A Seul una famosa casa da tè tradizionale

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


C

on il sorgere di atelier di artisti, di gallerie per esposizioni, di case per ricevimenti e di case da tè, a Chongno-gu, Seul, un'area in cui sono ancora presenti case in stile tradizionale coreano, il Villaggio Pukch'ŏn Hanok è diventato un'attrazione popolare fra i turisti stranieri.

La casa da tè di cui si parla, costruita
rinnovando una casa coreana tradizionale

Nella casa da tè chiamata Tadamsŏn (다담선 ), che serve i tè tradizionali della Corea, della Cina e del Giappone, è facile perdersi nei propri pensieri su una fragrante tazza di tè.

Le case tradizionali coreane, dette hanok (한옥 ), hanno un fascino particolare. Visitare una di queste abitazioni caratteristiche è molto piacevole e interessante: la casa trasmette subito al visitatore la sua atmosfera tipica, anche se uno non vi ha mai abitato prima. Per i coreani è come tornare a vedere la casa della loro infanzia, ma anche gli stranieri provano un senso di calma e di benessere quando entrano in uno di questi luoghi tipici.

Foglie di una pianta di tè

Favoriscono la trasmissione di queste sensazioni i materiali naturali con cui la casa è costruita, dal legno e dalla carta delle pareti, alla terra con cui sono fatte le tegole e i mattoni. Le linee semplici e i colori di questi materiali contribuiscono a creare quell'atmosfera protettiva che si prova in uno di tali ambienti.

Gustare e apprezzare il tè è un'esperienza che si costruisce gradualmente. All'inizio sembra che il tè non abbia alcun gusto particolare, ma a mano a mano che le foglioline rilasciano il loro profumo e il loro aroma naturale, le papille gustative vengono stimolate e si impara a distinguere i vari aromi. Gli intenditori dicono che questo processo è una specie di risveglio, un po' come il risveglio che provano i fedeli buddisti dopo giorni di profonda meditazione.

Un'offerta di tè al Budda

Effettivamente il nome della casa da tè di cui stiamo parlando ha a che fare col buddismo: il nome Tadamsŏn significa infatti bere il tè (), scambiare discorsi sulla poesia () e aprire i propri occhi allo Zen (). È un nome che racchiude il desiderio del proprietario che tutti i suoi ospiti aprano la propria mente l'un l'altro, diventino amici e si richiamino ai classici recitando a vicenda versi di poesie antiche attorno a una tazza di tè.

Tadamsŏn è una casa coreana tradizionale rinnovata, dove ogni parte dell'architettura – la struttura lignea, l'interno, il giardino circostante e le porte scorrevoli ricoperte di carta – riflettono le caratteristiche individuali dei creatori, ma si armonizzano anche con le altre parti nel costituire un'unità particolarmente interessante.

In una sala di esposizione sono in mostra
i tipi di tè e le teiere provenienti da Corea,
Cina e Giappone

Oltre agli elementi base di una casa tradizionale, come le tegole del tetto, i muri di pietra, i pilastri di legno e il giardino roccioso, sono state incorporate anche grandi pareti di vetro per dare all'edificio un tocco di modernità e di semplicità.

Siccome l'interno si può chiaramente vedere dalla strada, la casa da tè attira l'attenzione dei passanti e viene citata come un buon esempio di rinnovamento che ha saputo mantenere la bellezza tradizionale, pur adattandola alle nuove funzioni a cui si intendeva adibire la casa.

Il processo di bollitura dell'acqua, di infusione delle foglie e
di riempimento delle tazze viene effettuato con grande cura

Tadamsŏn vende qualità pregiate di tè della Corea, della Cina e del Giappone. Di conseguenza ha attirato molti entusiasti del tè. Quando arriva una nuova varietà di un tè particolarmente raro, il proprietario ama servirlo in giro e chiede il parere ai clienti. Il tè, infatti, viene preparato in modo diverso in Corea, in Cina e in Giappone, e di conseguenza ha un sapore diverso.

Le radici del tè coreano originale sono diritte e penetrano profondamente nel terreno, dove assorbono i minerali che danno alle foglie un gusto pulito e dolce. Per preparare il tè, le foglioline vengono poste in un recipiente di ferro e tostate leggermente su un fuoco leggero, poi vengono tirate fuori, sfregate con le mani e asciugate.

Questo processo viene ripetuto in media quattro o cinque volte, ma si può anche arrivare fino a nove volte. In questo procedimento di tostatura e asciugatura il sapore acre delle foglie di tè viene ulteriormente diminuito, per cui si ottiene un prodotto dal gusto più leggero.

Una coltivazione di tè a Posŏng

In Cina viene molto consumato il tè parzialmente fermentato. Siccome si deve fornire tè al gran numero di persone che vivono in quel paese, i cinesi hanno sviluppato un metodo di produzione di massa per cui le foglie del tè vengono portate a metà fermentazione artificialmente.

In Giappone le foglie di tè hanno un sapore più aspro perché hanno un alto contenuto di sale e anche a causa del fatto che la temperatura e l'umidità sono maggiori.

Anche se l'aria di mare fa bene alle piante di tè, se il vento soffia direttamente sulle foglie, queste assumono un gusto più forte. Per questo motivo i giapponesi hanno sviluppato un metodo di trattamento delle foglie col vapore allo scopo di eliminarne il sapore astringente.

Si sta preparando il tè

Oltre a diverse varietà di tè selvatico locale, questa casa serve anche un tè cinese raro, il puerh. Questo tè, che è molto apprezzato in Cina, quando viene infuso nell'acqua produce dapprima un colore rossiccio, quasi di ruggine, che poi diventa marrone scuro, come quello prodotto dal tè nero. Il suo gusto è profondo, ma non aspro. Anche se infuso varie volte, non perde né il suo sapore, né la sua fragranza.

Il tè puerh segue un processo di produzione unico, che prevede la fermentazione da parte di microorganismi: ne risulta un tè dal profumo molto forte, tanto da valergli il nome di “tè matusa”. È noto per alcune sue proprietà medicinali, come quella di far scendere il livello dei grassi e del colesterolo e quella di pulire a fondo gli intestini. Per questo motivo viene pubblicizzato in Europa e in Giappone come utile per la bellezza, la salute, il controllo del peso e la longevità.

Una mostra di teiere di varie forme
provenienti da diversi paesi orientali

La casa da tè Tadamsŏn vuol essere il luogo ideale in cui si riuniscono tutti coloro che amano il tè. Oltre a offrire tazze di tè di vario tipo, vende anche prodotti che hanno a che fare con la preparazione di questa bevanda, come teiere prodotte da famosi artisti coreani e cinesi. Vi sono esposti anche esempi della famosa porcellana cinese di color porpora. Mentre le teiere coreane tendono alla semplicità nella forma e nel colore, quelle cinesi si distinguono sia per la forma particolare che per il colore tendente al rossiccio.

La sala da tè dove gli ospiti possono gustare la bevanda non è grande: si trova subito vicino all'ingresso ed è inondata dalla luce giallognola che filtra attraverso la carta con cui sono ricoperte le porte. Le tazze e le teiere sono poste su un semplice tavolo di legno e vi è anche un tavolo separato al quale si possono accomodare cinque o sei persone.

Ci si siede su cuscini bianchi posti direttamente sul pavimento ricoperto di carta e si gusta il tè ammirando dalla finestra il giardino di massi e pini che circonda l'edificio.


Basato su “Teahouse Dadamseon”, in Pictorial Korea, maggio 2002. Testo originale di Lee Hye-kyung, fotografie di Kwon Tae-kyun. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo