L'autore di questo articolo, Kim Seung-hee, è il curatore del Museo Nazionale di Kyŏngju, e quindi persona competente. Oltre alle notizie che ci fornisce sui reperti rinvenuti nella Tomba del cavallo celeste, sono per noi di grande interesse gli accenni finali ai rapporti di tipo commerciale che sembra esistessero allora fra Silla, un regno meridionale della Corea, e gli stati settentrionali (Manciuria, Cina settentrionale e Mongolia), fatto provato dagli oggetti in vetro provenienti addirittura dalla Roma antica trovati nelle tombe coreane di quel periodo. |
G li artigiani del regno di Silla svilupparono un'abilità insuperabile nella produzione di oggetti in metallo. Una chiara evidenza di questo fatto si ricava osservando l'elaborato copricapo d'oro, la corona e gli ornamenti della stessa che sono venuti alla luce durante gli scavi della “Tomba del cavallo celeste”, chiaramente la tomba di un re di Silla.
Per gli archeologi le tombe di grandi dimensioni costruite in questo periodo sono “tombe accatastate con camera in pietra e legno”. Per costruire questo tipo di tomba, la bara, gli arredi della tomba e gli oggetti appartenenti al defunto venivano posti all'interno di una camera di legno, che era poi coperta con grandi quantità di pietre e terra in modo da creare un grosso tumulo. Siccome la camera funeraria era coperta da tali quantità di pietre e di terra, il contenuto raramente veniva rubato o distrutto da vandali. Soprattutto ciò che queste tombe avevano in comune era la gran quantità di oggetti funerari che venivano interrati con il defunto. In effetti, nella tomba del cavallo celeste sono stati rinvenuti circa 15.000 oggetti separati, fra cui la falda di una sella decorata con un disegno di ch'ŏnma o cavallo volante, che ha suggerito il nome di “Tomba del cavallo celeste” per questo sepolcro. |
La corona e il copricapo d'oroLa struttura di questo tipo di tombe è simile a quella delle tombe costruite dalle tribù nomadi che si spostavano a cavallo nelle regioni settentrionali La corona d'oro rinvenuta nella tomba del cavallo celeste. Fin dall'antichità, ben prima del quinto o sesto secolo, i coreani rispettavano gli alberi per il potere che avevano di collegare fra loro il cielo, la terra e gli esseri umani. Questa era la credenza legata all'ujusu ( |
Il copricapo d'oro è composto da varie piastre d'oro In confronto alla corona, che è sfarzosamente decorata e fragile nella struttura anche se pesa più di un chilogrammo, il copricapo d'oro è più piccolo e più robusto, con la sua cima puntuta che lo rende più pratico per essere indossato. Il copricapo può sembrare piuttosto piccolo per essere portato comodamente sulla testa, ma veniva preferibilmente indossato con una corda attaccata a ciascun lato e legato sotto il mento, come è ritratto nel dipinto della tomba di Li Xian. |
La parte frontale del copricapo d'oro era probabilmente decorata con un ornamento per corona in forma di ali d'uccello, o forse con una lunga piuma (come è rappresentato nel dipinto della tomba di Li Xian).
Si pensa che l'ornamento per corona a forma di ali d'uccello Come un uomo moderno che sceglie la cravatta da indossare, l'occupante della tomba del cavallo celeste può avere indossato col copricapo d'oro l'ornamento con le ali d'uccello o quello ad ali di farfalla a seconda delle occasioni. In questo modo il copricapo dorato e questi ornamenti formerebbero un insieme coordinato. |
Vestigia delle culture settentrionaliIl copricapo d'oro è costituito da varie piastre d'oro unite l'una all'altra, ciascuna riccamente decorata con una lavorazione traforata in cui i disegni sono stati formati perforando la superficie. La parte superiore del copricapo è di forma rotonda e costituita da due piastre con gran parte della superficie delicatamente decorata con fori a forma di mezzo anello. I bordi delle due piastre portano impressi dei punti che formano dei disegni traforati e sono uniti da un'ampia montatura. La parte inferiore comprende una piastra frontale e una posteriore traforate con fori rotondi e a forma di T.
Ornamento di corona a forma di ali di farfalla Quali segmenti della classe più alta di Silla potevano possedere un copricapo tanto prezioso? I ricercatori sono generalmente d'accordo nell'affermare che questi manufatti risalgono a un tempo posteriore a Naemul Maripkan ( Sembra che i regnanti della penisola coreana a quel tempo fossero molto influenzati dalle culture settentrionali. Questa cultura della “Strada delle steppe” aveva rapporti addirittura con l'antica Roma e non è casuale che un certo numero di tratti culturali di quella civiltà esistessero a quel tempo nella società di Silla. Il fatto che dagli scavi effettuati nelle tombe di questo periodo siano venuti alla luce molti pezzi di cristalleria romana è un'evidenza di tali scambi culturali. |
Tratto da “Epitome of Silla Metal Craftsmanship”, in Koreana, vol.19, n.2, estate 2005. Testo di Kim Seung-hee. Foto: Museo Nazionale di Kyŏngju. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo