Ogni popolo possiede un proprio senso dell'umorismo particolare, che può essere molto diverso da quello di altri popoli. I coreani scoppiano a ridere quando vedono un comico che finge di non capire e fa una smorfia strana piegando la testa di lato o che spalanca gli occhi e la bocca stupito di fronte a una novità. Ora un comico coreano che, nel suo ruolo, aveva avuto molto successo in Corea ed era passato in seguito a ruoli più seri, intende conquistare il mercato americano con un suo film in cui interpreta di nuovo il proprio ruolo comico. È una decisione coraggiosa, ma c'è da chiedersi se il senso umoristico nordamericano saprà apprezzare quello popolare coreano. Difficile dirlo. |
Q uello che colpisce di più uno straniero che abbia studiato per decenni il coreano è la fantasia degli autori dei titoli dei film coreani. La scelta di parlare di un attore comico diventato ora regista e produttore cinematografico come argomento di questo articolo settimanale è dovuta soprattutto alla grande difficoltà che lo scrivente ha dovuto superare per capire che cosa significasse un titolo apparentemente coreano come Il regista Shim Hyung-rae è più noto come comico che come cinematografaro. Negli anni 1980 e ’90 la sua figura iconica televisiva, chiamata Younggu, era la favorita di quasi tutti i bambini coreani. Ad un certo punto, però, Shim decise di cambiare carriera per diventare regista e produttore, facendo una quantità di pellicole per il mercato interno e per l’esportazione, dimenticandosi dei giorni trascorsi come comico. Col tempo, mano a mano che si concentrava sui suoi film, la sua carriera da comico sembrava svanire nella memoria. Shim si era preso un momento di pausa dopo la sua presentazione internazionale del film "D-War" (La guerra dei draghi) nel 2007, ma ora eccolo di ritorno con un nuovo film basato sulla sua classica macchietta Younggu. Nonostante lo scetticismo e le preoccupazioni circa il potenziale successo della macchietta nel mercato globale, Shim crede fermamente che la figura di Younggu sarà in grado di comunicare attraverso le varie culture e di far ridere la gente. ![]() Il cartellone pubblicitario del film intitolato Raseuteu katpadeo, titolo di difficilissima comprensione da parte di uno straniero che abbia studiato il coreano. In un’intervista con la rivista Gonggam del Ministero della cultura, dello sport e del turismo, Shim ha detto che Younggu si guadagnerà la simpatia e le risate degli appassionati di cinema anche all’estero, nonostante la barriera linguistica e la figura non convenzionale di Younggu. Shim è convinto che la chiave del successo risieda nella farsa grossolana. Il suo ultimo film, il cui cartellone si vede qui a fianco, ne fa il figlio di un anziano boss della mafia che intende passare il comando al suo maldestro figliolo. Il processo di creazione del film non è stato facile, dal momento che Shim ha dovuto affrontare molti ostacoli imprevisti, fra cui la riluttanza dell’industria cinematografica di Hollywood. Alla fine, però, la farsa di Shim ha avuto la meglio. Shim è anche riuscito a mettere assieme un cast di personaggi di rilievo. Il famoso attore americano Harvey Keitel, che fa la parte del padrino, pensava all’inizio che si trattasse di un seguito della famosa serie del Padrino. Dopo aver letto il copione, decise di accettare il ruolo e di fare questo film spensierato per il suo figlio minore, che non può ancora vedere i suoi film più truci. La scenografa Cecelia Monteil, i cui lavori comprendono "From Dusk to Dawn" e "Desperado", e il direttore della fotografia Mark Irwin di "There's Something About Mary" e di "Dumb and Dumber" hanno collaborato per creare un’atmosfera particolare e riportarsi indietro alla New York degli anni 1950, dando al film una sfumatura nostalgica. La macchietta di Younggu ha dovuto sottoporsi ad alcuni cambiamenti per adattarsi al nuovo ambiente, fra cui quello di cambiare il suo stropicciato vestito coreano tradizionale con un abito di stile occidentale con la cravatta e di parlare inglese. Tuttavia alcune cose non sono cambiate, come la sua inclinazione per le camicie con le maniche troppo corte e i pantaloni che lasciano scoperte le calze. Shim dice che spera di poter girare un’intera serie di storie di Younggu per gli spettatori all’estero, pensando che possano divertirsi nel vedere questa figura ridicola, così come si divertono per altri comici pasticcioni come Mr. Bean. Shim ha ricevuto un considerevole supporto dal Ministero della cultura, dello sport e del turismo e da parte dell'Ufficio coreano per il contenuto creativo, che lo hanno aiutato a superare molte difficoltà quando cercava di penetrare nell’industria cinematografica americana e di dar vita alla propria opera. Qui finisce il testo tratto dalla Newsletter. Ora, per chi si interessa di coreano, come lingua, riportiamo il titolo del film che si vede in figura nella romanizzazione del governo coreano Raseuteu katpadeo e nel sistema di trascrizione McCune-Reischauer Rasŭt’ŭ katp’adŏ, che risulta più vicino alla nostra pronuncia. Chiunque abbia a disposizione un dizionario di coreano potrà divertirsi a cercare l’una o l’altra delle due parole Sul gravissimo inquinamento linguistico del coreano odierno si veda anche Dove sta andando la lingua coreana? |
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© Valerio Anselmo