Il contenuto di questo articolo e, in particolare, il suo mettere da parte il taekwondo come sport nato da poco tempo e quindi considerato non rappresentativo della Corea farà fare un sobbalzo ai molti appassionati di taekwondo che frequentano le palestre nel nostro paese. Anche se l’Associazione coreana di questo sport ne trascrive il nome come taekkyon in questa pagina si adotta invece la romanizzazione taekkyeon in accordo con le direttive del governo sudcoreano. |
L o sport coreano più conosciuto fuori dalla Corea è senza alcun dubbio il taekwondo, che è assurto ultimamente a sport olimpico. Ma, pur essendo universalmente conosciuto come coreano e ritenuto ![]() Il simbolo dell'Associazione Coreana del Taekkyeon Esiste invece un'arte marziale che risale sicuramente a prima dell'occupazione giapponese della Corea, e che stava per scomparire: è il taekkyeon ( |
Si tratta di un'arte marziale che si combatte a mani nude ed è considerata la forma originale di tutte le arti marziali attualmente praticate in Corea. I movimenti del taekkyeon sono come una danza, Questa tendenza continuò fino alla prima parte del periodo Chosŏn. In seguito, a causa del fatto che la società favoriva prevalentemente i letterati e i militari, a partire dal tredicesimo secolo il taekkyeon venne considerato piuttosto come parte del folclore popolare, con competizioni periodiche che a Seul continuarono fino alla fine del periodo Chosŏn (1910). |
Durante i trentacinque anni dell'occupazione giapponese (1910-1945), questo sport fu messo al bando, tanto che quasi se ne perse traccia. Fortunatamente, però, uno dei maestri di taekkyŏn del
La fase di un incontro dimostrativo di taekkyeon Nel 1984 Lee Yong-bok, che aveva imparato il taekkyeon da Song Tŏk-ki e dal suo migliore allievo Shin Han-sŭng, fondò l'Istituto coreano del taekkyeon tradizionale e da quel momento il taekkyeon cominciò a diffondersi nel paese, specialmente fra i giovani. Nel 1991 fu fondata l'Associazione coreana del taekkyeon che ora conta in Corea alcune centinaia di circoli e di istituzioni ad essa collegati. |
Nel 2004 un'associazione sportiva ha fatto rivivere l'usanza delle “battaglie di taekkyeon” che si effettuavano in tutto il paese ai tempi della dinastia Yi (periodo Chosŏn), cosicché ora, dal 9 aprile al 20 ottobre, ogni sabato si può
![]() Uno dei movimenti del taekkyeon I movimenti di quest'arte marziale sono particolari e ricordano molto le mosse di una danza. Anzi, spesso gli incontri sono accompagnati dalla musica e i contendenti sembrano muoversi al ritmo della melodia che viene suonata. Il fatto è che ognuno dei lottatori, di regola, deve avanzare con un piede verso l'avversario, dopodiché cambia la propria posizione se l'altro attacca cercando di farlo cadere. Questo avanzare e ritrarre dei piedi dà l'impressione che si tratti di una danza. Ma le mosse improvvise con cui si colpisce l'avversario al volto con un piede fa capire che non si tratta di una semplice danza. Sono ammessi pugni e calci e lo scopo è quello di abbattere l'avversario gettandolo a terra, o di colpirlo al volto con un calcio. |
Gli spettatori che assistono agli incontri si divertono e chi partecipa direttamente agli scontri ne guadagna in salute. I movimenti Un incontro di taekkyeon a squadre, Attualmente oltre 100.000 persone praticano questo sport in Corea e sembra che quest'arte marziale non abbia mai goduto tanta fama nella sua lunga storia. E questo grazie agli sforzi di Song Tŏk-ki e dei suoi allievi che negli anni 1980 lo fecero rinascere. Se non fosse stato per loro, oggi questa antica forma di combattimento, autenticamente coreana, sarebbe estinta. Il taekkyeon è uno sport coreano assolutamente “tradizionale”, è efficace per mantenersi in salute ed è un efficiente metodo di difesa personale. Ha tutti i punti per far prevedere una sua notevole diffusione anche fuori dalla Corea (si veda anche il sito in inglese My hobby). |
Tratto in parte da “Taekgyeon”, in Pictorial Korea, novembre 2005. Testo e fotografie senza l'indicazione dell'autore. Il testo originale è stato completamente rimaneggiato e integrato con informazioni provenienti da varie fonti. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo