Ultimo dei funerali reali in Corea

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Yi Ku, l'ultimo discendente della dinastia Yi, presiedeva alle cerimonie rituali formali che si tenevano in Corea.

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el 2005 si sono svolti i funerali di Yi Ku, ultimo nipote dell'imperatore del Grande Han. Essendo questo l'ultimo funerale reale celebrato in Corea, lo storico evento ha stimolato la popolazione a riflettere sulla storia coreana moderna.

Il servizio funebre per Yi Ku (1931-2005), ultimo discendente diretto della dinastia Yi (il cui stato dal 12 ottobre 1897 al 29 agosto 1910 aveva preso il nome di “Impero del Grande Han”) è stato celebrato il 24 luglio 2005 nell’antico palazzo reale di Ch’angdŏk (창덕궁 ) a Seul.

Erede di una dinastia ormai decaduta

Yi Ku 이구 , secondo figlio di Yi Ŭn 이은 (il cui titolo reale è re Yŏngch'in 영친왕 , 1897-1970) e della moglie giapponese Yi Pang-ja 이방자 (1901-1989), era nipote di Kojong 고종 , ventiseiesimo re della dinastia Yi (stato Chosŏn) (r. 1863-1907). La sua morte e il funerale hanno attirato l'attenzione di molta gente in Corea e all'estero, dal momento che era l'erede di una dinastia imperiale decaduta e che aveva condotto un'esistenza vissuta in parte come membro della famiglia reale e in parte come persona comune, per tanto tempo fuori dal proprio paese di origine. Inoltre il suo funerale è stato l'ultimo a svolgersi secondo il protocollo della corte reale di Chosŏn.

La notizia della morte di Yi Ku arrivò a Seul la sera del 18 luglio 2005. Due giorni prima, il 16 luglio, il principe era stato trovato morto nell'Hotel Principi Hakasaka di Tokyo. Nella mattinata del 19 luglio vari esponenti della Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju, fra cui il presidente Yi Hwan-ui, si affrettarono a recarsi in Giappone. Il pomeriggio del giorno 20 accompagnarono a Seul la salma di Yi Ku e la posero nell'edificio Naksŏnje del palazzo Ch'angdŏk, costruzione che era stata la residenza dei genitori di Yi Ku. Quando nel 1989 la madre di Yi Ku, Yi Pang-ja, era morta, lo stesso Yi Ku aveva presieduto la cerimonia funebre come maestro di cerimonie.


Una parte della cerimonia funebre tenutasi il 24 luglio 2005

La Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju e l'Amministrazione dei beni culturali, che avevano deciso di celebrare il funerale il nono giorno dopo la morte di Yi Ku, formarono un comitato che si doveva incaricare della cosa. Il 20 luglio nella residenza di Naksŏnje fu allestita una camera ardente e fu concordato che il servizio funebre avrebbe seguito alcune procedure selezionate prescritte per un principe ereditario, combinate con altre procedure adottate per il funerale di Yi Pang-ja, madre di Yi Ku. Il giorno seguente membri del governo, la famiglia Yi di Chŏnju e il grosso pubblico vennero a rendere omaggio alla salma.

Poi, il 22 luglio, la Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju registrò come figlio adottivo Yi Wŏn, nipote del defunto Yi Ku e nipote del figlio Yi Kang 이강 Ŭich'inwang 의친왕 (1877-1955) del re Kojong. Questo passo fu intrapreso in accordo con le ultime volontà di Yi Ku. Siccome Yi Ku non aveva avuto figli, la sua morte significava la fine della legittima linea di discendenza della famiglia imperiale dei Grandi Han. Per questo motivo la registrazione di un figlio adottivo significava che la linea dell'Impero dei Grandi Han veniva estesa, anche se solo in modo simbolico. In riconoscimento della successione di Yi Wŏn nella posizione di nipote imperiale, la Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju gli conferiva il titolo reale di Sahwangson. Di conseguenza, egli assumeva il ruolo di capo cerimoniere del rito funebre.

Alle 10.00 del 24 luglio, dopo che la bara dalla camera ardente allestita a Naksŏnjae era stata portata all'edificio Hŭijŏngdang del palazzo reale Ch'angdŏk, le cerimonie funebri ebbero inizio. Fra le personalità che partecipavano al funerale vi era il Primo Ministro Lee Hae-chan, il presidente della Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju, il capo dell'Amministrazione dei beni culturali, rappresentanti dell'Ambasciata giapponese in Corea e della famiglia imperiale giapponese, anziani delle famiglie Yi di Chŏnju e circa un migliaio di cittadini di Seul. La presenza giapponese era dovuta al fatto che la madre di Yi Ku, Yi Pang-ja, era una discendente della famiglia imperiale giapponese.

La traslazione della salma al luogo dell'ultimo riposo

Alla conclusione del servizio funebre, le unità cerimoniali delle tre armi delle forze armate sollevavano la bara ponendola nel grande catafalco, un autocarro modificato usato per i funerali di stato. Verso le 11 del mattino la processione che accompagnava il grande catafalco si incamminava dalla porta principale (Tonhwamun 돈화문 ) del palazzo Ch'angdŏk e, lungo la centralissima via Chongno, si recava a Chongmyo (종묘 ), il tempio ancestrale dove sono venerate le tavolette commemorative dei re e delle regine della dinastia Yi (regno di Chosŏn).


