Yeosu
Città dell’oceano, città dell’Expo 2012

Alla città portuale di Yeosu si è già accennato in un’altra pagina, citando il fatto che questo luogo ospiterà l’Expo 2012. Nel presente articolo, invece, si parla di quella zona da un punto di vista geografico e turistico, mettendo in luce ciò di cui la città si vanta.


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a Seul ci si dirige verso sud e ci si spinge verso l’oceano e alla fine si raggiunge Namhae, un tratto di costa frastagliato circondato da innumerevoli isole. Lungo la costa di Namhae vi sono varie cittadine affascinanti, ma abbiamo scelto di visitare Yeosu, una città che si sta preparando ad ospitare l’Expo 2012. Qui le narrazioni delle gesta eroiche dell’ammiraglio Yi Sun-sin fanno parte del tessuto della vita locale e lo splendido paesaggio del parco nazionale di Dadohae Haesang vi dà il benvenuto a ogni curva.


Il ponte di Dolsan e il nuovo porto di Yeosu

Namhae, cioè la costa meridionale della Corea, è un’area grosso modo delimitata da due bei parchi nazionali, il parco nazionale marino di Hallyeo (nome prima trascritto come Hallyŏ) nella regione Gyeongsangnam-do e il parco nazionale Dadohae Haesang nella regione Jeollanam-do. La città di Yeosu si trova entro i confini della regione Jeollanam-do e inizia dal punto più orientale del parco nazionale di Dadohae Haesang che comprende anche, racchiuse nei suoi confini, le varie isole di Yeosu. Dal centro cittadino di Yeosu, seguite l’odore salmastro fino al vicino oceano e vedrete presto emergere da lontano l’orizzonte e il vasto mare ricamato da numerose isole, grandi e piccole.

Fra queste, l’isola di Odongdo è senza dubbio la prima delle attrattive di Yeosu. Ad appena dieci minuti dal centro di Yeosu, Odongdo è collegata alla terraferma da una diga foranea, che ne rende facile l’accesso a piedi. Definita una delle “100 strade più belle della Corea”, la diga foranea rappresenta un’esperienza in sé, con le onde del mare che sciabordano da entrambi i lati, quasi a convincervi che potete camminare sull’acqua. Questo è certamente un qualcosa di speciale da includere nella visita alla zona.

Affascinati dal mare


Hyangiram è famoso per la sua atmosfera pacifica e per la strabiliante vista del mare

Nel raggiungere l’isola di Odongdo, vi viene dato il benvenuto da una fontana i cui getti d’acqua danzano a tempo con motivi di musica classica. Di qua, dirigetevi verso l’interno salendo in alto e raggiungerete dei fitti boschi dove si trovano molte delle 194 diverse piante e specie di alberi che vivono nell’isola. Anche se si estende su appena 127.000 m², Odongdo vanta una diversità floreale impressionante, e mentre girovagate lungo i sentieri dell’isola vi imbatterete in zone di bambù fitti, pini marittimi e magnolie argentee che prosperano nonostante i forti venti provenienti dal mare.

I più famosi di questi alberi sono quelli delle camelie. Con le loro foglie verde scuro luccicanti e i fiori rosso scarlatto, le camelie sono il simbolo di questa piccola isola e una fonte di orgoglio per la gente del posto. Per godere di una veduta incantevole sulla vita selvatica e sulle bellezze naturali del resto dell’isola un punto di vista eccellente è il ponte di osservazione del faro sulle colline di Ogongdo. Finestre immense offrono una veduta quasi a 360 gradi del parco nazionale Dadohae Haesang, mentre vi si riesce anche a vedere l’isola di Dolsan, il ponte di Dolsan, il nuovo porto di Yeosu e il salone delle mostre della prossima Expo 2012.

