Opere di letteratura coreana tradotte e in rete


I

coreani sperano sempre che uno scrittore coreano riceva presto il premio Nobel per la letteratura e tuttavia è spesso difficile trovare nei nostri negozi di libri traduzioni di letteratura coreana. Fuori dalla Corea sono pochi quelli che conoscono qualcosa di letteratura coreana e quasi nessuno sarebbe in grado di ricordare il nome di uno scrittore coreano. Anche se traduzioni di testi coreani non ne sono mancate, per la maggior parte sono oggi esaurite ed è molto difficile procurarsene una copia.

Eppure Seul possiede enormi librerie, piene di opere letterarie appena pubblicate e di nuove edizioni di vecchie opere. I più noti scrittori della Corea compaiono spesso nei programmi televisivi e vengono riconosciuti dovunque vadano. Ciononostante all'estero gli editori sono restii a pubblicare opere coreane tradotte.

Il gusto dei coreani per la poesia, più che per il romanzo, può essere uno dei motivi di ciò. Da noi è molto difficile trovare libri di poesia che diventino dei best-seller, mentre in Corea questi vanno per la maggiore.

Il poeta Ko Un al lavoro nel suo studio

Uno dei motivi di questo attaccamento del coreano medio alla poesia è una ragione storica: la cultura coreana è stata molto influenzata dalla Cina e per secoli l’arte di scrivere poesie in caratteri cinesi è stata ritenuta come il completamento della cultura di ogni persona istruita.

La poesia tradizionale coreana evoca spesso la natura: le colline, i fiumi, gli alberi e le nubi dove si svolge la vita degli esseri umani. Talvolta l'armonia della natura contrasta con le tristezze che la vita porta, altre volte offre consolazione.

Il romanziere Cho Jong-rae

Esistono delle buone traduzioni in inglese di poesia classica coreana, fra cui Slow Chrysantemums di Kim Jong-gil (Anvil Press, UK), The Moonlit Pond di Lee Sung-il (Copper Canyon Press, US), Pine River and Lone Peak a cura di Peter Lee e Singing like a Cricket, Hooting like an Owl: Selected Poems by Yi Kyu-bo tradotti da Kevin O'Rourke (Dedalus Press, Ireland). Esistono poi varie antologie di letteratura coreana pubblicate da Peter Lee.

Una di queste opere è stata tradotta in italiano: Fonti per lo studio della civiltà coreana, in tre volumi, a cura di Peter H. Lee, edizioni O barra O.

Le traduzioni di opere coreane sono cominciate piuttosto tardi per ragioni storiche. Fin quasi alla metà del 20º secolo la Corea è stata occupata dal Giappone e in seguito vi è stato il dramma della guerra che ha sconvolto il paese e la successiva divisione in due del territorio. I traumi della guerra e della divisione della penisola sono i temi dominanti di quasi tutte le poesie e i romanzi scritti negli anni '50 e '60. Seguirono anni di dittatura e di stretta censura, mentre il Sud si industrializzava rapidamente. I principali temi degli scrittori più seri diventarono allora la perdita dei valori tradizionali e il vuoto morale e spirituale della vita moderna.

Verso la fine degli anni '80 cominciò ad apparire un nuovo modo di scrivere, più libero, e allo stesso tempo gli scrittori cominciarono ad allontanarsi dalle novelle e dai romanzi brevi che erano stati la forma più popolare di romanzo fino ad allora. Alcuni romanzi si ampliarono fino a vari volumi, in alcuni casi oltre 15 volumi. Mentre l'evocazione del passato restava popolare, molti scrittori focalizzarono la loro attenzione sui modi in cui la gente risponde alle pressioni e alle restrizioni della vita urbana in una città moderna.

Negli anni '90 divenne sempre più chiaro che la maggior parte dei giovani scrittori coreani erano donne. Influenzate dalle tendenze del romanzo occidentale, si allontanarono dall'analisi diretta dei temi sociali per concentrarsi sul mondo interiore dei protagonisti.

Il poeta Oh Gyu-won

La mancanza di emozioni della società moderna e il vuoto della vita della maggior parte delle donne furono resi evidenti in un gran numero di lavori narrati in prima persona.

Elencare le opere coreane tradotte non è facile. Alcune organizzazioni coreane offrono supporto finanziario per la pubblicazione di traduzioni. Fra queste la Korean Culture and Arts Foundation (KCAF), ora Arts Council Korea e la Daesan Foundation. Ma, cosa più importante per chi consulta Internet, è il fatto che oggi è possibile leggere la traduzione di intere opere letterarie coreane tradotte in inglese e non più reperibili sul mercato librario collegandosi al sito di Brother Anthony dell'Università Sogang di Seul. Chi conosce l'inglese potrà così gustare gratuitamente la traduzione di alcuni capolavori della letteratura coreana oggi divenuti introvabili. Altre due pagine di Frate Antonio con traduzioni di opere coreane sono le seguenti, per le opere in prosa e per le opere di poesia.


Basato su “A Well-kept Secret: Korean Literature in Translation” in Pictorial Korea dicembre 2000. Testo di di Brother Anthony, fotografie di Kwon Tae-kyun e Yook Sang-su. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo