Un rifugio invernale per gli uccelli migratori




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li uccelli migratori che volano per migliaia di chilometri tutti gli anni dalla Siberia alla Corea passano l'inverno nei laghi e nelle paludi del paese.

Il volo degli uccelli migratori è ancora un mistero. Generalmente si spostano da Nord a Sud in formazione a V, guidati forse dal campo magnetico terrestre. La maggior parte di essi non mangiano durante il volo verso il Sud, tranne che quando fanno delle brevi tappe per riposarsi: alcuni degli uccelli perdono la metà del loro peso durante la migrazione.

Durante il volo verso la Corea, si fermano vicino ai laghi, dove vi è abbondanza di canneti, e si danno da fare alla ricerca di cibo. Poi si alzano di nuovo in volo e proseguono nel cammino. D'inverno i laghi coreani sono letteralmente coperti da anatre e oche.

Uno stormo di cigni in volo sulla costa occidentale

Fra gli uccelli migratori, le anatre sono la specie più numerosa, sia come numero che come varietà. Possono sembrare simili fra loro, ma le differenze si notano nella forma del becco, nel piumaggio e nella forma della coda.

Le oche selvatiche che hanno ispirato tanti poeti si trovano generalmente lungo la costa occidentale e nella regione di Ch'ŏrwŏn. Altri uccelli comunemente presenti in Corea sono le anatre mandarine e i gabbiani, ma a volte si possono vedere anche cigni, gru, aquile e pivieri.

Anatre mandarine nel lago artificiale di Sannan a Changwŏn

In una ricerca sul campo condotta nel 2000, gli acquitrini di Sŏsan nel Chungch'ŏng-namdo sono risultati avere l'assortimento più vario di uccelli invernali in Corea. Nella zona vi è abbondanza di grani di cereali caduti che servono come cibo e gli acquitrini e le piane di fango costituiscono un rifugio accogliente per gli uccelli.

Qui si possono scorgere spesso uccelli rari, come la cicogna bianca (monumento naturale n. 199) e il trampoliere dal becco a spatola (monumento naturale n. 205).

Cigni che si alzano dall'acqua nella baia di Ch'ŏnsu

Anche l'argine del lago di Taeho si sta rivelando come un importante nuovo habitat. Vi si possono osservare grandi stormi di anatre con zampe non palmate, anatre dalla testa gialla, piccoli di passera di mare e talvolta uccelli da preda come l'astore.

Le piane di Ch'ŏrwŏn nella regione di Kangwŏndo sono note per le gru mancesi (monumento naturale n. 202) e per le gru dal collo bianco (monumento naturale n. 203), ed è l'unica località in Corea dove si trovano le aquile. Quest'area si trova all'interno della zona smilitarizzata e per tale motivo si consiglia a chi vuol fare un safari fotografico per osservare gli uccelli di non avventurarsi da solo, ma di seguire le spedizioni organizzate dalla Korean Bird Preservation Association o da qualche altro ente autorizzato.

Gabbiani Kwaengi dell'isola di Hongdo nel Mare meridionale

Attorno a Tongmyŏn, nel Ch'angwŏn, regione Kyŏngsang-namdo, vi sono tre laghi naturali dove si possono trovare una gran varietà di oche e anatre selvatiche. Grazie al basso livello dell'acqua, il lago Chunam fornisce un luogo sicuro per il riposo e il sonno degli uccelli, mentre il lago Tongp’an ha molti salici e varie piante acquatiche dove gli uccelli si possono nascondere.

Infine il lago Sannam, dal momento che è pieno di piante di loto che ospitano una gran quantità di insetti, è un buon pascolo per gli uccelli selvatici e un eccellente luogo di osservazione del loro comportamento.

Gabbiani dal capo nero nella baia di Sunch'ŏn

Con le sue ampie piane di fango e gli abbondanti canneti, la baia di Sunch'ŏn nella regione Chŏlla-namdo è un ambiente eccellente per gli uccelli invernali e qui si possono trovare metà delle 140 varietà di uccelli che vi sono in Corea.