Una volta tornati sulla terraferma, dirigetevi verso il ponte di Dolsan e attraversatelo per portarvi nel parco di Dolsan. Per farvi una visita è particolarmente consigliato il tramonto, dal momento che il porto è illuminato da luci brillanti. Hyangiram, situato sull’estremità sud-orientale dell’isola di Dolsan, è un altro punto da cui si può godere di una magnifica vista sul parco nazionale Dadohae Haesang. Hyangiram, che significa “eremo volto verso il sole”, è un luogo magnifico  da cui godere il sorgere del sole, anche se, contrariamente al suo nome di “eremo”, è spesso pieno di gente. Purtroppo il padiglione dorato Daeungjeon e la torre campanaria sono stati di recente distrutti da un incendio, ma il piccolo tempio continua a sopravvivere nella sua serenità dignitosa.


Ogni anno a maggio la città di Yeosu celebra il Festival delle navi tartaruga

Partendo dal parcheggio, salite sulla ripida strada di montagna per venti minuti e l’orizzonte si aprirà di nuovo. Mentre vi infilate lungo la stretta strada che si contorce attraverso le rocce, la veduta continua ad aprirsi, fino a che non si raggiunge lo spiazzo di fronte a Daeungjeon. Salite ancora un altro po’ sulle rocce dietro a Daeungjeon e arriverete a Gwaneumjeon, un altro luogo favoloso dal quale si può ammirare il sorgere del sole. Vi sono sette caverne e sette passaggi rocciosi attorno a Hyangiram e, se riuscirete a passare attraverso tutti, si dice che si avvererà un vostro desiderio. Ma, mentre ammirate lo spettacolare tramonto dal picco del crinale, potreste pensare che non avete null’altro da desiderare.

L’eroe coreano Yi Sun-sin

Se siete stati a Seul e avete passeggiato attorno alla piazza Gwanghwamun, non potete esservi persa la grande statua di un guerriero che tiene sguainata una spada sopra i passanti. Questo è il più grande eroe militare della Corea, l’ammiraglio Yi Sun-sin che, nel respingere nel 1592 le forze navali di invasione di Toyotomi Hideyoshi, aiutò alla fine a far volgere la guerra in favore della Corea e ad assicurarsi una delle più straordinarie vittorie nella storia dei conflitti navali.


Jinnamgwan, un edificio di legno, porta alla memoria l’ammiraglio Yi Sun-sin

Tracce di Yi si possono trovare lungo la costa meridionale, dal momento che i suoi legami con Yeosu sono stati profondi. Situato fra il centro di Yeosu e Odongdo, il Jinnamgwan è una grande struttura di legno che misura 55 metri in lunghezza con 68 massicci pilastri circolari alti 14 metri e grandi pietre angolari in roccia naturale. Anche se, più recentemente, è servito come alloggio per ospiti, Jinnamgwan occupa lo spazio dove un tempo si trovava il quartier generale regionale dell’ammiraglio Yi Sun-sin, un edificio chiamato allora Jinhaeru. Jusulmok, una zona di mare vicino alla spiaggia, è un altro luogo dove il notevole valore e acume militare di Yi fu messo in risalto.

Qui furono sconfitte più di 60 navi giapponesi, anche se oggi la scena è quella di un’incantevole pace e bellezza. Un’altra cosa che non si deve mancare di vedere è la replica di una delle famose “navi tartaruga” di Yi, il cui ponte completamente coperto e la serie di cannoni la rendeva un vascello da guerra formidabile. Sigillate dal di sopra con piastre che molti pensano fossero metalliche, le navi tartaruga erano praticamente imprendibili. All’interno della replica si trova un diorama dei guerrieri navali che spostano con i remi la loro nave, oltre a scene di cannoni che sparano e della zona dell’infermeria, il che dà l’impressione reale di quali dure condizioni soffrissero i soldati a quell’epoca.


Tratto da “Yeosu, City of the Ocean, City of the Expo”, in Korea, Aprile 2010. Testo originale di Seo Dong-cheol, fotografie di Kim Tae-su. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo