia il condotto fra la terra e il cielo, e una rotonda principale con un soffitto a cupola che rappresenta il paradiso buddista. La rotonda di 9 metri è centrata sulla statua principale del Budda Sakyamuni seduto. La statua è alta circa 3,5 metri ed è seduta su un piedestallo a forma di fior di loto alto più di un metro. È la più grande statua di Budda mai fatta nella Corea pre-moderna e una delle più belle e impressionanti del mondo. La grotta fu costruita in modo che i raggi del sole nascente cadano su di essa e, per riflesso, illuminino dolcemente le figure sacre che circondano la statua: bodhisattva, discepoli e divinità che incarnano i vari aspetti degli insegnamenti buddisti. Questo Budda maestoso sfoggia un tronco e un torace potenti, dando l’impressione di robustezza e di stabilità, ma mostra un’espressione serena, onnisciente, di profonda auto-concentrazione e benevolenza.

Nascosta dietro la figura principale, destinata solo per gli occhi dell’élite a cui è permesso girare intorno ad essa, vi è una scultura dalla forma con undici teste del Bodhisattva della Compassione, Avalokitesvara o Gwanseeumbosal (관세음보살 ) in coreano, famosa per la sua squisita bellezza e ritenuta essere la miglior scultura in bassorilievo mai realizzata nella Corea tradizionale.

L’intera figura è stata ricavata da un fine granito bianco e mostra un impeccabile livello di abilità e maestria, l’apice di ciò che gli asiatici hanno raggiunto attraverso la scultura in pietra. La cappella in grotta, nonostante la diversità delle icone ivi collocate, dà una sensazione unica di pace e di unità, ed emette un’energia spirituale intensa che non manca mai di impressionare i visitatori come il mio amico americano.

La grotta di Seokguram è ora designata come Tesoro nazionale numero 24 ed è stata elencata nel 1995, assieme al tempio Bulguksa, come primo patrimonio mondiale coreano dell’UNESCO. Resta in permanenza una delle principali attrazioni turistiche della nazione, un oggetto di studio scientifico e meta di pellegrinaggi. È uno dei più grandi tesori culturali tangibili buddisti del mondo.


Tratto da “Seokguram Grotto, the greatest Buddhist hermitage”, pubblicato nel sito governativo Korea.net il 7 febbraio 2014. Testo di David A. Mason, professore di turismo culturale coreano presso l’Università di Nam-Seoul. L’articolo è qui pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto del sito. Riferimento: http://www.korea.net/NewsFocus/Column/view?articleId=117475.

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© Valerio Anselmo