Il tiro alla fune tradizionale della Corea elencato dall'UNESCO



Gli agricoltori prendono parte al tiro alla fune tradizionale pregando per un buon raccolto.

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li agricoltori coreani ogni anno prendono parte al tiro alla fune tradizionale, detto jultarigi (줄다리기). I contendenti sono raggruppati in due squadre e tirano una grossa corda, sperando di spostare l'altro lato.

Le origini della versione coreana del gioco risalgono a molti anni fa quando la gente delle comunità agricole effettuava tiri alla fune pregando per un "raccolto abbondante" (풍농, 豐農) in quell’anno. Ci sono diversi stili di tiro alla fune nelle varie regioni della penisola coreana, ma ciò che è comune è che la gente tira per la loro parte come un rituale, pregando per la pace e per l'abbondanza nella loro comunità.

Un tiro alla fune tradizionale può essere eseguito da un minimo di qualche decina di persone, o anche da qualche centinaia o migliaia di contendenti. È più di una semplice gara di forza. Le gare di juldarigi sono usate come mezzo per promuovere unità e solidarietà in tutta la comunità, sia che si vinca o che si perda. Ogni individuo di una singola squadra esercita la sua energia, tirando nella stessa direzione, contro la forza della squadra avversaria.

Al giorno d'oggi, è comune vedere questa finta battaglia eseguita non solo nei festival di campagna, ma anche durante le giornate sportive a scuola o in grandi aziende, come modo per rafforzare l'unità e lo spirito del lavoro di squadra. È diventato un gioco popolare che può essere goduto da tutti, ovunque.

L'UNESCO ha ora riconosciuto il valore di queste tradizioni ed ha aggiunto il gioco alla sua lista di elementi immateriali del patrimonio culturale del mondo.

Il comitato intergovernativo dell'UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ha deciso di includere il gioco come uno dei suoi elementi immateriali del patrimonio culturale nel corso della sua decima seduta del 2 dicembre a Windhoek, capitale della Namibia. La commissione ha deciso l'inserimento del tiro alla fune tradizionale in riconoscimento del suo significato culturale come preghiera per un buon raccolto e anche in quanto promuove uno spirito di comunità.

Con questa nuova aggiunta, la Corea ha ora un totale di 18 tradizioni sulla lista dei beni culturali immateriali dell’UNESCO. Essi comprendono il rituale ancestrale reale al Santuario di Jongmyo e la sua musica, proclamato inizialmente nel 2001, i canti epici pansori (2003) e il festival Gangneung Danoje (2005). L’arte marziale tradizionale taekkyeon è stata iscritta nel 2011, mentre "Arirang", un canto lirico popolare, e stato aggiunto nel 2012, e il kimjang, processo di creazione e condivisione del kimchi, è stato iscritto nel 2013.


Tratto dall’articolo "Traditional tug of war listed at UNESCO" scritto da Sohn JiAe e pubblicato il 4 dicembre 2015 dal sito governativo Korea.net.

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© Valerio Anselmo