Terzo esercizio
Un racconto famoso: La gallina dalle uova d'oro
(sesta e ultima parte)

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Siamo finalmente giunti all'ultima parte del racconto. Ecco il testo.


Quattordicesima frase:

할머니와 할아버지는 어쩔 줄을 몰랐읍니다.

Vocaboli:
parola coreanapronunciasignificato
어쩔 줄ŏcchŏl jul
(pronuncia all'italiana: occiolgiùl)
“come fare”. ŏcchŏl è il participio futuro dalla radice verbale ŏcchŏ- “fare come” e chul (sonorizzato in jul) significa “modo”.
몰랐읍니다mollassŭmnida“non sapevano”, “non sapevo”. mollass- 몰랐 è la radice del passato di morŭ- 모르 “non sapere” (모르+ = 몰랐).

Il significato della frase:

할머니와 할아버지는 어쩔 줄을 몰랐읍니다.

è quindi:

Il vecchio e la vecchia non sapevano più come fare.


Quindicesima frase:

“쓸데없는 짓을 했군.

Vocaboli:
parola coreanapronunciasignificato
쓸데없는ssŭlte ŏmnŭn
(ŏps + nŭn = ŏmnŭn)
“inutile”, “inopportuno”. ssŭl è il participio futuro dalla radice ssŭ- “usare”; te significa “luogo”, “circostanza”; ŏmnŭn è il participio presente dalla radice verbale ŏps- “non esserci” (già vista). Letteralmente: “che non c'era circostanza per usare (futuro)”.
chis
(pronuncia all'italiana: cis)
“atto”, “comportamento”, “condotta”.
했군haekkun
(haess + kun = haekkun)
“abbiamo fatto”. haess è la radice del passato da ha- “fare”; kun è una terminazione esclamativa.

Il significato della frase:

쓸데없는 짓을 했군.

è quindi:

Abbiamo fatto una cosa inutile.


Sedicesima frase:

그냥 두었더라면 좋았을 걸.

Vocaboli:
parola coreanapronunciasignificato
그냥kŭnyang“in quel modo”, “nello stesso modo, come prima”, “senza fare niente”.
두었더라면tuŏttŏramyŏn“se avessimo lasciato”. tu è una radice verbale che significa “lasciare”, “mettere”, “tenere”; ŏss è il suffisso del passato; tŏra è una particella definita come “retrospettiva assertiva”; myŏn significa “se” (l'abbiamo già visto).
좋았을 걸choassŭlkŏl“sarebbe stato una bella cosa”. choh- è una radice verbale che significa “essere buono”, “essere piacevole”; ass è il suffisso del passato; ŭl è il suffisso del participio futuro; kŏl significa “cosa” ed è un'abbreviazione di kŏs + ŭl. È un modo di esprimersi del linguaggio parlato.

Il significato della frase:

그냥 두었더라면 좋았을 걸.

è quindi:

Avremmo fatto bene a lasciar le cose come stavano.


Diciassettesima frase:

인제 매일 하나씩 낳던 금달걀도 못 낳게 되었는데”.

Vocaboli:
parola coreanapronunciasignificato
인제inje
(pronuncia all'italiana: ingé)
“adesso”, “ora”
매일maeil“ogni giorno”. Vocabolo di origine cinese (). In precedenza per indicare lo stesso significato abbiamo visto utilizzata l'espressione in puro coreano “nalmada” 날마다
낳던nathŏn“che produceva”, participio passato dalla radice verbale nah- “produrre”.
mot“non”, “non poter”. Indica la negazione, ma esprime anche che non si può fare qualcosa perché si è impediti di farlo, cioè che la cosa non dipende dalla propria volontà. Se qualcuno mi invita a casa sua e io dico mokkayo 못 가요 “non vado” intendo dire che non andrò a casa sua perché non posso, perché ne sono impedito. Tra parentesi si noti che in italiano, rispondendo a quella persona, si sarebbe detto “non vengo”, mentre in coreano si usa il verbo “andare” (radice verbale ka-).
낳게 되었는데nakke tweŏnnŭnde못 낳게 되었는데 letteralmente significa “è diventato non producente...”. nakke è la forma avverbiale dalla radice verbale nah- “produrre”, mentre la radice verbale twe- significa “diventare”, “risultare”. La terminazione finale nŭnde dà al verbo un senso sospensivo, che potrebbe essere reso con i puntini di sospensione.

Il significato della frase:

인제 매일 하나씩 낳던 금달걀도 못 낳게 되었는데.”

è quindi:

Adesso anche l’uovo d’oro che veniva deposto ogni giorno non potrà più essere deposto...”


Diciottesima frase:

할아버지가 슬퍼하자, 할머니도

Vocaboli:
parola coreanapronunciasignificato
슬퍼하자sŭlp'ŏhaja“come si rattristò”, “non appena si rattristò”. In questo caso la terminazione cha (sonorizzata in ja) significa “non appena...”. Si noti come qui non si sia usato alcun verbo per denotare il discorso diretto: di solito, dopo aver introdotto un discorso diretto (fra virgolette), si usa un verbo che significa “fare”, o “dire”. Qui tale verbo è stato sostituito da sŭlp'ŏha- “rattristarsi”. Si potrebbe quindi tradurre con “lamentarsi”.

Il significato della frase:

할아버지가 슬퍼하자, 할머니도

è quindi:

come il vecchio, triste, disse questo, anche la vecchia:


Diciannovesima frase:

“욕심을 내다 다 없어졌군요.”

Vocaboli:
parola coreanapronunciasignificato
욕심yoksim“avidità” (già visto)
내다naeda“metter fuori”, “tirar fuori”. La terminazione ta (sonorizzata in da) indica un qualcosa come “quando...”, “... fatto e poi...”; può anche essere tradotta con il gerundio: “avendo...”.
ta“tutto”
없어졌군요ŏpsŏjyŏkkunyo
(jyŏss + kun = jyŏkkun)
“è scomparso”, “è andato perduto”, dalla radice ŏpsŏji-. jyŏss è formato da ji + ŏss (suffisso del passato). kun è la particella esclamativa già vista e yo è la terminazione media (usata fra persone di pari grado) dell'indicativo.

Il significato della frase:

“욕심을 내다 다 없어졌군요.”

è quindi:

“A causa dell'avidità abbiamo perso tutto.”


Ventesima frase:

하고, 슬퍼했읍니다.

Vocaboli:
parola coreanapronunciasignificato
하고hago“fece e”, è un'abbreviazione di mal hago “disse e” (l'abbiamo già visto prima).
슬퍼했읍니다sŭlp'ŏhaessŭmnida“si rattristò”, dalla radice sŭlp'ŏha- “essere triste” (già visto).

Il significato della frase:

하고, 슬퍼했읍니다.

è quindi:

disse e si rattristò.


Questo raccontino ci ha fatto faticare parecchio (affermazione valida sia per chi legge, che per chi l'ha dovuto trascrivere e commentare...). Comunque, se siete arrivati fino a questo punto, se avete capito quello che avete letto e vi ricordate di quello che avete studiato, siete dei campioni. Questa lezione pratica non era per niente facile e le novità introdotte non sono state poche.

Da una prossima lezione in poi, oltre alla pratica faremo intervenire anche un po' di teoria.
 

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© Valerio Anselmo