D al 7 al 14 settembre 2012 il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha visitato la Russia, la Groenlandia, la Norvegia e il Kazakistan per espandere collaborazioni con quelle regioni ricche di risorse e per discutere di sviluppo e del cambiamento climatico (per vedere le variazioni del mare artico, cliccare qui). La prima tappa del presidente è stato il 20º Vertice dell’APEC (Cooperazione economica dell’Asia e del Pacifico) a Vladivostok, dove i 21 leader delle nazioni dell’Asia e del Pacifico si sono riuniti per trovare modi di lavorare insieme per promuovere la crescita economica e la salute fiscale. Al summit, che aveva come tema “Integrarsi per crescere, rinnovarsi per prosperare”, Lee ha fatto una serie di proposte per aiutare i paesi membri dell’APEC a combattere il recente aumento dei prezzi delle merci non durevoli, che ─ ha detto ─ hanno avuto un impatto più sfavorevole sui paesi in via di sviluppo. La proposta comprendeva una messa al bando delle restrizioni alle esportazioni di alimenti da parte dei paesi produttori di beni alimentari, restrizioni sull’uso dei raccolti per la produzione di biocombustibili, una maggior cooperazione nell’utilizzo di alternative non alimentari per la produzione di biocombustibili, un aumento della trasparenza nel commercio dei raccolti e la prevenzione della speculazione nei mercati internazionali dei futures. Lee ha anche tenuto una serie di incontri bilaterali ufficiali e non ufficiali a margine del forum APEC, fra cui incontri con il presidente della Russia Vladimir Putin e con il presidente della Cina Hu Jintao. Lee e Putin hanno valutato i recenti sviluppi nelle loro relazioni bilaterali e hanno considerato varie strategie a lungo termine per collaborazioni in un certo numero di aree. ![]() Il presidente Lee ha visitato Ilulissat per rendersi conto di persona degli effetti del cambiamento del clima La seconda tappa del suo viaggio di otto giorni è stata la Groenlandia nei giorni 9 e 10 settembre. Lee ha visitato Ilulissat, un sito Patrimonio mondiale dell’UNESCO noto per i suoi famosi fiordi di ghiaccio, assieme al primo ministro della Groenlandia, signora Kuupik Kleist, e al principe ereditario Federico di Danimarca. Lee si è reso conto di persona dei cambiamenti climatici e ha osservato lo scioglimento delle calotte di ghiaccio come risultato del riscaldamento globale. Lee si è riferito a questo fenomeno come “una scena di tragedia”. In uno sforzo per fronteggiare il problema, Lee ha sostenuto la sua politica “basse emissioni di carbonio, sviluppo verde” mirante a ottenere una crescita economica attraverso l’investimento in tecnologie e industrie rispettose dell’ambiente, senza il rilascio di gas a effetto serra. Lee ha anche concluso quattro accordi con il primo ministro Kleist riguardanti la cooperazione nello sviluppo di risorse, per una ispezione geologica, e su scienza e tecnologia riguardanti l’Artico. Gli accordi dovrebbero dare alla Corea del Sud una possibilità di intervento nello sviluppo della Groenlandia. Dal 10 al 12 settembre Lee ha visitato la Norvegia e ha tenuto un incontro al vertice con il primo ministro Jens Stoltenberg. I due hanno concordato di cooperare per fronteggiare i cambiamenti climatici che minacciano l’Artico e di sviluppare la regione ricca di risorse in modo da non danneggiare il suo ecosistema. Le due parti hanno firmato un memorandum di intesa impegnandosi ad aiutare le industrie di navigazione coreane e norvegesi ad aprire nuove rotte marittime sull’Artico. L’apertura di rotte navali transartiche farebbe abbreviare di circa il quaranta per cento i tempi di spedizione e le distanze fra l’Europa e l’Asia. È stato anche firmato un memorandum di intesa per la cooperazione in costruzioni navali rispettose dell’ambiente. Le costruzioni navali sono la principale area di scambio economico fra i due paesi, valutata a circa la metà del loro commercio. L’11 settembre il presidente Lee ha visitato l’Università di Oslo dove ha tenuto un discorso dal titolo: “La strada della Corea e il suo nuovo orizzonte”. Il presidente ha spiegato a circa 450 funzionari governativi, autorità accademiche e studenti la direzione e la filosofia della politica della Corea con riferimento alle sue esperienze personali. L’ultima tappa del presidente è stata il Kazakistan, dove il presidente Lee ha presenziato alla cerimonia per la posa della prima pietra per una centrale termica a carbone a Balkash, il più grande progetto congiunto portato avanti dalle due nazioni. Lee e il presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev, hanno osservato da lontano, da Astana mediante un collegamento via satellite, l’inizio della costruzione del progetto da 4 miliardi di dollari USA. La centrale termica a carbone quando entrerà in funzione nel 2018 produrrà 1.320 megawatt di elettricità, il nove per cento della fornitura di energia per la nazione. Si tratta del primo progetto di centrale elettrica costruita con fondi privati in questo paese dell’Asia Centrale. Prima della cerimonia, Lee e Nazarbayev hanno avuto dei colloqui al vertice in cui si sono accordati per continuare ad espandere la cooperazione nell’energia e nelle centrali elettriche, nello sviluppo delle risorse e nell’energia atomica. I due paesi hanno anche condiviso un’intesa sulla necessità di sviluppare una cooperazione in più campi e si sono accordati per spingere la cooperazione nei campi della scienza, della tecnologia, della salute pubblica e della medicina, oltre a quello dell'industria marittima e delle spedizioni. |
Tratto da “South Korean Leader Visits the Arctic Region”, pubblicato nel numero di ottobre 2012 della rivista Korea. Testo di Julianna Chung. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. |
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© Valerio Anselmo