Abiti freschi per un'estate calda
Vestiti leggeri in ramiè, ideali per l'estate

In questa estate così calda e afosa vestirsi con abiti leggeri e freschi è la soluzione più semplice e più ecologica. In Corea si ricorre a un particolare tipo di tessuto, il ramiè (chiamato in coreano “mosi”) la cui trama lascia passare l'aria. A questo tessuto, in cui la Corea eccelle fin dal più lontano passato, è dedicato l'articolo che segue. In questo sito si è già parlato del ramiè in varie occasioni, in particolare quando si è trattato del villaggio di Hansan, mentre il nome “mosi” compariva già nella pagina sul fiume Kŭmgang.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


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a vista di una donna coreana che indossa un abito di mosi (모시), cioè di tessuto ramiè, nel pieno dell'estate, esprime in modo naturale un senso di eleganza aggraziata. Il mosi, tradizionale tessuto coreano chiamato anche chŏmap'o (jeomapo 저마포 ) e chŏp'o (jeopo 저포 ), è caratterizzato da una tessitura ariosa, che lo rende fresco quando lo si tocca. Per questo motivo il mosi è stato da molto tempo considerato come il tessuto ideale per i vestiti estivi. Viene prodotto tessendo a mano trefoli di durevole fibra di rafia ottenuti da steli della pianta di ramiè, arbusto perenne che appartiene alla famiglia delle ortiche. Da notare che, tutte le volte che un abito fatto di mosi viene lavato, diventa più lustro e più bianco, il che dà al vestito un aspetto nuovo e un senso di freschezza dopo ogni lavaggio.

Tipicamente, il tessuto mosi veniva impiegato nella confezione della gonna, detta ch'ima (chima 치마) e della giacchetta, detta chŏgori (jeogori 저고리) dell'hanbok (한복), l'abito tradizionale coreano, oltre che per il turumagi (durumagi 두루마기), il soprabito tradizionale maschile. Oggi, però viene anche usato per fare un gran numero di prodotti per la casa, fra cui coperte per il letto, tende, e altri prodotti casalinghi.

Una giacchetta femminile fatta di mosi, il tessuto ramiè

Siccome la tessitura del mosi è un lavoro difficile, che richiede un'abilità particolare e molta esperienza, questo tessuto era considerato prezioso, così come lo erano gli abiti fatti con il tessuto ramiè. E, mentre il ramiè era prodotto anche in Giappone e in Cina, la qualità eccezionale del mosi coreano era riconosciuta da tempo nei paesi confinanti della Corea. Secondo i testi storici, il mosi era in uso fin dal periodo di Silla Unificato (668-935). Questa tradizione fu ulteriormente sviluppata durante i periodi Koryŏ (Goryeo 918-1392) e Chosŏn (Joseon 1392-1910), rendendo questo tessuto uno dei prodotti di scambio più valutati nel commercio della Corea con altri paesi.

Oggi il villaggio di Hansan, nella regione Ch'ungch'ŏng-namdo (Chungcheongnam-do), che è riconosciuto come il principale centro di produzione del mosi, è rinomato per il suo semosi (세모시), un ramiè tessuto con fili particolarmente fini, tanto da dare la sensazione di un qualcosa di etereo. Il ramiè prodotto in quest'area è noto come “Hansan mosi” ed è famosissimo per la sua qualità incomparabile.


Tratto da “Mosi - Ramie Fabric”, in Koreana, vol.21, n.2, estate 2007. Senza indicazione dell'autore del testo e della fotografia. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo