Un elaborato spillone per capelli

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


L

o sviluppo degli accessori per abiti e dei cosmetici è una naturale conseguenza del desiderio delle donne di sentirsi belle. In Corea le donne del periodo Chosŏn (1392-1910) erano note per dedicare una quantità incredibile di tempo e di sforzi all'acconciatura dei capelli. Si tiravano in su i capelli e ponevano sulla cima del capo un grande toupet e poi decoravano l'acconciatura con vari spilloni, i più elaborati dei quali erano chiamati ttŏljam (tteoljam 떨잠 ~).


Circa 1750. Altezza 4,4 cm, diametro 6,7 cm, lunghezza 11 cm. Museo "Amore".

La regina e le donne delle classi superiori indossavano i ttŏljam in occasione di cerimonie importanti. Uno di questi ornamenti veniva di solito posto nel punto più alto della grande treccia e talvolta anche su entrambi i lati, creando un'aria di raffinata eleganza e di bellezza. Il ttŏljam illustrato in figura è quello che indossava la principessa Hwasun, figlia del re Yŏngjo (Yeongjo 영조 r. 1724-1776), quando si sposò. La base di giada a forma di fiore è decorata con corallo, agata, rubino e amazzonite. Quattro ornamenti a forma di farfalla e piccole perle di corallo sono attaccati alla base con sottili fili d'argento.

Quando chi lo indossava si muoveva, le farfalle e i gioielli luccicavano e ondeggiavano, da cui il nome, che in coreano significa “spillone per capelli che ondeggia”. Questo ornamento attira l'attenzione specialmente quando chi lo indossa si muove, perché il movimento fa sì che esso tremoli e ondeggi in modo grazioso. La notevole attenzione al dettaglio e gli sforzi impiegati nella realizzazione del ttŏljam riflettono l'orgoglio che gli artigiani di quel tempo traevano dalla perfezione raggiunta dal proprio lavoro. (Si veda anche quanto detto sul ttŏljam nella pagina che parla degli abiti tradizionali coreani. Per vedere come venivano ornati i capelli per il matrimonio, cliccare qui.)


Tratto da “Tteoljam”, in Koreana, vol.20, n.3, autunno 2006. Senza indicazione dell'autore del testo e della fotografia. Ricerche bibliografiche e su Internet da parte dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo