U no dei problemi più urgenti in cui si imbatte il visitatore che si reca in Corea per un breve periodo è quello di mantenere i contatti collegandosi a Internet con il proprio computer portatile. Va subito detto che in Corea non esiste quello che è invece diffuso da noi in Italia, cioè il collegamento gratuito a Internet (al solo costo della telefonata urbana), offerto da molti fornitori di servizi Internet. ![]() Un prodotto Samsung Electronics che si Già nel maggio 2001 l'autore di questo sito si era recato in Corea portandosi dietro il proprio computer portatile nella speranza di potersi facilmente tenere in contatto con la propria famiglia e preparare una pagina di questo sito sulla Corea, pur trovandosi in viaggio. Inutili furono le richieste di informazioni sulla possibilità di collegarsi gratuitamente a Internet con il proprio computer effettuate prima della partenza: non si riusciva a ottenere alcuna delucidazione. Una volta a Seul, nel grande albergo in centro, si scopriva che la possibilità di collegarsi a Internet con il proprio computer dalla propria camera esisteva, ma a un prezzo così alto da scoraggiare chiunque. Finalmente qualcuno parlò delle PC bang ( Siccome il problema resta a tutt'oggi aperto, può essere utile conoscere qual è la situazione attuale. Vediamo quindi in dettaglio ciò che è stato possibile appurare mediante un'indagine effettuata di recente (ottobre-novembre 2003) dall'autore di questo sito. |
Facile ed economico per i residenti, difficile e dispendioso per i turistiVa subito detto che quasi tutta la Corea è ora cablata con linee a banda larga e che il governo spinge perché tutti, anche i privati, adottino il servizio di collegamento a Internet a banda larga. Anzi, per invogliare gli utenti a scegliere la banda larga, questo tipo di collegamento risulta molto più economico di quello attraverso la linea telefonica normale. Ciò va benissimo per chi abita in Corea e che ha una linea telefonica, ma non va altrettanto bene per chi, come il turista, si trovi in Corea solo per qualche tempo e non abbia un'abitazione fissa. Escludendo in partenza i prezzi praticati dagli hotel in centro, che adottano tariffe normalmente ben superiori alla media, vediamo allora quali siano le altre possibilità. Collegamenti sulla linea telefonica normaleChi ha una sua linea telefonica normale può chiedere di potersi collegare a Internet servendosi di un modem normale (quello presente in quasi tutti i PC portatili): come si è detto, questa possibilità non è concessa gratuitamente e la spesa al momento in cui è stata fatta l'indagine era di 48.000 won (36,80 euro) al mese, oltre alla normale tariffa telefonica urbana. Decisamente poco conveniente, visto che la velocità massima di connessione è poi la solita (56 Kbps). Collegamenti in ADSL o VDSL (banda larga)Decisamente più conveniente è il collegamento in ADSL o VDSL che, con la spesa di 30.000 won (23 euro) al mese permette di accedere al servizio 24 ore su 24 e di avere la linea telefonica sempre libera per ricevere o fare telefonate. Il modem, il cavo e l'installazione sono forniti gratuitamente. A causa di questa tariffa conveniente e alla maggiore efficienza della linea ADSL o VDSL rispetto alla linea telefonica normale, da circa tre anni quasi tutti in Corea preferiscono abbonarsi a questo servizio invece del collegamento a Internet mediante linea telefonica normale. Le statistiche dicono che nel 2002 oltre il 60% delle abitazioni erano collegate a Internet con il sistema a banda larga. PC room (o PC bang)Come si è detto prima, se il turista ha solo bisogno di accedere a Internet con un computer qualsiasi e non ha la necessità di usare il proprio portatile, il modo più semplice di collegarsi a Internet per controllare la posta o per navigare è quello di cercare una sala PC (nota comunemente con il nome coreano di “PC bang”). Questi sono locali attrezzati con un gran numero di computer messi a disposizione dei clienti. A chi vi accede viene assegnato un computer e si segna l'ora in cui questi inizia a lavorare sulla macchina. Di solito non si paga a minuti, ma a frazioni di ora: c'è la tariffa per mezz'ora o per un'ora. Il prezzo va dai 1.500 won (1,15 euro) ai 3.000 won (2,3 euro) all'ora, a seconda dei posti. Le “PC bang” si trovano in tutte le città e sono molto frequentate, specialmente da gruppi di giovani. È certamente il modo più semplice per tenersi in contatto via Internet con i propri corrispondenti, per scambiare e-mail con casa e per fare ricerche, anche se non si ha con sé il proprio computer. NESPOTIn Corea esiste pure un servizio Wi-Fi wireless (senza fili) chiamato NESPOT con migliaia di punti di accesso distribuiti su tutto il territorio. Ne sono fornite praticamente tutte le università, molti hotel, le principali fiere e mostre, varie stazioni della metropolitana di Seul, i terminal dei pullmann. Per poter usufruire di questo servizio, il proprio computer portatile deve essere dotato di una scheda “Wi-Fi” (i portatili più recenti già lo sono) e del software scaricabile gratuitamente dal sito della Korea Telecom. Il collegamento è ad alta velocità: si basa sulla tecnologia Wireless Ethernet Networking IEEE 802.11b, con una velocità che si aggira sui 2,5 Mbps. La spesa è di 3.300 won (2,53 euro) all'ora o di 13.200 won (10,12 euro) al giorno, prepagata con carta di credito. La portata dei punti di accesso NESPOT è di circa 100-150 metri. Questo servizio avanzatissimo permette di collegarsi a Internet con il proprio computer portatile anche all'aperto, su una panchina di un parco, proprio come se si usasse un telefonino. Pagine Web della Korea TELECOM (KT)L'indirizzo del sito Korea Telecom (in inglese) è www.koreatelecom.com/eng/main.jsp. Questa è la Home page dalla quale si può accedere alle pagine che spiegano in dettaglio modalità e prezzi dei vari servizi. |
Basato su informazioni riguardanti “Korea Telecom” tratte da Internet e da contatti effettuati nei mesi di ottobre e novembre 2003 con corrispondenti coreani e italiani in Corea. |
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© Valerio Anselmo