I portatori delle bandiere con scritte commemorative

Alla testa della processione si trovava una grande bandiera coreana, un'unità di fanteria che doveva sparare dei colpi d'arma da fuoco in saluto e i musici della corte reale, seguiti a loro volta dal grande catafalco, dal capo cerimoniere Yi Wŏn, dai parenti del defunto, dai componenti della Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju e da bandiere manjang (만장 ) sulle quali erano scritte odi commemorative.

La processione era costituita da circa 600 persone e si snodava per un centinaio di metri. Verso mezzogiorno giungeva di fronte al tempio ancestrale Chongmyo, dove veniva celebrato un “rito in strada” (노제 ). Questa cerimonia rappresentava il saluto formale dei precedenti re venerati nel tempio.

Nonostante la temperatura estiva che superava i 33 gradi, facevano ala al passaggio della processione circa tremila persone, venute sia per rendere omaggio al defunto, sia per approfittare della rara opportunità di vedere l'ultimo funerale reale della dinastia Yi di Chosŏn. Dovunque si vedevano persone che scattavano fotografie.

Al completamento dei rito celebrato in strada, il feretro fu posto in un carro funebre nero decorato in modo da sembrare una carrozza usata dall'imperatore e poi fu portato al sito scelto per l'inumazione, a Yŏngwŏn, dove si trova anche la tomba di Yŏngch'ínwang. Vicino a quel luogo vi è anche Hongnŭng (홍릉 ), cioè la tomba del re Kojong e della regina Myŏngsŏng (명성 1858-1895). Dopo una vita difficile come erede di una dinastia reale decaduta, Yi Ku trovava finalmente la pace accanto a suo padre e a suo nonno.

La cerimonia di inumazione ebbe inizio alle 14.30 e continuò per 45 minuti. Due giorni dopo, il 26 luglio, la Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju celebrava il secondo servizio commemorativo successivo al funerale e il 27 luglio la terza cerimonia commemorativa. In congiunzione con questo veniva predisposta una zona di commemorazione a Naksŏnjae nel palazzo Ch'angdŏk e iniziava un periodo di tre anni di lutto, fino al 2007 (contando come primo anno l'anno della morte). Durante questo periodo di lutto, i congiunti e i componenti della Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju osservano il sangmangjŏn (삭망전 ), l'usanza tradizionale secondo la quale nel primo (sak , luna nuova) e nel quindicesimo giorno (mang , luna piena) del mese lunare vengono offerti cibo e liquori al defunto. La cerimonia è aperta al pubblico. Per tre mesi dopo la cerimonia del samujae, fino al 27 ottobre, è continuato il sangsik (상식 ), rito in accordo con il quale ogni mattina e ogni sera si fa, in casa, un'offerta di riso bollito, minestra e frutta davanti al luogo riservato al culto del defunto.

Perdita della cultura tradizionale


La processione del funerale reale

Anche se il funerale si basava sui riti funebri reali tradizionali di Chosŏn, la cerimonia è stata in vari modi semplificata per adattarla alle esigenze di oggigiorno, e incorporava elementi contemporanei. Per esempio, facevano parte della processione anche una banda militare e delle unità cerimoniali militari. Inoltre, invece dei tradizionali portatori della bara, il feretro è stato trasportato da un veicolo. Nella conduzione della processione e del rito in strada sono stati effettuati diversi errori formali, mentre, complessivamente, il tutto è stato piuttosto confuso e impreciso. È un peccato che il funerale non sia stato condotto sulla base di più dettagliate ricerche da parte di specialisti della cultura reale e delle pratiche funebri tradizionali.

Naturalmente, a causa della morte improvvisa di Yi Ku, il funerale lo si è dovuto preparare in breve tempo e non era disponibile neppure uno studioso che fosse esperto nei particolari dei funerali reali. Ma il fattore più significativo sono stati i cambiamenti degli ultimi anni, che hanno fatto pensare che non vi fosse alcun obbligo di effettuare un funerale reale per il discendente di una dinastia che era decaduta da molto tempo. Vi furono conflitti di opinioni, in quanto si voleva avere un funerale reale, ma si pensava che questo fosse compito precipuo della famiglia Yi di Chŏnju.

Anche l'uso della bara reale di Chosŏn per il funerale è stato un argomento ampiamente dibattuto. Questa bara era conservata a cura dell'Amministrazione dei beni culturali nel palazzo reale Ch'angdŏk. L'Amministrazione dei beni culturali aveva due di queste bare, fatte di legno di pino giallo e ricoperte da dozzine di strati di lacca nera, ma una di queste era stata usata nel 1989 per il funerale di Yi Pang-ja, madre di Yi Ku. Questa volta l'ultima bara reale non fu usata. Si decise invece, d'accordo con la Fondazione dei membri della famiglia reale Yi di Chŏnju, di esporre in modo permanente la bara restante nel Museo dei palazzi reali della Corea.

Yi Ku era nato in Giappone nel 1931 e fu lì che morì. Come architetto e imprenditore, aveva diviso il suo tempo fra il Giappone, la Corea e gli Stati Uniti. Si era sposato con una donna americana, ma non aveva avuto figli e aveva divorziato dopo 24 anni. Con la solenne cerimonia funebre si è chiusa un'epoca: ora, non essendoci più discendenti diretti della dinastia Yi, questo è stato l'ultimo funerale reale che si sia tenuto in Corea.


Tratto da “End of the Line for Royal Funerals in Korea”, in Koreana, vol.19, n.4, inverno 2005. Testo originale di Lee Kwang-pyo. Fotografie di Seo Heun-kang. Ricerche bibliografiche condotte dall'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo