Ssirŭm - La lotta coreana

Un atleta che pesa meno di 100 chili afferra l'avversario di stazza ben superiore e in un attimo lo capovolge e lo getta a terra. Questa è la tecnica del “capovolgimento” in cui l'atleta non usa la propria forza, ma fa lavorare la forza dell'avversario contro di lui, e in questo consiste l'attrazione del ssirŭm.

Come succedeva già nell'antica Grecia e nell'antica Roma, i combattimenti fra i lottatori hanno sempre attirato l'attenzione del pubblico che andava ad assistere agli incontri. È stato così in molti paesi del mondo. La Russia ha il sambo, la Spagna la lucha canaria, la Mongolia il buh e il Giappone il sumo. Anche se il carattere e lo stile delle competizioni può essere diverso in ciascun caso, si presentano tutti nell'ambito delle feste popolari, sia come sport che come arti marziali.

Il ssirŭm, noto come “lotta coreana”, ha una lunga storia, come è evidenziato nelle pitture murali delle antiche tombe della Corea. Prende la forma di un combattimento fra due lottatori posti l'uno di fronte all'altro in una buca di sabbia. I due contendenti si afferrano per il satpa, il pezzo di stoffa che avvolge loro la vita e le cosce, e con la forza delle braccia, delle gambe e del dorso cercano di rovesciare l'avversario e farlo cadere a terra. Questo tipo di lotta si è sviluppato nella Corea rurale come combattimento fra i giovani più robusti dei villaggi.

Un incontro di ssirŭm ha sempre fatto parte dei festeggiamenti, come nelle feste per il nuovo anno, nei giorni di mercato, nei giorni in cui si radunava molta gente. I più robusti dai villaggi vicini si radunavano per competere, gettare a terra gli avversari e ricevere l'applauso della folla. L'ultimo a restare in piedi era il vincitore, veniva coronato con il titolo di changsa, o “uomo forte” e, come premio, riceveva un bue. Faceva poi trionfalmente ritorno al proprio villaggio conducendo il bue.

Con l'industrializzazione della Corea, questo tipo di lotta si è vieppiù formalizzato come sport competitivo con incontri fra professionisti. È diventato popolare come il calcio da noi in Italia. Furono fondate delle squadre con atleti provenienti dalle scuole superiori o dalle università e fu istituita una competizione nazionale chiamata Campionato di ssirŭm changsa, con gare tenute in tutto il paese.

Gli atleti di ssirŭm sono persone di grande stazza , alti da 1,80 a 2 metri e pesanti da 100 a 150 chili. È interessante osservarli mentre concentrano la propria forza nelle braccia, nelle gambe e nel dorso per capovolgere in un rapido movimento un avversario altrettanto grosso e forzuto.

Gli incontri fra questi giganti, che possono sembrare lenti e poco interessanti a prima vista, sono in realtà dinamici e pieni di eccitazione e per questo motivo sono sempre numerosissimi gli spettatori che vi assistono. Un incontro di ssirŭm dal vivo è uno spettacolo grandioso.

È l'occasione in cui lottatori professionisti ben pagati e sponsorizzati dalle grandi aziende mostrano le proprie abilità e il risultato dei duri allenamenti. Lee Man-ki, che ha vinto molte volte il titolo di Changsa (Jangsa) negli anni ottanta, è un campione di ssirŭm che si è distinto per abilità e forza. In seguito alla popolarità di Lee, il ssirŭm ha conquistato un gran numero di seguaci e il numero degli atleti di questo sport è andato continuamente aumentando.

Quello che è sorprendente è il modo in cui un atleta riesce a capovolgere così rapidamente un avversario tanto più grosso di lui. A differenza del wrestling in cui si guadagnano punti spingendo o tirando, nel ssirŭm la vittoria dipende da quel solo momento di forza. Ed è quello il momento in cui uno dei giganti cade sulla sabbia e le grida di esultanza della folla si alzano.

L'eccitazione dell'incontro viene aumentata dalla voce appassionata dell'arbitro che annuncia: “Vince la satpa blu” o “Vince la satpa rossa”, dalla voce dell'annunciatore che dichiara vincitore l'atleta e dalla musica popolare che segnala una vittoria. Un incontro di ssirŭm ha il sapore di un rumoroso giorno di mercato di un tempo. L'entusiasmo per il ssirŭm continua anche su Internet, con il sito http://ynucc.yeungnam.ac.kr/~ssi/eindex.html (in inglese) e con le pagine riservate ai singoli atleti.


Tratto da “Ssireum - The Dynamism of Giants Showing Off Their Strength” in Pictorial Korea, Febbraio 2001. Testo originale di Lee Han-woo - Foto di Kim Chul-ho. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo