Una “Galleria della Corea” è aperta al pubblico
nel Museo Smithsonian di Washington

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I

l 7 giugno 2007 il Museo nazionale Smithsonian di Storia Naturale, il primo museo degli Stati Uniti in termini di numero di visitatori all’anno, ha aperto a Washington una “Galleria della Corea”, un’area di esposizioni dedicata alla presentazione di reperti culturali e oggetti della Corea.

La facciata del Museo Smithsonian con, sulla sinistra,
il tabellone di richiamo della mostra dedicata alla Corea

Situata al secondo piano del museo, l’area della galleria comprende 100 metri quadri di spazio espositivo e altri 60 metri quadri per le mostre di arte coreana contemporanea. La Galleria della Corea è la prima area espositiva di questo tipo dedicata esclusivamente a un unico paese.

Oltre sei milioni di persone visitano il Museo Smithsonian ogni anno, rendendolo il museo più visitato degli Stati Uniti.

Fin dal 1985, quando lanciò il proprio programma di storia culturale dell’Asia, il Museo Smithsonian di Storia Naturale previde l’apertura di una galleria coreana. Poi, nel 2003, in seguito alla visita della signora Kwon Yang-suk, moglie del presidente coreano, il progetto di costruzione della galleria prese nuovo vigore, con la Korea Foundation che si impegnava a estendere il proprio supporto finanziario e il Museo folcloristico nazionale della Corea che forniva consigli professionali sulle mostre e materie affini.

Finora la maggior parte delle gallerie coreane presenti nei musei al di fuori della Corea si erano focalizzate principalmente sulla fornitura di uno spazio permanente in cui mostrare ai visitatori le proprie collezioni di oggetti coreani.

Per molti visitatori stranieri, le raffinate ceramiche
della Corea sono uno degli aspetti più noti della
cultura e delle arti del paese

La Galleria della Corea presso il Museo nazionale Smithsonian di Storia Naturale, invece, intendeva presentare mostre che contribuissero all’istruzione dei visitatori, in linea con lo scopo dichiarato del museo, che è quello di “promuovere una comprensione del mondo naturale e del nostro posto in esso”. A tal fine, gli argomenti e i temi furono scelti con ricerche sulle preferenze dei possibili visitatori, mediante studi e analisi degli oggetti esposti e ricerche sul campo.

In seguito a queste indagini, per la mostra iniziale furono scelti sette temi: “Paesaggi della Corea” (한국의 아름다운 자연), “Ceramiche coreane: una tradizione di eccellenza” (한국의 전통 도예), Onorare gli antenati” (조상 숭배), “Il matrimonio coreano” (한국의 전통 혼례), “L’alfabeto coreano: motivo di orgoglio” (한글은 한국 문화의 자랑), “La Corea al di là dei propri confini” (국경을 넘은 저편의 한국) e “Arte coreana contemporanea” (한국의 현대 미술).

Una bottiglia incisa con motivi di peonie e un dosatore d’acqua
in porcellana a forma di pesce con decorazioni in blu cobalto

Degli oltre 4.000 oggetti accumulati dallo Smithsonian negli ultimi 120 anni, furono scelti per la mostra 80 reperti e lavori artistici che coprivano un periodo che va dal 6 a.C. ai nostri giorni, e 200 altri elementi, comprese fotografie e ricostruzioni.

Inoltre, per celebrare l’apertura della Galleria della Corea, dal 4 maggio al 28 giugno 2007 si tenne uno speciale Washington Korea Festival che presentava i temi “Rappresentazioni ed eventi”, “Conferenze e simposi” e “Festival del cinema coreano”. Soprattutto, questo evento ha fornito l’opportunità di mettere in luce gli aspetti della cultura tradizionale e della dinamica società coreana contemporanea con la presentazione della musica, della letteratura, dei costumi tradizionali, delle arti, dell’artigianato e dei film della Corea.

All’ingresso della galleria, fra due insegne che riportano la scritta “Galleria della Corea” in coreano (한국 전시관) e in inglese (KOREA GALLERY), ci sono i “pali guardiani” (sotdae 솟대), eretti in passato agli ingressi dei villaggi per tener lontana la sfortuna, e una statua in pietra di un funzionario governativo (muninseok 문인석), uno dei vari monumenti di pietra che tradizionalmente si trovano di fronte alle tombe reali.

Le pareti del corridoio che conduce alla Galleria della Corea
sono state usate per mettere in mostra una panoramica di
arte contemporanea coreana

A salutare i visitatori della galleria vi sono anche un dipinto rappresentante una tigre, icona familiare in Corea, e un’insegna di benvenuto scritta in calligrafia coreana (환영합니다).

La prima sezione della mostra, “Paesaggi della Corea”, riflette le caratteristiche tradizionali del museo Smithsonian. Si vedono esposte delle bellissime fotografie che illustrano lo splendore della Corea nelle quattro stagioni e altro materiale che rivela la posizione geopolitica della penisola coreana nel mondo. Non manca un’esposizione del ginseng che ne illustra le proprietà farmaceutiche da una prospettiva antropologica.