Qui è stata riscoperta la gru col cappuccio (monumento naturale n. 228) che era scomparsa negli anni attorno al 1950.

Gru dal collo bianco in un
campo presso il fiume Imjin
nella regione Kangwŏndo

Questo uccello ha il corpo nero, il collo bianco e la testa rossa e grigia. Arriva tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre e se ne torna in Siberia a marzo.

Pamsŏm, un'isola nel centro del fiume Han, è l'unico posto a Seul dove si possono osservare uccelli invernali.

Una coppia di fringuelli nella baia di Ch'ŏnsu

È un sito preferito da varietà di uccelli meno esigenti. Nel parco di Yŏŭido è stata allestita un'area di osservazione che permette di seguire gli uccelli mentre svolgono indisturbati le loro attività. Fino alla fine di febbraio vi sono due gite di osservazione al giorno, che permettono, anche a chi non è un esperto, di studiare gli uccelli senza una precedente preparazione.

La foce e le rive coperte di canne del fiume Kŭmgang sono un paradiso per gli uccelli e ne attirano oltre 30 varietà fra cui trampolieri dal becco a spatola e anatre mandarine.

Un beccofrusone nella baia di Ch'ŏnsu

Seguendo il fiume da Kanggyŏng verso Kunsan, molti uccelli invernali possono essere visti a Nanp'o, a Ungp'o e a Sŏp'o. Le rive coperte di canne a Nanp'o sono particolarmente indicate per l'osservazione degli uccelli. Il maggior numero di uccelli si può osservare a Ungp'o, e spesso si possono vedere stormi di alzavole del Baikal che coprono il clielo. Vi sono circa 100.000 alzavole del Baikal nel mondo e si sa che la metà di queste svernano in Corea.

I boschetti di canne di Sŏp'o, dove le acque dolci e le acque di mare si mescolano, costituiscono una bella vista ed è possibile affittare una barca nel vicino villaggio per superare le canne e portarsi in mezzo al fiume a osservare più da vicino gli uccelli.

L'ampio estuario del fiume Kŭmgang è dove si possono vedere stormi di anatre selvatiche che si divertono pacificamente tutto il giorno. La parte a monte dell'estuario è come un lago mentre la parte a valle è come un mare. Le piane di fango che compaiono quando viene la bassa marea sono il terreno di gioco per beccaccini e gabbiani.

Germani reali presso l'estuario del fiume Kŭmgang

L'ospite più benvenuto nelle piane di fango è il gabbiano di Saunder. È meraviglioso vederlo volare così senza sforzo e improvvisamente precipitarsi ad afferrare granchi e vermi. Questo uccello è una specie protetta e ne restano solo due o tremila al mondo, la maggior parte dei quali passano l'inverno nell'estuario del fiume Kŭmgang.

Siccome gli uccelli sono molto sensibili, volano via al più piccolo rumore o all'avvicinarsi delle persone: per questo motivo devono essere osservati a distanza. È bene usare un binocolo o un cannocchiale. Per i principianti il binocolo è meglio perché fornisce un più ampio campo visivo e provoca meno vertigini. Le fotografie devono essere prese con una macchina manuale, piuttosto che automatica, perché il flash che si accende automaticamente spaventa e fa fuggire gli uccelli.

Gabbiani nella baia di Sunch'ŏn

I venti invernali sono pungenti e così si consigliano vestiti pesanti. Dal momento che gli uccelli vedono bene i colori più chiari e più vivaci, questi si devono evitare. Gli uccelli possono percepire anche l'odore di qualunque lozione si applichi sulla pelle per proteggerla dal freddo. L'osservazione degli uccelli è un'arte che si impara man mano. Soprattutto non li si deve disturbare nella zona da loro scelta per svernare in pace.


Tratto in parte da “Winter Haven for Migratory Birds” in Pictorial Korea, gennaio 2001. Testo originale di Kim Jong-hoon, fotografie di Kwon Tae-kyun e Seo Jeong-hwa. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo