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![]() Il padiglione Pongdaeru nel tempio Pusŏksa (Yŏngju) al crepuscolo A ncora una gita in campagna, nella regione del Kyŏngsang pukto, alla scoperta di luoghi famosi della Corea del Sud. Yŏngju (Yeongju) è famosa per la ricchezza dei suoi tesori culturali, fra cui l'Accademia confuciana Sosu Sŏwŏn ( I templi comprendono il Pusŏksa ( Il viaggio da Yŏngju a Ponghwa (Bonghwa) è un percorso molto seguito, ricco di tracce culturali e del profumo della natura. |
![]() Un grosso tamburo e uno strumento a forma di pesce nel padiglione Pojeru del tempio Pusŏksa Yŏngju ha 81 tesori culturali, fra cui 7 tesori nazionali, 19 tesori regionali, siti storici, vestigia culturali ed elementi del folclore. Posto di fronte al monte Sobaeksan, possiede anche un bel panorama che ha attirato visitatori fin dai tempi più antichi. La principale attrattiva di Yŏngju è però il tempio di Pusŏksa, noto come il più bel tempio della Corea e pregiato esempio di architettura buddista. Anche se l'onore di essere il più bel tempio buddista del paese è principalmente dovuto alla sua Sala principale (Muryangsujŏn), altri fattori importanti sono la disposizione delle costruzioni e la presenza delle montagne che si vedono dal tempio e che forniscono un magnifico sfondo. Fa ancor più meravigliare il fatto che dalla Porta dei quattro re celesti (Ch'ŏnwangmun) alla Porta della terra pura (Anyangmun) ci sono 108 gradini, che simboleggiano i 108 legami karmici che si devono superare prima di raggiungere il quarto dei sei cieli buddisti. |
La Sala principale Muryangsujŏn, tesoro nazionale numero 18, fu costruita a metà del periodo Koryŏ (918-1392). L'equilibrio e l'armonia delle colonne e del tetto danno a tutto l'edificio un senso di grazia e di raffinatezza. Muryangsujŏn è la
Le porte principali del tempio Sŏnghyŏlsa, intagliate con Oltre a Pusŏksa, a Yŏngju vi sono molti altri templi, ma uno dei più popolari fra i turisti è quello di Sŏnghyŏlsa. La gente viene a visitare il tempio per ammirare le porte principali della Sala Nahanjŏn, che non hanno un graticcio alla solita maniera, ma sono ricoperte da bellissimi intagli rappresentanti pesci, fiori di loto, uccelli e piccoli monaci. |
Un altro dei grandi tesori culturali di Yŏngju è l'Accademia confuciana Sosu Sŏwŏn (sito storico numero 55). Questa, che fu la prima accademia confuciana della Corea, fu costruita a metà del
La biblioteca, un'aula per le lezioni e i dormitori Attorno al terreno dell'accademia scorre un corso d'acqua e gli edifici sono circondati da un bosco di pini contorti che danno al luogo un'atmosfera di grazia e di eleganza. |
Altre accademie confuciane a Yŏngju comprendono il Paeksan Sŏwŏn, l'Isan Sŏwŏn e l'Ogye Sŏwŏn. C'è anche un certo numero di scuole confuciane amministrate dalla regione, chiamate hyanggyo ( Una figura buddista scolpita in una parete di roccia Il monte Sobaeksan, designato parco nazionale nel 1987, ha vari picchi molto alti, fra cui il Pirobong (1.439 metri), il Kungmangbong e il Yŏnhwabong. È famoso perché cambia colore a seconda delle stagioni: in primavera le pendici del monte sono rosse a causa dei rododendri, mentre in autunno sono di una varietà di colori per le foglie autunnali. Lungo la cresta del monte dal picco Pirobong al picco Kungmangbong cresce un gruppo di rari tassi giapponesi che formano una bellissima veduta. |
Fino a tutto il 2001 l'unico modo per raggiungere Yŏngju era di percorrere la strada serpeggiante che superava il passo Chungnyŏng, ma ora è stato costruito un tunnel Il corso d'acqua che scorre attorno all'accademia confuciana Circondato da un corso d'acqua serpeggiante, il villaggio di Musŏm a Sudo-ri ha varie vecchie case molto ben conservate. Delle circa 40 case del villaggio, una trentina hanno il tetto di tegole tradizionali e nove di esse sono designate tesori culturali. Il villaggio accoglie molti visitatori, fra cui viaggiatori che vogliono visitare le vecchie case dove si conservano gli oggetti originali di uso quotidiano, oltre a studiosi di architettura e di folclore. Le porte della maggior parte delle case sono sempre aperte ai visitatori. Questo villaggio, con la sua popolazione amichevole e i suoi punti interessanti, non deve essere dimenticato in una visita a Yŏngju. |
A Est di Yŏngju si trova Ponghwa, una delle tre grandi aree di natura incontaminata della Corea. Trattandosi di una riserva naturale, è famosa per il suo ambiente. I monti Ch'ŏngnyangsan e Ch'ŏngoksan sono ancora nel loro stato originale
Uno dei dolci decorati chiamati hangwa A Sŏkpo-myŏn, dove si trova la valle Paekch'ŏn, vi sono molti villaggi di campagna dove i trasporti sono difficili. Fra questi, il villaggio di Sŭngbu-ri è conosciuto come il più alto punto che può essere raggiunto in treno. Di recente si sono rese possibili gite in treno al villaggio, organizzate da agenzie di turismo. Varie case con i tetti di tegole tradizionali costellano la zona. |
Nel villaggio di Taksil, a Yugok-ri, si trova la casa di Kwŏn Pŏl (1478-1548), un funzionario civile del periodo Chosŏn, ora coperta dalla patina del tempo. Il trattato L'antica casa del funzionario civile Kwŏn Pŏl La casa comprende camere interne per le donne, appartamenti per gli uomini, un tempietto e un ampio giardino. Nello stagno c'è una roccia a forma di tartaruga su cui si poggia un padiglione. Il ponticello che collega il tempio al padiglione è particolarmente bello. |
Taksil, un villaggio abitato dal clan Kwŏn di Andong, è famoso per i suoi dolci tradizionali chiamati hangwa, prodotti nella zona già 450 anni fa. Quando Donne del villaggio di Taksil stanno I migliori hangwa sono i yugwa, un dolce di lusso, di solito consumato solo nei giorni festivi o in particolari occasioni e molto difficile da confezionare. Un tipo più comune viene fatto con farina di grano, polvere di riso glutinoso, farina gialla, cinnamomo, zenzero, vino di riso, zucchero, malto e un po' d'acqua. L'impasto viene appallottolato e tagliato con stampini a forma di fiore. Nel centro viene fatto un buco e poi il dolce viene fritto in olio, spazzolato con caramello liquido, e infine decorato con pinoli, datteri o acini d'uva. |
Basato su “From Yeongju to Bonghwa”, in Pictorial Korea, febbraio 2002. Testo originale di Lee Yong-han, fotografie di Kwon Tae-kyun. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo