Trionfo della “Seoul Metropolitan Opera”
ne «La Traviata» al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Come era stato annunciato nella locandina Mostre e concerti di questo sito, il 19 e 20 dicembre 2008 è stata rappresentata al Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste l’opera «La Traviata». A questo proposito la rivista mensile Korea del governo sudcoreano ha pubblicato nel numero di febbraio 2009 un resoconto entusiasta della manifestazione, che abbiamo il piacere di presentarvi. Le immagini sono state tratte dalla pagina dedicata nel sito del Teatro Verdi.


E

ra cantata in coreano, ma questo non ha impedito a «La Traviata» della Compagnia artistica “Seoul Metropolitan Opera” di ottenere un’accoglienza entusiastica al teatro Giuseppe Verdi di Trieste.

La critica ha confermato le aspettative della pubblicità. A questa rappresentazione de «La Traviata» a Trieste vi sono state dieci chiamate alla ribalta, oltre a un lungo applauso di cinque minuti, una vera ovazione da parte del pubblico.

Gli artisti, però, non erano italiani. In effetti, non cantavano neppure in italiano.

“Stavamo per andarcene, pensando che lo scroscio di applausi si sarebbe presto affievolito, ma il direttore del teatro venne di corsa a chiederci di venire alla ribalta ancora una volta per ringraziare il pubblico.” dice Park Se-won, direttore della Seoul Metropolitan Opera.

Il 19 e il 20 dicembre la Seoul Metropolitan Opera ha cantato «La Traviata» di Verdi a Trieste, al Teatro Lirico Giuseppe Verdi. L’opera era esattamente come era stata eseguita in Corea al Seoul Arts Center in aprile, ed era anche la prima volta che la versione completamente in coreano dell’opera, con artisti, direttori e sceneggiatura coreana, faceva una tournée all’estero.

La rappresentazione ha segnato il tutto esaurito entrambe le sere. È stata solo la seconda volta nel 2008 che una rappresentazione raggiungeva il tutto esaurito in quel teatro con una capacità di 1300 posti, dopo un programma operistico per i giovani organizzato e presentato quell’estate.

“Vari coreani residenti in Italia, che erano venuti a comprare i biglietti lo stesso giorno della rappresentazione, dovettero tornarsene a casa perché non vi era più neppure un posto disponibile” ha detto Park. “Io penso che a suscitare interesse sia stato il fatto che una troupe asiatica presentava in Italia una propria versione di una delle maggiori opere liriche italiane.”

Qual è il segreto di questo inatteso successo?

Ultimamente i direttori teatrali hanno modificato l’opera, che è stata scritta alla metà del diciannovesimo secolo, ambientandola nel ventunesimo secolo e convertendo, per esempio, la nobiltà e i suoi seguaci in stelle della canzone e dello sport.

La versione della Seoul Metropolitan Opera, invece, ha reso omaggio alla tradizione: l’impostazione della sceneggiatura, la musica e i costumi sono risultati tutti perfettamente aderenti al Verdi classico.

Giorgio Zanfagnin, direttore del teatro operistico italiano, ha detto che questo successo esplosivo è stato ottenuto grazie all’interpretazione classica della troupe e allo stile bel-canto degli interpreti.

Jeong Jun-ho, un commentatore musicale, ha aggiunto che “I cantanti operistici in blue-jeans a cavallo di una motocicletta non sono più una novità. Questo invece è il momento perfetto perché le interpretazioni classiche della Seoul Metropolitan Opera risplendano in Europa.”

Il Seoul Metropolitan ha presentato opere di Verdi a partire dal 2007, e ha sondato le risposte degli spettatori facendo inchieste dopo ogni rappresentazione per scoprire ciò che gli spettatori oggi vogliono veramente dall’opera.

Un portavoce della compagnia operistica ha detto: “Noi continueremo a far ricerche e a tenere in considerazione le aspettative dell’uditorio in Corea e all’estero, e speriamo di poter far conoscere fuori dalla Corea anche altre rappresentazioni del nostro repertorio”.

La Compagnia artistica, coro e corpo di ballo coreani erano affiancati dall’Orchestra della Fondazione lirica triestina.

Uno scambio culturale

Le rappresentazioni di questa “Traviata” rientrano in una operazione di scambio culturale fortemente voluta dai coreani e sostenuta dal “Sejong Center” di Seul, il più importante centro culturale della Corea del Sud. Il Sejong Center è la sede della Metropolitan Opera Company, che dal 1985 realizza ogni anno una stagione lirica finanziata dallo Stato coreano e si esibisce oltre che nella capitale, in tutta la Corea e nelle aree vicine quali Giappone e Cina.

Lo scambio tra la Fondazione Lirica triestina e l’istituzione coreana prevede la trasferta nel marzo 2009 dei complessi artistici e tecnici del Teatro Verdi di Trieste per rappresentare a Seul quattro recite dell’opera “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini nella fortunata edizione del regista Giulio Ciabatti, con scene e costumi di Pierpaolo Bisleri, che un grandissimo successo ha avuto nell’estate 2008 al Festival di Pafos a Cipro.


Tratto da “Triumph in Trieste”, in Korea, Febbraio 2009. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. Foto e altre informazioni tratte dal sito del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste.

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© Valerio Anselmo