La sezione “Ceramiche coreane: una tradizione di eccellenza” presenta lampade a olio risalenti al periodo Silla (57 a.C.-935 d.C.), ceramiche celadon del periodo Goryeo (918-1392) e ceramiche celadon grigio-blu (분청사기 ), note ovunque per la loro elegante invetriatura grigio-blu, e infine porcellane bianche (백자 ) del periodo Joseon (1392-1910), che rappresentano uno degli aspetti più noti della civiltà coreana.

Lo sviluppo della ceramica coreana nel tempo è messo in luce dall’analisi comparativa dei lavori presentati. I visitatori vengono anche edotti sui cambiamenti di territorio, oltre che sulla cultura e sullo stile di vita delle varie ere, dal periodo dei Tre Regni (1º secolo a.C.-7º secolo d.C.), fino al periodo Joseon e ai giorni nostri. L’esposizione, presentata in modo vivace, comprende confronti affiancati delle ceramiche contemporanee e di quelle tradizionali, un’esperienza di produzione di celadon con le proprie mani (dall’inizio alla fine), e materiale informativo stampato per ulteriori informazioni.

Nell’esposizione “Onorare gli antenati”, le strette relazioni delle famiglie coreane sono evidenti nel rispetto dei riti ancestrali in memoria dei defunti e nella celebrazione del centesimo giorno per i neonati, che simboleggiano il desiderio di avere fortuna, salute e longevità.

La mostra di apertura si è focalizzata su sette
temi, fra cui l’esposizione “Il matrimonio coreano”
che illustrava gli abiti tradizionali degli sposi

Questa sezione introduce i concetti coreani dei valori familiari basati sui riti e le usanze in relazione con la famiglia. I visitatori possono osservare un tavolino-altare per le cerimonie, un tavolino per l’incenso e i cuscini usati per i riti in ricordo dei defunti.

Un allestimento speciale offre al visitatore l’opportunità di conoscere la cerimonia (detta doljabi 돌잡이) che si tiene per celebrare il compimento del primo anno di vita di un bambino, durante la quale il bambino viene posto di fronte a un tavolino con vari oggetti, fra cui del filo, del denaro, del riso, un pennello per la scrittura, un libro, degli spaghettini e un arco. Si dice che l’oggetto che il bambino afferrerà predica il suo destino.

L’esposizione “Il matrimonio coreano”, che permette di dare un’occhiata al significato culturale del matrimonio in Corea, comprende delle fotografie che illustrano il grande cambiamento avvenuto nelle cerimonie di matrimonio, da quelle tradizionali a quelle attuali. In particolare, gli abiti, gli accessori e le scarpe per lo sposalizio donati dallo stilista Lee Young Hee permettono di avere una visione più chiara dei pittoreschi rituali cerimoniali.

La sezione “L’alfabeto coreano: motivo di orgoglio” mette a fuoco l’alfabeto coreano (in coreano hangeul 한글). Sono in mostra le lettere dell’alfabeto coreano assieme a un ritratto del re Sejong, il suo ingegnoso creatore. L’hangeul è un sistema di scrittura formato da 14 consonanti, come “”, “” e “”, e 10 vocali, come “”, “” e “”. I visitatori possono imparare varie cose sull’alfabeto coreano e provare a formare delle sillabe con le lettere dell’alfabeto. Sono anche esposti vari oggetti che sono collegati alla scrittura coreana, fra cui gli strumenti di scrittura tradizionali: il tavolino, il pennello, la pietra per l’inchiostro e il dosatore d’acqua.

Una lampada a olio risalente ai periodi Gaya e Silla (5º-6º secolo)

La Corea al di là dei propri confini” presenta ai visitatori la Corea di oggigiorno, che si è trasformata in una potenza industriale appena pochi decenni dopo l’estrema devastazione del paese provocata dalla Guerra di Corea. L’esposizione presenta quei coreani i cui risultati hanno dato loro un riconoscimento a livello mondiale. Il successo della Corea nell’arena sportiva internazionale è messo in luce: dall’inclusione del Taekwondo come evento olimpico, dalle Olimpiadi di Seul del 1988, quando la Corea fece un balzo in avanti nello sport mondiale, oltre che dagli atleti coreani, fra cui la stella del golf Pak Se Ri.

Per l’esposizione di “Arte coreana contemporanea” i dipinti che sono messi in mostra sulle pareti della galleria comprendono opere che ritraggono paesaggi coreani e la vita di ogni giorno in Corea, oltre a rappresentare i motivi tradizionali della Corea, come i dieci simboli della longevità: cioè il sole, le montagne, l’acqua, le rocce, le nubi, i pini, l’erba dell’eterna giovinezza, la tartaruga, la gru e il cerbiatto.


Basato su “Korea Gallery opens at the Smithsonian Museum”, in Koreana, autunno 2007. Testo originale di Kim Hee-soo. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull’intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo