Gli stampini per imprimere forme sui dolci non sono una specialità coreana: da centinaia d'anni sono presenti anche nella cucina occidentale e ogni paese ha i suoi modelli che chiama con un nome diverso. In Corea i disegni presenti su questi oggetti sono particolari e val forse la pena di riscoprirli come ha fatto questo articolo che abbiamo tratto da una recente rivista coreana. |
I dolci di riso, chiamati in coreano ttŏk ( ![]() Anche se sembra essere nient'altro che un semplice utensile di cucina, il ttŏksal ha in sé un significato più profondo. In particolare, per i coreani del passato, un breve sguardo a uno di questi stampini era sufficiente a riportare alla memoria la propria casa e la propria famiglia. I disegni degli stampini ttŏksal rappresentavano, infatti, una specie di simbolo della propria famiglia. In particolare i disegni dei ttŏksal erano usati in occasione di vari eventi familiari. Per esempio, il disegno di un pesce e di un banano decoravano di solito i dolcini preparati per la celebrazione dei “cento giorni” ( Oltre a prestare attenzione al detto “un ttŏk non deve essere soltanto gustoso, ma deve anche presentarsi bene”, i coreani hanno dedicato tempo e sforzi per dare uno speciale significato a ogni circostanza in cui venivano serviti questi dolci. In sostanza, gli stampini per i dolci di riso sono un altro esempio della raffinatezza della cultura culinaria tradizionale della Corea. |
Tratto da “Tteoksal”, in Koreana, vol.20, n.2, Estate 2006. Testo originale senza indicazione dell'autore. Fotografia di Seo Heun-kang. Ricerche bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo